Un ex nella testa
Sono una donna di 32 anni sposata da 6 con una bambina di 5.
Vorrei un vostro parere perché sono molto confusa.
Quando ho conosciuto mio marito ero fidanzata da 8 anni (2 di convivenza) con un ragazzo, ultimamente però le cose nn andavano poi bene, io volevo un figlio lui nn era sicuro, i rapporti a letto erano diventati inesistenti e piano piano le cose hanno iniziato a sgretolarsi... Ho conosciuto il mio attuale marito in un periodo di 'svago' uscivo sempre piu spesso con le amiche la sera, ero diventata più fredda nei confronti del mio ex... Fino a quando inizio a frequentare questo nuovo ragazzo, mi prende molto, succede tutto all improvviso, esco con lui di nascoso per un paio di settimane fino a quando nn prendo il coraggio di chiudere con il mio ex.
Lui soffre tantissimo, anche perché scopre anche questa mia frequentazione.
So che ha sofferto moltissimo.
Io e lui abbiamo avuto una relazione davvero intensa e piena piena di emozioni.
Una storia d amore forte, un rapporto quasi di simbiosi.
Non lo so spiegare.
Io amo mio marito.
Ma le emozioni e quello che provavo con il mio ex erano molto più intense anche se mi spiace dirlo.
Dopo 2 anni si rifà sentire dicendomi che gli manco... Ma so che stava attraversando un periodo difficile aveva avuto un bambino da una ragazza con la quale si era appena separato e nn viveva una situazione piacevole.
Mi dedica una canzone, che ascolto tra le lacrime, sento che lui è ancora legato a me.
E io nn gli sono indifferente, è sempre nei miei pensieri.
E poi tante coincidenze strane che capitano, quando e nato suo figlio, lo stesso giorno e nata mia nipote e ci siamo trovati nelle stanze vicine in ospedale... Quando si è fatto sentire dopo due anni, da che nn lo vedevo mai, un pomeriggio lho incrociato per strada in macchina, ci siamo guardati, stupiti.
Un giorno al centro commerciale ero abbassata a giocare con mia figlia nel passeggino, un bambino si avvicina a me e mi guarda, era suo figlio.
Tante piccole cose.
Io lo penso spesso nn posso negarlo e so per certo che nonostante siano passati 6 anni, lui fa lo stesso con me, guarda i miei stati io guardo io suoi.
E mi sento in colpa.
Perché amo mio marito.
Ma c'è un legame strano particolare che mi tiene 'unita' col mio ex.
Nn me lo so spiegare.
Aiutatemi.
Vorrei un vostro parere perché sono molto confusa.
Quando ho conosciuto mio marito ero fidanzata da 8 anni (2 di convivenza) con un ragazzo, ultimamente però le cose nn andavano poi bene, io volevo un figlio lui nn era sicuro, i rapporti a letto erano diventati inesistenti e piano piano le cose hanno iniziato a sgretolarsi... Ho conosciuto il mio attuale marito in un periodo di 'svago' uscivo sempre piu spesso con le amiche la sera, ero diventata più fredda nei confronti del mio ex... Fino a quando inizio a frequentare questo nuovo ragazzo, mi prende molto, succede tutto all improvviso, esco con lui di nascoso per un paio di settimane fino a quando nn prendo il coraggio di chiudere con il mio ex.
Lui soffre tantissimo, anche perché scopre anche questa mia frequentazione.
So che ha sofferto moltissimo.
Io e lui abbiamo avuto una relazione davvero intensa e piena piena di emozioni.
Una storia d amore forte, un rapporto quasi di simbiosi.
Non lo so spiegare.
Io amo mio marito.
Ma le emozioni e quello che provavo con il mio ex erano molto più intense anche se mi spiace dirlo.
Dopo 2 anni si rifà sentire dicendomi che gli manco... Ma so che stava attraversando un periodo difficile aveva avuto un bambino da una ragazza con la quale si era appena separato e nn viveva una situazione piacevole.
Mi dedica una canzone, che ascolto tra le lacrime, sento che lui è ancora legato a me.
E io nn gli sono indifferente, è sempre nei miei pensieri.
E poi tante coincidenze strane che capitano, quando e nato suo figlio, lo stesso giorno e nata mia nipote e ci siamo trovati nelle stanze vicine in ospedale... Quando si è fatto sentire dopo due anni, da che nn lo vedevo mai, un pomeriggio lho incrociato per strada in macchina, ci siamo guardati, stupiti.
Un giorno al centro commerciale ero abbassata a giocare con mia figlia nel passeggino, un bambino si avvicina a me e mi guarda, era suo figlio.
Tante piccole cose.
Io lo penso spesso nn posso negarlo e so per certo che nonostante siano passati 6 anni, lui fa lo stesso con me, guarda i miei stati io guardo io suoi.
E mi sento in colpa.
Perché amo mio marito.
Ma c'è un legame strano particolare che mi tiene 'unita' col mio ex.
Nn me lo so spiegare.
Aiutatemi.
[#1]
Psicoterapeuta, Psicologo
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua storia.
Il suo racconto, sicuramente molto ricco, non permette comunque - specie in un consulto a distanza - di poterle offrire un aiuto. D'altro canto, lei stessa, chiudendo la richiesta, scrive "Aiutatemi", ma non è chiaro che tipo di aiuto si aspetta. Una risposta ai suoi dubbi? Un consiglio? Una chiave di lettura della sua situazione?
