Confusione sentimentale
Buongiorno,
Mi chiamo Martina, ho 21 anni e da 9 mesi ho una relazione con un ragazzo più piccolo di me di 3 anni.
È nato tutto in amicizia, io uscivo da una storia lunga (finita per causa del doc da relazione), una sera ci siamo baciati e dopo una settimana gli ho chiesto di frequentarci seriamente.
Purtroppo il doc é partito subito, portandomi a ossessionarmi sul mio sentimento e sulla "bontà" di questo ragazzo (non sento le farfalle nello stomaco, quindi non sono innamorata, oppure lui é troppo dolce, non é il tipo di ragazzo che va bene per me): ogni volta però che mi rassicuravo tornavo a stare bene e a desiderare di stare con lui.
Con il passare dei mesi però, la situazione é cambiata: verso novembre/dicembre i dubbi sono cominciati a calare, pensavo di essere attratta da lui ma che il sentimento non fosse abbastanza forte da descrivermi come "innamorata", facevo paragoni con le ossessioni che avevo nella mia vecchia storia (dove mi ossessionavo per i più piccoli difetti, arrivando quasi a non sopportarlo).
Attualmente, non so neanche come presentare la mia situazione: non sono più presenti i vecchi dubbi o pensieri, quando lo vedo riesco a baciarlo e ad avere rapporti molto tranquillamente, in tutto questo però sento che qualcosa non va... e non credo che si possa ricondurre al doc questa sensazione.
In questi mesi più volte siamo arrivati a lasciarci, ma ero sempre io a tornare sui miei passi e a convincerlo a tornare con me: le prime volte perché mi rendevo conto di queste ossessioni, ora non saprei dire, non lo lascio mai andare del tutto.
In questi giorni di quarantena dove non ci possiamo vedere ci sentiamo spesso per telefono, ogni tanto ci sono dei momenti di tenerezza o scambi di messaggi "più spinti", ma comunque non sono mai tranquilla completamente come succedeva all'inizio.
Dal punto di vista fisico mi sento molto attratta da lui, ma dal punto di vista mentale non sento quella grande complicità e quel feeling che aveva caratterizzato la mia precedente relazione.
Grazie a chiunque risponderà
Mi chiamo Martina, ho 21 anni e da 9 mesi ho una relazione con un ragazzo più piccolo di me di 3 anni.
È nato tutto in amicizia, io uscivo da una storia lunga (finita per causa del doc da relazione), una sera ci siamo baciati e dopo una settimana gli ho chiesto di frequentarci seriamente.
Purtroppo il doc é partito subito, portandomi a ossessionarmi sul mio sentimento e sulla "bontà" di questo ragazzo (non sento le farfalle nello stomaco, quindi non sono innamorata, oppure lui é troppo dolce, non é il tipo di ragazzo che va bene per me): ogni volta però che mi rassicuravo tornavo a stare bene e a desiderare di stare con lui.
Con il passare dei mesi però, la situazione é cambiata: verso novembre/dicembre i dubbi sono cominciati a calare, pensavo di essere attratta da lui ma che il sentimento non fosse abbastanza forte da descrivermi come "innamorata", facevo paragoni con le ossessioni che avevo nella mia vecchia storia (dove mi ossessionavo per i più piccoli difetti, arrivando quasi a non sopportarlo).
Attualmente, non so neanche come presentare la mia situazione: non sono più presenti i vecchi dubbi o pensieri, quando lo vedo riesco a baciarlo e ad avere rapporti molto tranquillamente, in tutto questo però sento che qualcosa non va... e non credo che si possa ricondurre al doc questa sensazione.
In questi mesi più volte siamo arrivati a lasciarci, ma ero sempre io a tornare sui miei passi e a convincerlo a tornare con me: le prime volte perché mi rendevo conto di queste ossessioni, ora non saprei dire, non lo lascio mai andare del tutto.
In questi giorni di quarantena dove non ci possiamo vedere ci sentiamo spesso per telefono, ogni tanto ci sono dei momenti di tenerezza o scambi di messaggi "più spinti", ma comunque non sono mai tranquilla completamente come succedeva all'inizio.
