Ansia e paure
Dottori buongiorno ho bisogno del vostro aiuto.
Sono una ragazza di 25 anni.
Ho sempre soffrrto di ansia ma non troppo forte.
Il problema è questo.
Non riesco a superare questa situazione.
Vivo in casa con i mieo genitori cioè con padre e madre ma chi comanda è mia madre.
Fin Da bambini abbiamo avuto sempre e solo timore di lei e mai di mio padre proprio perché mio padre lavorando fuori tutto il giorno lasciava comandare la famiglia a lei.
Man mano che io crescevo ho sempre avuto un bel rapporto con mia madre.
Parlavo di tutto.
Il fatto è che lei in casa mi ha sempre trattato come una " cameriera" perché lei lavorava ed io no.
Comandava su di me, ostacolava le mie scelte, mi chiamava 100 volte al giorno ed io non riuscivo a sfogarmi forse per paura che lei e aggressiva.
Un bel.
giorno ho preso la forza e le ho sbattuto in faccia tutta la verità che lei mi ha sempre trattata da cameriera, Che la famiglia e sua ed e lei che deve prendersene cura e che deve smetterla di chiamarmi.
Ho alzato un muro e in casa cerco di evitarla perché questa cosa lei l ha vista come un allontanamento perché io le permettevo di farmi trattare così.
Lei e una donna che non ha amiche e ha solo noi e mio padre ma ogni figlio ha il diritto e dovere di fare quello che vuole.
Ora io devo sposarmi e se io non voglio lavare i piatti o resto in cameretta tutto il pomeriggio lei si rivolge a me con ricatto che spera che il mio matrimonio non arrivi mai e che chiama mia suocera per dore che sono cattiva.
Ha sempre questa mania di controllo su tutti è cerca di mettere contro ogni persona.
Io ho l ansia e quando la vedo vorrei solo fuggire perché non riesco a lasciarla perdere e pensare che la mia felicità e più importante.
Come posso superare questa cosa?
Sono una ragazza di 25 anni.
Ho sempre soffrrto di ansia ma non troppo forte.
Il problema è questo.
Non riesco a superare questa situazione.
Vivo in casa con i mieo genitori cioè con padre e madre ma chi comanda è mia madre.
Fin Da bambini abbiamo avuto sempre e solo timore di lei e mai di mio padre proprio perché mio padre lavorando fuori tutto il giorno lasciava comandare la famiglia a lei.
Man mano che io crescevo ho sempre avuto un bel rapporto con mia madre.
Parlavo di tutto.
Il fatto è che lei in casa mi ha sempre trattato come una " cameriera" perché lei lavorava ed io no.
Comandava su di me, ostacolava le mie scelte, mi chiamava 100 volte al giorno ed io non riuscivo a sfogarmi forse per paura che lei e aggressiva.
Un bel.
giorno ho preso la forza e le ho sbattuto in faccia tutta la verità che lei mi ha sempre trattata da cameriera, Che la famiglia e sua ed e lei che deve prendersene cura e che deve smetterla di chiamarmi.
Ho alzato un muro e in casa cerco di evitarla perché questa cosa lei l ha vista come un allontanamento perché io le permettevo di farmi trattare così.
Lei e una donna che non ha amiche e ha solo noi e mio padre ma ogni figlio ha il diritto e dovere di fare quello che vuole.
Ora io devo sposarmi e se io non voglio lavare i piatti o resto in cameretta tutto il pomeriggio lei si rivolge a me con ricatto che spera che il mio matrimonio non arrivi mai e che chiama mia suocera per dore che sono cattiva.
Ha sempre questa mania di controllo su tutti è cerca di mettere contro ogni persona.
Io ho l ansia e quando la vedo vorrei solo fuggire perché non riesco a lasciarla perdere e pensare che la mia felicità e più importante.
Come posso superare questa cosa?
[#1]
Carissima Utente
Emerge un rapporto con sua madre disfunzionale, che l ha portata a sviluppare uno stato di ansia e malessere.
É giusto che ogni persona sia artefice della propria vita, e seppur difficile da accettare per alcuni genitori arriva un punto in cui un figlio deve essere libero di scegliere, di sbagliare, di vivere.
Secondo lei il consulto dovrebbe essere rivolto a Lei o a sua madre?
Cordiali Saluti.
Dr. ssa Silvia Greco,
Psicologa Clinica e della Salute.
Emerge un rapporto con sua madre disfunzionale, che l ha portata a sviluppare uno stato di ansia e malessere.
É giusto che ogni persona sia artefice della propria vita, e seppur difficile da accettare per alcuni genitori arriva un punto in cui un figlio deve essere libero di scegliere, di sbagliare, di vivere.
Secondo lei il consulto dovrebbe essere rivolto a Lei o a sua madre?
Cordiali Saluti.
Dr. ssa Silvia Greco,
Psicologa Clinica e della Salute.
Dr.ssa Silvia Greco,
Psicologa Clinica e della Salute
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Utente
Gentilissima dottoressa grazie per la sua risposta. Sinceramente io non so rispondere alla sua domanda. In cas o ho bisogno io di aiuto perché ho "paura" di mia madre. Paura in che senso. Non le parlo e le sto lontano per non darle confidenza per paura che lei ricominci a chiamare 100 volte al giorno a comandarmi e a trattarmi come una bambina. Ne ho parlato svariate volte con mio padre ma il risultato è che mio padre da solo ragione a mia madre quindi lei ne fa un punto di forza. Cosa posso fare dottoressa? Grazie
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 478 visite dal 15/04/2020.
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