Fantasmi
Buongiorno,
Con il passare dell'età, sempre di più si acuisce una personale visione di me stessa tendente all'auto colpevolezza, fino ad arrivare ad una buona dose di vergogna della mia stessa esistenza.
I due abissi, l'uno di bestia selvaggia, e l'altro di cuore tenero che chiede solo rigenerazione, nel senso "Karamazoviano" del termine, mi stanno letteralmente schiacciando.
Ho questo difetto: cerco spasmodicamente regole, da sempre, e non appena giungo ad una stabilità, mi ci ritrovo talmente tanto stretta da passare all'estremo caos, ho il sospetto che sia la vita stessa ad essere così e altre volte ho il sospetto di essere morta, o peggio ancora, sbagliata.
Ciò che si è acuito, dall'adolescenza fino ad oggi è il pensiero costante di non essere all'altezza di qualsivoglia situazione.
Spesso non dormo perché entro in un loop di dubbi, voci, fantasmi, che in pieno giorno sia in piena notte si ripetono, senza tregua: chi sono?
Perché sbaglio continuamente?
Perchè mi sembra di non ricordare nulla?
Sto vivendo?
Sono in un sogno?
Perché ho la sensazione che tutto intorno a me sia un teatrino di burattini?
Lo sono anche io?
Provo qualcosa?
Perché non sento nulla?
Perché sono così noiosa?
Perché non ho obbiettivi futuri?
perché mi vergogno?...un mare di "perché" inutili, quando invece vorrei e dovrei poter pensare ai "come" della realtà che soprattutto a giorno d'oggi viene manifestandosi.
È una questione di volontà?
Come si stimola la volontà?
Non so prendere decisioni definitive, e nemmeno le più banali decisioni mi risultano facili, non so conciliare le contraddizioni, vedo o bianco o nero (anche se temo di essere cieca del tutto), o sono felice come una pasqua o sono infinitamente triste, ma mille domande ronzano in testa sempre, che siano più silenziose o più tonanti.
Sono io o non lo sono?
Ho avuto due anni (conclusi l'estate scorsa) di nero totale blackout, li ho passati a lavorare e dormire, nient'altro.
Nel mentre avevo chiuso una relazione di 5 anni, molto, molto intensa da poco, ed ero andata subito a convivere con un altro ragazzo, con cui non è durata tanto, ovviamente...
Sto solo crescendo?
Non ho più l'intensità dell'adolescente, non trovo energie.
Ora dormo poco e male, non so come fare per concentrarmi, provo a studiare ma la testa mi assilla richiamandomi costantemente ad altro dall'impegno reale.
L'umore è sempre malinconicamente sotto i piedi, eccettuate eccellenze repentine di buonumore, devo trovare un "come" per sopportare?
Non so come accettare vita e destino e temo non sarò mai sicura di averlo accettato e di vivere per davvero.
La cosa mi fa impazzire, cammino, mi muovo, parlo, e mi sento un automa, spinto dall'inerzia, mi vedo come da fuori e critico ogni gesto, lo ritengo così stupido.
Non sono capace nemmeno di mantenere reali relazioni con chi mi sta intorno, sono così concentrata su di me che sono diventata la mia stessa gabbietta.
Scusate la lunghezza, ma scriverei ancora
Grazie mille per l'ascolto
Con il passare dell'età, sempre di più si acuisce una personale visione di me stessa tendente all'auto colpevolezza, fino ad arrivare ad una buona dose di vergogna della mia stessa esistenza.
I due abissi, l'uno di bestia selvaggia, e l'altro di cuore tenero che chiede solo rigenerazione, nel senso "Karamazoviano" del termine, mi stanno letteralmente schiacciando.
Ho questo difetto: cerco spasmodicamente regole, da sempre, e non appena giungo ad una stabilità, mi ci ritrovo talmente tanto stretta da passare all'estremo caos, ho il sospetto che sia la vita stessa ad essere così e altre volte ho il sospetto di essere morta, o peggio ancora, sbagliata.
Ciò che si è acuito, dall'adolescenza fino ad oggi è il pensiero costante di non essere all'altezza di qualsivoglia situazione.
