Periodo di confusione

Buongiorno,
mi sento un pò ridicola a scrivere questa mail,visto i problemi più seri delle persone che vi contattano,ma ho bisogno di confidarmi e di avere un consiglio giusto.Ho 27 anni e in questo ultimo periodo sono totalmente insoddisfatta..ho un ragazzo da 5 anni che credo proprio di non amare abbastanza,parlado con qualche amica mi sono resa conto di non essere mai stata convinta di questo rapporto.C'è,comunque un GRANDISSIMO affetto e la maggior parte delle volte mi piace stare con lui.Però ci vediamo poco(ma questo non è un grande problema),quando non lo vedo non mi manca,non ho molti slanci d'affetto nei suoi confronti e non mi attira più sessualmente.Nonostante questo,la storia va avanti,vorrei chiudere ma non ho il coraggio.Nel frattempo per sentirmi meglio e "viva sentimantalmente",ripesco dal passato due miei ex,che non vivendo nella mia stessa città,incontro solo in chat e una volta all'anno di persona,ma senza mai tradire fisicamente il mio ragazzo.Mi sento una bugiarda e certe volte penso di non saper amare.Ho provato sentimanti forti in passato ma credo di non essermi mai innamorata.è possibile che sia io il problema?non sono ingrado io di amare?o sono stata semplicemente "sfortunata"a non trovare ancora la persona giusta?Mi sento intrappolata,non so come fare ad uscire da questa situazione e nello stesso tempo mi sento una gran stupida perchè so bene che ci sono situzioni più gravi.Sto diventando una barzelletta,ripeto sempre le stesse cose,ho sempre gli stessi pensieri ma non riesco a dare una svolta alla mia vita.Lui in tutto questo sembra non accorgersi di niente,o meglio credo faccia finta.Ho paura di farlo soffrire troppo e che non sia il momento giusto visto che anche lui non sta proprio bene.Si lamenta del suo lavoro,della sua vita si sente un fallito e io ho paura di dargli il colpo di grazia!Intanto gli anni vanno avanti,le persone vanno avanti e io mi sento sempre ferma allo stesso punto.C'è chi si è laureato,chi è uscito da una brutta situazione e sembra più forte di prima e ha ripreso gli studi alla grande,chi è pieno di amore e si sta per sposare.Io mi sento una fallita su tutti i fronti:ho pochi esami da sostenere per potermi laureare ma non riesco a studiare,non ho proprio voglia,nel frattempo sono sempre più fuori corso.Non ho una gran vita sociale.Non guido la macchina e questo mi limita tantissimo perchè devo dipendere sempre dagli altri e in primis dal mio ragazzo.La situazione sentimentale è quella che ho spiegato prima.Sto diventando un lamento continuo eppure le persone cosi' non mi sono mai piaciute.E se fossi depressa?Grazie per avermi ascoltata
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
gentile ragazza, non deve sentirsi ridicola poichè non è l'oggettività dei problemi che rende seria o meno una richiesta di aiuto, ma la percezione che si ha di essi. Una sciocchezzina se vissuta in modo angoscioso si trasforma inevitabilmente in un problema serio degno di attenzione come tutti gli altri. Intanto il consiglio che le si può dare sarebbe quello di non portare avanti una storia dalla quale non sente più nulla. Nessuno dovrebbe sentirsi in dovere di portare avanti una situazione del genere solo per dispiacere, questo non sarebbe rispettoso per se stessi e soprattutto per il partner. Meglio un sano conflitto vissuto attraverso un dialogo aperto che la repressione di una emozione che farà sentire prima o poi i suoi effetti. Se non riesce proprio da sola non scarti l'idea di una consulenza psicologica. Quest'ultima potrebbe aiutarla anche per i suoi vissuti personali di disagio .