A questi punti interrogativi, ed eventuali altri, potrà rispondere cercando in sé le risposte, anche chiedendo il supporto di uno psicologo (se in questo momento può risultarle difficile recarsi fisicamente in uno studio, può provare con una consulenza psicologica online).
Da parte mia, ad ogni modo, mi sento di portare la sua attenzione su due punti del suo racconto, a mio avviso molto importanti.
Il primo è la giovane età a cui, a conti fatti, risaliva l'inizio della prima relazione: non voglio certo "consolarla" con la vecchia storia trita e ritrita per cui con il passare degli anni tutto si assopisce, compresi gli ardori ed il romanticismo degli amori giovanili... ma è comunque importante considerare quanto sia ingeneroso (nei propri stessi confronti!) confrontare la se stessa di tanti anni fa e quella con qualche anno in più che sarà sicuramente cambiata molto (aspettative, desideri, modi di pensare, etc.) ed avrà cambiato molto anche le proprie giornate (lavoro, routine quotidiana, etc.).
Il secondo punto è uno schema che sembrerebbe (ripeto, sembrerebbe!) essere ricorrente, quello dello "svago". L'affievolirsi della relazione con il suo ex e i dubbi relativi alla sua attuale relazione, sembrano avere in comune (non dico come causa, intendiamoci) questo suo cercare fuori dalla relazione uno svago: nel caso della prima relazione furono le uscite frequenti e, poi, l'inizio della relazione con il suo attuale compagno, ora il seguire con attenzione queste coincidenze così come gli stati (si riferisce a quelli sui social, immagino). La ricerca dell'ora d'aria dalle situazioni che viviamo come spiacevoli, soffocanti, è uno dei tratti più fisiologici della natura umana ma, allo stesso tempo, spesso non paga perché rimanda la soluzione reale del "problema", fino ad alimentarlo. Risulta, invece, utile contattare il nucleo più intimo e personale della situazione spiacevole e cercare di perseguire la soluzione che più ci assomiglia, senza rimandarla o insabbiarla con "svaghi".
Spero di esserle stata, in qualche modo, d'aiuto e mi ricontatti pure se lo desidera. Le faccio i miei migliori auguri!
Il suo racconto, sicuramente molto ricco, non permette comunque - specie in un consulto a distanza - di poterle offrire un aiuto. D'altro canto, lei stessa, chiudendo la richiesta, scrive "Aiutatemi", ma non è chiaro che tipo di aiuto si aspetta. Una risposta ai suoi dubbi? Un consiglio? Una chiave di lettura della sua situazione?
A questi punti interrogativi, ed eventuali altri, potrà rispondere cercando in sé le risposte, anche chiedendo il supporto di uno psicologo (se in questo momento può risultarle difficile recarsi fisicamente in uno studio, può provare con una consulenza psicologica online).
Da parte mia, ad ogni modo, mi sento di portare la sua attenzione su due punti del suo racconto, a mio avviso molto importanti.
Il primo è la giovane età a cui, a conti fatti, risaliva l'inizio della prima relazione: non voglio certo "consolarla" con la vecchia storia trita e ritrita per cui con il passare degli anni tutto si assopisce, compresi gli ardori ed il romanticismo degli amori giovanili... ma è comunque importante considerare quanto sia ingeneroso (nei propri stessi confronti!) confrontare la se stessa di tanti anni fa e quella con qualche anno in più che sarà sicuramente cambiata molto (aspettative, desideri, modi di pensare, etc.) ed avrà cambiato molto anche le proprie giornate (lavoro, routine quotidiana, etc.).
Il secondo punto è uno schema che sembrerebbe (ripeto, sembrerebbe!) essere ricorrente, quello dello "svago". L'affievolirsi della relazione con il suo ex e i dubbi relativi alla sua attuale relazione, sembrano avere in comune (non dico come causa, intendiamoci) questo suo cercare fuori dalla relazione uno svago: nel caso della prima relazione furono le uscite frequenti e, poi, l'inizio della relazione con il suo attuale compagno, ora il seguire con attenzione queste coincidenze così come gli stati (si riferisce a quelli sui social, immagino). La ricerca dell'ora d'aria dalle situazioni che viviamo come spiacevoli, soffocanti, è uno dei tratti più fisiologici della natura umana ma, allo stesso tempo, spesso non paga perché rimanda la soluzione reale del "problema", fino ad alimentarlo. Risulta, invece, utile contattare il nucleo più intimo e personale della situazione spiacevole e cercare di perseguire la soluzione che più ci assomiglia, senza rimandarla o insabbiarla con "svaghi".
Spero di esserle stata, in qualche modo, d'aiuto e mi ricontatti pure se lo desidera. Le faccio i miei migliori auguri!
[#2]
Ex utente
La ringrazio per la sua risposta, quello che cerco è sicuramente un parere riguardo alla mia situazione.. Riguardo al fatto di esser cresciuta e cambiata non metto in dubbio che sia così.. Ma mi rendo conto che sin dall inizio la relazione con mio marito è stata differente a livello 'viscerale' a livello 'emozionale'.. Forse più razionale e meno magica. Le coincidenze della quale le parlavo e il 'seguirsi' sui social, non sono riferite solo a questo periodo, a questo momento ma da sempre. Io nel mio, so che non ci sono assolutamente possibilità che io torni mai a rifrequentare il mio ex, perché ho una bellissima famiglia amo mio marito la mia bambina, penso che io e il mio ex rimarremo per sempre legati da qualcosa di inspiegabile, un amore impossibile forse, nn lo so. Magari quando saremo anziani ci riuniremo chi lo sa :D
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4k visite dal 17/04/2020.
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