Possibile relazione tossica
Salve a tutti, ho 25 anni e da qualche mese sono fidanzata.
Premetto di avere delle insicurezze mie di base, spesso mi autocolpevolizzo, sono drammatica e sospettosa, ma ciò succede quando ho a che fare con qualcuno che mi dà motivo di esserlo.
Nonostante io sia fidanzata, mi capita di amare il partner e in altri momenti di non volerlo neanche vicino, mi basta vedere un minimo di lontananza da parte sua per diventare subito fredda e distaccata. Da quando ci sto assieme é come se non mi riconoscessi più, faccio di tutto pur di piacergli perché ho paura che altre donne possano prendere il mio posto.. Nonostante lui mi dica che sono bella e che non dovrei preoccuparmi. Sono in crisi, mi sento come se non mi conoscessi più, nonostante io sia sempre stata introspettiva. Ogni volta che si litiga penso di lasciarlo, vedo il marcio e mi sento in colpa. Se discuto, perché qualcosa mi ha infastidito, (riconosco di essere pesante) dall'altra parte vedo solo un' autodifesa, ma non mi sento molto presa in considerazione ed infatti dopo ogni litigio io vedo distruzione da parte mia, insoddisfazione mentre lui esce tranquillo da un litigio. Cerca la perfezione, quando gli faccio una critica non mi ascolta, per questo divento offensiva verbalmente perché non sopporto che pensi perlopiù a sé stesso, come se il mio parare non contasse.
In varie discussioni gli sono andata incontro e quando le mie scelte non coincidevano con le sue perché ognuno ha i propri tempi e mi trovavo a doverlo aspettare nei suoi, lo aspettavo, ciò non mi pesava. Poi, non gli ho mai tolto la possibilità di vedersi con delle sue amiche da solo, anche se questo mi crea una gelosia terribile con la quale cerco di convivere pur di non farlo sentire in gabbia.
Tuttavia, sono diffidente, mi sento pazza, spesso in colpa perché lo vedo come un narcisista... Il fatto é che a volte pare che i miei malesseri non siano importanti quanto i suoi.
Quando all'inizio io attendevo i suoi tempi, mettendo da parte i miei modi di agire, lui diceva che la relazione andava bene, ma non lo chiedeva a me. Questo era ciò che lui pensava. Lui dice che mi ama, è dolcissimo con me, sembra che dipenda da me si preoccupa se sto male ed ha paura di perdermi! Nel frattempo capita che io non risponda al telefono per un'ora per vedere se lui nel mentre mi cerca. Ho bisogno di sapere che lui mi cerca, perché varie volte mi sento come se gli fossi solo utile nonostante le cose belle che fa o dice. Però perché da quando sto con lui le scelte che prendo sono anche per accontentarlo, per piacergli di più, ma è come se mi sentissi vuota? Perché vado a sentirmi solo un qualcosa di utile? È normale questo conflitto? Sono io ad avere problemi? La sua vita mi sembra così piena di cose, a confronto io mi sento vuota.. Ciò mi causa tristezza ed ho paura che sia io a perder lui non lui a perder me perché ho l'idea che tanto mi rimpiazzerebbe, anche se lui dice di non aver mai provato tali cose per una donna.
Premetto di avere delle insicurezze mie di base, spesso mi autocolpevolizzo, sono drammatica e sospettosa, ma ciò succede quando ho a che fare con qualcuno che mi dà motivo di esserlo.