Spesso non dormo perché entro in un loop di dubbi, voci, fantasmi, che in pieno giorno sia in piena notte si ripetono, senza tregua: chi sono?
Perché sbaglio continuamente?
Perchè mi sembra di non ricordare nulla?
Sto vivendo?
Sono in un sogno?
Perché ho la sensazione che tutto intorno a me sia un teatrino di burattini?
Lo sono anche io?
Provo qualcosa?
Perché non sento nulla?
Perché sono così noiosa?
Perché non ho obbiettivi futuri?
perché mi vergogno?...un mare di "perché" inutili, quando invece vorrei e dovrei poter pensare ai "come" della realtà che soprattutto a giorno d'oggi viene manifestandosi.
È una questione di volontà?
Come si stimola la volontà?
Non so prendere decisioni definitive, e nemmeno le più banali decisioni mi risultano facili, non so conciliare le contraddizioni, vedo o bianco o nero (anche se temo di essere cieca del tutto), o sono felice come una pasqua o sono infinitamente triste, ma mille domande ronzano in testa sempre, che siano più silenziose o più tonanti.
Sono io o non lo sono?
Ho avuto due anni (conclusi l'estate scorsa) di nero totale blackout, li ho passati a lavorare e dormire, nient'altro.
Nel mentre avevo chiuso una relazione di 5 anni, molto, molto intensa da poco, ed ero andata subito a convivere con un altro ragazzo, con cui non è durata tanto, ovviamente...
Sto solo crescendo?
Non ho più l'intensità dell'adolescente, non trovo energie.
Ora dormo poco e male, non so come fare per concentrarmi, provo a studiare ma la testa mi assilla richiamandomi costantemente ad altro dall'impegno reale.
L'umore è sempre malinconicamente sotto i piedi, eccettuate eccellenze repentine di buonumore, devo trovare un "come" per sopportare?
Non so come accettare vita e destino e temo non sarò mai sicura di averlo accettato e di vivere per davvero.
La cosa mi fa impazzire, cammino, mi muovo, parlo, e mi sento un automa, spinto dall'inerzia, mi vedo come da fuori e critico ogni gesto, lo ritengo così stupido.
Non sono capace nemmeno di mantenere reali relazioni con chi mi sta intorno, sono così concentrata su di me che sono diventata la mia stessa gabbietta.
Scusate la lunghezza, ma scriverei ancora
Grazie mille per l'ascolto
[#1]
Gentile ragazza,
"... un loop di dubbi, voci, fantasmi, che in pieno giorno sia in piena notte .."
così descrive se stessa.
Problematiche dell'età tuttora "normalmente" adolescenziale
e pensieri ingombranti e parassiti
sembrano mescolarsi e avvilupparsi.
Pur essendo molto giovane Lei ha già sperimentato situazioni impegnative:
relazione lunga,
convivenza,
ed attualmente si trova con .. le ossa rotte.
Dalla sua ha una buona capacità di autoanalisi.
Attraverso un consulto online non è che si possa ottenere miracoli,
ma una cosa importante sì: orientare chi ci scrive alla via più adatta per lei/lui.
Nel Suo caso un percorso psicologico di persona Le sarebbe di aiuto, per capirsi, per cambiare, per Vivere.
Ci ha mai pensato?
Dott. Brunialti
"... un loop di dubbi, voci, fantasmi, che in pieno giorno sia in piena notte .."
così descrive se stessa.
Problematiche dell'età tuttora "normalmente" adolescenziale
e pensieri ingombranti e parassiti
sembrano mescolarsi e avvilupparsi.
Pur essendo molto giovane Lei ha già sperimentato situazioni impegnative:
relazione lunga,
convivenza,
ed attualmente si trova con .. le ossa rotte.
Dalla sua ha una buona capacità di autoanalisi.
Attraverso un consulto online non è che si possa ottenere miracoli,
ma una cosa importante sì: orientare chi ci scrive alla via più adatta per lei/lui.
Nel Suo caso un percorso psicologico di persona Le sarebbe di aiuto, per capirsi, per cambiare, per Vivere.