cordialmente

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Utente
Utente
La ringrazio Dr.De Vincentiis per avermi risposto cosi' rapidamente e per avermi detto che non devo sentirmi ridicola.Devo trovare il coraggio che mi manca.Forse solo cosi' potrò incominciare a stare meglio con me stessa e a sentirmi meno insoddisfatta.
La ringrazio nuovamente.
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
alla tua domanda "E se fossi depressa?" potrei suggerirti di leggere questo articolo, per capire almeno se siamo sulla pista giusta

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/

Detto questo il primo consiglio che mi sento di darti è: fai una lista di tutte le cose che non funzionano nella tua vita (la sessualità, la relazione, l'università, la vita sociale, ecc.), e cerca di metterle in "classifica", partendo dalla meno modificabile in giù.

Anche se oggi avverti un problema unico e grande, se ci fai caso in realtà i problemi seguono sempre una gerarchia: prendi in considerazione il più modificabile da parte tua in questo momento, e chiediti "sono sicura di aver provato proprio tutto per questo problema?"

Anche se non lo risolvi, il fatto di iniziare a fare qualcosa per una parte dei tuoi problemi potrebbe aiutarti a sbloccare le emozioni legate alla tua autostima.

Non è detto che funzioni, ma provare non ti costa nulla
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Utente
Utente
La ringrazio per il consiglio della "classifica".Ho letto qualcosa dell'articolo che mi ha consigliato di leggere...mi sono un pò spaventata perchè mi sono rivista in alcuni comportamenti!sentimenti negativi verso sé stessi,sentimenti di vergogna,autoaccusa ed autocritica, indecisione,distorsione dell’immagine corporea(mi vedo molto spesso brutta!),difficoltà di concentrazione e di memoria(non riesco proprio a studiare,dimentico quasi tutto).Cosa dovrei fare?rivolgermi a uno psicologo?sarebbe davvero indispensabile?Pensando alla mia situazione,credo che siano una serie di piccoli problemi legati al vero problema principale,cioè quello di non portare la macchina.Le spiego:Ho una paura grandissima di giudare la macchina,le volte che ho provato a giudarla stavo malissimo,tremolio,caldo,fischi alle orecchie,confusione e sempre con la convinzione di fare qualche guaio!Il fatto di non portare la macchina mi limita tantissimo e mi fa sentire una povera scema...Qualche anno fa,abitando al centro della città con la fermata del bus sotto casa,quindi potevo essere più indipendente e libera di andare dove volevo.Ora che mi sono trasferita in un piccolo paese,per muovermi sono costretta a prendere la macchina,che però non prendo!vado poco all'università,perchè devo sempre aspettare qualcuno che mi accompagni(e questo secondo me ha influito sul ritardo dei miei studi).Le mie uscite con le amiche sono diminuite sempre per lo stesso motivo,perchè non giudo!non ho un lavoro perchè penso "come ci vado?".E per finire forse non riesco a lasciare il mio ragazzo anche perchè,poi finirei davvero per non uscire più di casa,questo è un pensiero orrendo e da vera egoista!Ecco la mia convinzione è un pò questa!che tutto parta dal problema di questa DANNATA macchina!Secondo lei?Come posso superare questa enorme paura?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazza, la paura su come muoverti nella tua relazione che si è arenata e la paura di guidare potrebbero non essere così staccate come potrebbe sembrare a prima vista. Ma se piano piano l'ansia ti si sta stringendo attorno come un'armatura che diventa sempre più angusta, limitandoti sempre più la libertà di movimento, allora credo che potrebbe essere il momento di rivolgerti a un collega psicologo per un parere ed eventualmente per iniziare un percorso psicoterapeutico.

Gli approcci terapeutici brevi sono i più adatti per i problemi d'ansia, ma tieni presente che il particolare terapeuta è sempre più importante del particolare tipo di terapia che sceglierai. Puoi leggere quest'articolo:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Potrebbe valere la pena, visti i tuoi dubbi, rivolgersi ad uno psicoterapeuta a questo punto