Nevrosi isterica e gravidanza

Gentile Dana,

mi dispiace molto per la Sua gravidanza, ma per prima cosa sarebbe importante chiarire con il Suo terapeuta molti aspetti.

Lei chiede: "Vorrei sapere quanto questo stato d'ansia incide con una gravidanza che vada a buon fine?"
Ci sono molte donne ansiose e in terapia (anche farmacologica) che partoriscono. Chiaramente il medico deve monitorare il farmaco, in quanto non sempre la donna può assumere ansiolitici e comunque non fino alla fine della gravidanza.

Però mi hanno colpito alcune Sue affermazioni; Lei dice: " il tutto è dovuto ad una relazione troppo fusionale con mia madre. Quest'ultima sarebbe una madre castratrice."

Può spiegare meglio per cortesia?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

Gentile Dott.ssa Pileci. La ringrazio per la sua risposta celere. Io non seguo alcuna tarapia farmacologica. È mio marito che mi ha fatto riflettere su questo aspetto.Mi ha detto "Non rimani incinta e sei ansiosa, rimani incinta e la tua ansia peggiora". A suo dire, il livello di cortisolo inciderebbe sulla gravidanza. Mi sono posta la stessa domanda. Il mio livello di ansia dal mese di febbraio è stato molto molto alto. Sono rimasta incinta il 10 marzo. Per quanto riguarda "la madre castratrice", sono cosciente che ho una relazione con mia madre troppo fusionale. Lei s'intromette nella mia vita. Come se fossi un oggetto in suo possesso. La colpa è mia, gliel'ho sempre permesso. Ma, pensavo fosse normale.Ho dormito nel lettone fino a 10 anni. È un comportamento incestuoso. Non c'è mai stato un vero incesto, come Lei può immaginare. Le conseguenze di questa genitorialita' su di me sono state nefaste. Tutte le reazioni amorose sono andate male, tranne quella con mio marito. L'ho incontrato dopo aver cominciato la tarapia psicologica. Ho sempre avvertito in mia madre due desideri di vita e di morte. Da quando mio padre è venuto a mancare 12 anni fa, mia madre si è legata in modo più morboso. Non è un caso che sia andata all'estero qualche anno dopo la morte di mio padre. Vivo tutt'ora all'estero ed esercito in qualità d'assistente sociale per la funzione pubblica francese.

Gentile signora,

io spero che Lei grazie alla terapia riuscirà a mettere qualche paletto in più con la mamma, pur continuando a volerle bene.
Talvolta i genitori agiscono inconsapevolmente e fanno fatica a comprendere e soddisfare i tutti i bisogni dei figli.

Per quanto riguarda il cortisolo, io non credo che impedisca il concepimento, anche perché tutte le donne a qualunque età hanno produzione di cortisolo che, tuttavia, concepiscono e portano a termine la gravidanza.

Chiarisca, in ogni caso, col ginecologo.


Cordiali saluti,

La terapia psicologica è efficace. Sono contenta di aver intrapreso questo lavoro su me stessa. Devo ancora apprendere a mettere dei limiti, ammetto di avere qualche difficoltà. Ma la situazione è nettamente migliorata rispetto a qualche anno fa. La notizia della gravidanza anembrionica mi ha rattristata molto. Io e mio marito immaginavamo di diventare genitori il prossimo novembre. Il desiderio è molto presente, speriamo di riuscirci. Per ora ritroviamo noi stessi ed elaboriamo il lutto.
Grazie mille Dott.ssa. Buona serata.
Dana