Ci ha mai pensato?
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#4]
Utente
Salve Gentile Dr. Brunialti,
Mi scusi se Le scrivo ancora,
Oggi non va meglio del 16/04...
Credo di avere percezioni leggermente distorte nei confronti della realtà, forse nemmeno sono di vera carne.
Chi è il Re Degli Interstizi, perché il suo regno è muto? Perché Questo regno deve essere una contraddizione? Siamo un sogno che si sogna, fino alla morte, fino all'ultima immagine, siamo e saremo un déjà-vu..ma il resto?
Mi scusi se Le scrivo ancora,
Oggi non va meglio del 16/04...
Credo di avere percezioni leggermente distorte nei confronti della realtà, forse nemmeno sono di vera carne.
Chi è il Re Degli Interstizi, perché il suo regno è muto? Perché Questo regno deve essere una contraddizione? Siamo un sogno che si sogna, fino alla morte, fino all'ultima immagine, siamo e saremo un déjà-vu..ma il resto?
[#5]
Cara utente,
La vida es sueno, dubitava già nel '600 Calderon,
Vivere negli interstizi della vita, scrive Fernando oggi.
E ognuno di noi?
Cosa scriviamo della nostra vita?
E' patologia chiederselo?
Sono domande esistenziali?
Chissà.
Dott. Brunialti
La vida es sueno, dubitava già nel '600 Calderon,
Vivere negli interstizi della vita, scrive Fernando oggi.
E ognuno di noi?
Cosa scriviamo della nostra vita?
E' patologia chiederselo?
Sono domande esistenziali?
Chissà.
Dott. Brunialti
[#6]
Utente
L'essenza non è scrivibile
Appena esce di bocca o di penna, si perde nell'interazione, si svia, divaga rimuginandosi, si opacizza in un pieno indistinguibile...temo di non aver ancora capito cosa sia il vuoto e nemmeno l'essenza.
Sento che
Qualcosa di molto importante mi sfugge continuamente, è una mia impressione, qualcosa di lacerante e segreto che non mi si vuole rivelare ma che rimane sulla punta della lingua..
Come portare fuori l'intraducibile?
Come rendere l'oblio, essere atto?
Cosa è l'uno, cosa l'altro
Mi sento pinocchio e tutti sono "pinocchi" e questo è estremamente limitante
È un Pour parler, se non La infastidisco,
Mi piacerebbe molto avere uno scambio di opinioni, per quanto poche possa averne, con Lei
Appena esce di bocca o di penna, si perde nell'interazione, si svia, divaga rimuginandosi, si opacizza in un pieno indistinguibile...temo di non aver ancora capito cosa sia il vuoto e nemmeno l'essenza.
Sento che
Qualcosa di molto importante mi sfugge continuamente, è una mia impressione, qualcosa di lacerante e segreto che non mi si vuole rivelare ma che rimane sulla punta della lingua..
Come portare fuori l'intraducibile?
Come rendere l'oblio, essere atto?
Cosa è l'uno, cosa l'altro
Mi sento pinocchio e tutti sono "pinocchi" e questo è estremamente limitante
È un Pour parler, se non La infastidisco,
Mi piacerebbe molto avere uno scambio di opinioni, per quanto poche possa averne, con Lei
[#8]
"...qualcosa di lacerante e segreto che non mi si vuole rivelare ma che rimane sulla punta della lingua..
Come portare fuori l'intraducibile? .."
Esso si svela talvolta,
come lampo nella notte.
Oppure fuoco d'artificio
che la notte si riprende.
Ma *è stato*. Esiste.
Dott. Brunialti
Come portare fuori l'intraducibile? .."
Esso si svela talvolta,
come lampo nella notte.
Oppure fuoco d'artificio
che la notte si riprende.
Ma *è stato*. Esiste.
Dott. Brunialti
[#11]
Utente
Gentile dottoressa, vorrei condividere con Lei questa conferenza del filosofo Rocco Ronchi su l'origine del pensiero
https://youtu.be/z7NjbXTIhXA
https://youtu.be/z7NjbXTIhXA
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 1.5k visite dal 16/04/2020.
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