Dal punto di vista fisico mi sento molto attratta da lui, ma dal punto di vista mentale non sento quella grande complicità e quel feeling che aveva caratterizzato la mia precedente relazione.
Grazie a chiunque risponderà
[#1]
Carissima Utente,
Cosa risponderebbe alla domanda "ti senti innamorata", "é la persona che desideri al tuo fianco"?
In alcuni casi è necessario scavare dentro di se per trovare le risposte. É difficile staccarsi da un'abitudine o da una certezza... Ma é giusto averla se non la si desidera realmente?
Cordiali Saluti.
Dr. ssa Silvia Greco,
Psicologa Clinica e della Salute.
Cosa risponderebbe alla domanda "ti senti innamorata", "é la persona che desideri al tuo fianco"?
In alcuni casi è necessario scavare dentro di se per trovare le risposte. É difficile staccarsi da un'abitudine o da una certezza... Ma é giusto averla se non la si desidera realmente?
Cordiali Saluti.
Dr. ssa Silvia Greco,
Psicologa Clinica e della Salute.
Dr.ssa Silvia Greco,
Psicologa Clinica e della Salute
[#2]
Utente
Buongiorno dottoressa Greco,
La ringrazio per la sua risposta.
Non so darle sinceramente una risposta precisa e sicura a questa domanda, sicuramente lui mi piace ma non so se possa definirmi innamorata. Nelle situazioni di bisogno per lui ci sono sempre stata,ho sempre cercato di stargli vicino il più possibile e di cercare di passare il più possibile del tempo con lui, anche per vederci solo per poco. Non so se questo basti a rispondere alla sua domanda...
La ringrazio per la sua risposta.
Non so darle sinceramente una risposta precisa e sicura a questa domanda, sicuramente lui mi piace ma non so se possa definirmi innamorata. Nelle situazioni di bisogno per lui ci sono sempre stata,ho sempre cercato di stargli vicino il più possibile e di cercare di passare il più possibile del tempo con lui, anche per vederci solo per poco. Non so se questo basti a rispondere alla sua domanda...
[#3]
Carissima Utente
Amore e Affetto sono due sentimenti profondi che a volte è difficile riconoscere dove arriva uno e dove l altro. Deve capire se la sua vicinanza è dettata da un sentimento di Amore o di Affetto.
Cordiali Saluti.
Dr. ssa Silvia Greco,
Psicologa Clinica e della Salute.
Amore e Affetto sono due sentimenti profondi che a volte è difficile riconoscere dove arriva uno e dove l altro. Deve capire se la sua vicinanza è dettata da un sentimento di Amore o di Affetto.
Cordiali Saluti.
Dr. ssa Silvia Greco,
Psicologa Clinica e della Salute.
[#4]
Utente
Grazie ancora per la risposta!
Un'ultima domanda: ha considerato nella valutazione anche i dubbi di modalità ossessiva e il fatto che la mia precedente relazione è naufragata a causa di questi dubbi (fondati sul nulla poi)? Non pensa che la mia situazione attuale possa essere un'evoluzione del doc?
Un'ultima domanda: ha considerato nella valutazione anche i dubbi di modalità ossessiva e il fatto che la mia precedente relazione è naufragata a causa di questi dubbi (fondati sul nulla poi)? Non pensa che la mia situazione attuale possa essere un'evoluzione del doc?
[#5]
Potrebbe.
Mi permette due domande a riguardo.
La diagnosi di DOC da relazione le è stata fatta da qualche Professionista Sanitario?