Nonostante io sia fidanzata, mi capita di amare il partner e in altri momenti di non volerlo neanche vicino, mi basta vedere un minimo di lontananza da parte sua per diventare subito fredda e distaccata. Da quando ci sto assieme é come se non mi riconoscessi più, faccio di tutto pur di piacergli perché ho paura che altre donne possano prendere il mio posto.. Nonostante lui mi dica che sono bella e che non dovrei preoccuparmi. Sono in crisi, mi sento come se non mi conoscessi più, nonostante io sia sempre stata introspettiva. Ogni volta che si litiga penso di lasciarlo, vedo il marcio e mi sento in colpa. Se discuto, perché qualcosa mi ha infastidito, (riconosco di essere pesante) dall'altra parte vedo solo un' autodifesa, ma non mi sento molto presa in considerazione ed infatti dopo ogni litigio io vedo distruzione da parte mia, insoddisfazione mentre lui esce tranquillo da un litigio. Cerca la perfezione, quando gli faccio una critica non mi ascolta, per questo divento offensiva verbalmente perché non sopporto che pensi perlopiù a sé stesso, come se il mio parare non contasse.
In varie discussioni gli sono andata incontro e quando le mie scelte non coincidevano con le sue perché ognuno ha i propri tempi e mi trovavo a doverlo aspettare nei suoi, lo aspettavo, ciò non mi pesava. Poi, non gli ho mai tolto la possibilità di vedersi con delle sue amiche da solo, anche se questo mi crea una gelosia terribile con la quale cerco di convivere pur di non farlo sentire in gabbia.
Tuttavia, sono diffidente, mi sento pazza, spesso in colpa perché lo vedo come un narcisista... Il fatto é che a volte pare che i miei malesseri non siano importanti quanto i suoi.
Quando all'inizio io attendevo i suoi tempi, mettendo da parte i miei modi di agire, lui diceva che la relazione andava bene, ma non lo chiedeva a me. Questo era ciò che lui pensava. Lui dice che mi ama, è dolcissimo con me, sembra che dipenda da me si preoccupa se sto male ed ha paura di perdermi! Nel frattempo capita che io non risponda al telefono per un'ora per vedere se lui nel mentre mi cerca. Ho bisogno di sapere che lui mi cerca, perché varie volte mi sento come se gli fossi solo utile nonostante le cose belle che fa o dice. Però perché da quando sto con lui le scelte che prendo sono anche per accontentarlo, per piacergli di più, ma è come se mi sentissi vuota? Perché vado a sentirmi solo un qualcosa di utile? È normale questo conflitto? Sono io ad avere problemi? La sua vita mi sembra così piena di cose, a confronto io mi sento vuota.. Ciò mi causa tristezza ed ho paura che sia io a perder lui non lui a perder me perché ho l'idea che tanto mi rimpiazzerebbe, anche se lui dice di non aver mai provato tali cose per una donna.
[#1]
Gentile Utente,
Lei fa una descrizione di circostanze, pensieri, idee riguardo questa relazione e questo ragazzo che permettono di ipotizzare una bassa autostima da parte Sua (di Lei che scrive).
Stare con un'altra persona non significa annullarsi, ma continuare ad avere la propria vita piena, pur camminando accanto ad un compagno.
Il Suo bisogno di fare test a questa persona, i Suoi dubbi, le Sue preoccupazioni probabilmente nascono proprio da qui, dall'idea di non valere abbastanza, dimenticando o ignorando che il Suo valore resta inestimabile anche se questa persona tarda a richiamare o manifesta il proprio modo di agire e pensare.
Cordiali saluti,
Lei fa una descrizione di circostanze, pensieri, idee riguardo questa relazione e questo ragazzo che permettono di ipotizzare una bassa autostima da parte Sua (di Lei che scrive).
Stare con un'altra persona non significa annullarsi, ma continuare ad avere la propria vita piena, pur camminando accanto ad un compagno.
Il Suo bisogno di fare test a questa persona, i Suoi dubbi, le Sue preoccupazioni probabilmente nascono proprio da qui, dall'idea di non valere abbastanza, dimenticando o ignorando che il Suo valore resta inestimabile anche se questa persona tarda a richiamare o manifesta il proprio modo di agire e pensare.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 859 visite dal 15/04/2020.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Narcisismo
Come si comporta il narcisista? Quali sono i segnali del narcisismo? Come superare una relazione con un soggetto con personalità narcisistica e il love bombing?