Ha mai messo in atto durante le sue relazioni compulsioni come fare sesso col tuo partner per vedere se ti eccita e ti senti emotivamente coinvolto, confessare ripetitivamente al tuo partner che stai avendo dei dubbi sui tuoi sentimenti per lui oppure sulla vostra relazione, confessare ripetitivamente al tuo partner che sei attratto/a da altre persone, rompere spesso la relazione col tuo partner, fare ricerche su internet riguardo a problemi relazionali o amorosi, paragonare (mentalmente) il tuo partner ad altre persone attraenti, paragonare (mentalmente) il tuo partner ad altre persone con qualità desiderabili, controllare quanto sei eccitato quando fate sesso o siete in intimità, controllare la tua attrazione durante un bacio, tenendovi per mano o mentre vi dite 'ti amo'?
Cordiali Saluti.
Dr. ssa Silvia Greco,
Psicologa Clinica e della Salute.
Mi permette due domande a riguardo.
La diagnosi di DOC da relazione le è stata fatta da qualche Professionista Sanitario?
Ha mai messo in atto durante le sue relazioni compulsioni come fare sesso col tuo partner per vedere se ti eccita e ti senti emotivamente coinvolto, confessare ripetitivamente al tuo partner che stai avendo dei dubbi sui tuoi sentimenti per lui oppure sulla vostra relazione, confessare ripetitivamente al tuo partner che sei attratto/a da altre persone, rompere spesso la relazione col tuo partner, fare ricerche su internet riguardo a problemi relazionali o amorosi, paragonare (mentalmente) il tuo partner ad altre persone attraenti, paragonare (mentalmente) il tuo partner ad altre persone con qualità desiderabili, controllare quanto sei eccitato quando fate sesso o siete in intimità, controllare la tua attrazione durante un bacio, tenendovi per mano o mentre vi dite 'ti amo'?
Cordiali Saluti.
Dr. ssa Silvia Greco,
Psicologa Clinica e della Salute.
[#6]
Utente
Rispondo per ordine:
1) il disturbo non mi è stato diagnosticato da nessuno, mi sono riconosciuta leggendo articoli e materiale online. Ho seguito una terapia di psicoanalisi che ha saputo individuare i meccanismi che scatenano queste mie ossessioni ma senza debellarli.
2) si in entrambe le relazioni. In quest'ultima però i dubbi che ha elencato sono riferiti soprattutto ai primi mesi, in seguito è stato più un pensare continuo
1) il disturbo non mi è stato diagnosticato da nessuno, mi sono riconosciuta leggendo articoli e materiale online. Ho seguito una terapia di psicoanalisi che ha saputo individuare i meccanismi che scatenano queste mie ossessioni ma senza debellarli.
2) si in entrambe le relazioni. In quest'ultima però i dubbi che ha elencato sono riferiti soprattutto ai primi mesi, in seguito è stato più un pensare continuo
[#7]
Carissima Utente
Una diagnosi può essere fatta solo dopo un'accurata anamnesi personale-familiare ed osservazione dettagliata dei sintomi. Fare una diagnosi sognifica soddisfare un certo tipo di criteri diagnostici entro un arco di tempo ben stabilito. Cercare su internet può solo incrementare alcuni pensieri intrusivi che potrebbe avere o aumentare uno stato ansiogeno.
Le consiglio pertanto un incontro con uno Psicoterapeuta.
Il percorso precedente forse non ha ottenuto il risultato sperato, ma sono certa che con il giusto percorso potrà raggiungere risultati migliori.
Cordiali Saluti.
Dr. ssa Silvia Greco,
Psicologa Clinica e della Salute.
Una diagnosi può essere fatta solo dopo un'accurata anamnesi personale-familiare ed osservazione dettagliata dei sintomi. Fare una diagnosi sognifica soddisfare un certo tipo di criteri diagnostici entro un arco di tempo ben stabilito. Cercare su internet può solo incrementare alcuni pensieri intrusivi che potrebbe avere o aumentare uno stato ansiogeno.
Le consiglio pertanto un incontro con uno Psicoterapeuta.
Il percorso precedente forse non ha ottenuto il risultato sperato, ma sono certa che con il giusto percorso potrà raggiungere risultati migliori.
Cordiali Saluti.
Dr. ssa Silvia Greco,
Psicologa Clinica e della Salute.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.7k visite dal 16/04/2020.
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