è ansia o una malattia?
Tre giorni fa mi é venuto il mal di testa, prima ho cercato di ignorarlo ma la sera mi sono sentita come se stessi soffocando.
Mi sento ancora questa sensazione di non riuscire a respirare, accompagnata da preoccupazione, paura, dolori allo stomaco e petto e stanchezza e fiatone anche quando faccio le cose più banali, ad esempio salire le scale.
Purtroppo non posso fare un consulto da uno specialista, ma, soffrendo di depressione da diversi anni credo che sia un disturbo d'ansia.
Quando dormo respiro normalmente, mentre quando sono sveglia mi viene la "fame d'aria".
Il mal di testa mi è passato, non ho febbre o arti gonfi.
Ho la costante preoccupazione che ci sia qualcosa che non va con il mio corpo, anche se so che probabilmente sono solo i sintomi dell'ansia e dello stress.
Ho provato molti rimedi ad esempio bere della camomilla, the allo zenzero, sistemi di respirazione, yoga, antistress ed altro.
Ma dopo un po' mi metto a ripensarci e sto come prima.
Potrebbe essere malessere per colpa dell'ansia o altro?
(Ora peso 55-60 kg)
Mi sento ancora questa sensazione di non riuscire a respirare, accompagnata da preoccupazione, paura, dolori allo stomaco e petto e stanchezza e fiatone anche quando faccio le cose più banali, ad esempio salire le scale.
Purtroppo non posso fare un consulto da uno specialista, ma, soffrendo di depressione da diversi anni credo che sia un disturbo d'ansia.
Quando dormo respiro normalmente, mentre quando sono sveglia mi viene la "fame d'aria".
Il mal di testa mi è passato, non ho febbre o arti gonfi.
Ho la costante preoccupazione che ci sia qualcosa che non va con il mio corpo, anche se so che probabilmente sono solo i sintomi dell'ansia e dello stress.
Ho provato molti rimedi ad esempio bere della camomilla, the allo zenzero, sistemi di respirazione, yoga, antistress ed altro.
Ma dopo un po' mi metto a ripensarci e sto come prima.
Potrebbe essere malessere per colpa dell'ansia o altro?
(Ora peso 55-60 kg)
[#1]
Dr. Giovanni Federico
Psicologo
55 4
Gentile utente,
in primo luogo, dando seguito alla diagnosi ricevuta e che riporta, tenga presente che - facendo peraltro eco a ciò che ha già autonomamente compreso - l'ansia è un comune riscontro in comorbidità con il disturbo depressivo.
In seconda istanza, la invito a rileggere ciò che scrive. in particolare:
1) la sera mi sono sentita "come se" stessi soffocando;
2) Mi sento ancora questa "sensazione di" non riuscire a respirare;
3) Quando dormo respiro normalmente mentre quando sono sveglia mi viene la "fame d'aria" (noti il suo virgolettato).
"Come se", "sensazione di", "fame d'aria" (virgolettato), piuttosto che:
1) la sera stavo soffocando;
2) non riesco a respirare;
3) quando sono sveglia ho crisi dispnoiche.
In altri termini, mediante l'uso del dubitativo, il suo apparato cognitivo le sta già ricordando la natura non organica e benigna dei sintomi che avverte. La risposta alle sue domande, pertanto, è già inclusa nella sua narrazione!
Non appena possibile, si affidi con fiducia ad un professionista che possa supportarla, dal vivo o telematicamente.
Se vuole, mi tenga aggiornata.
Cordialmente,
in primo luogo, dando seguito alla diagnosi ricevuta e che riporta, tenga presente che - facendo peraltro eco a ciò che ha già autonomamente compreso - l'ansia è un comune riscontro in comorbidità con il disturbo depressivo.
In seconda istanza, la invito a rileggere ciò che scrive. in particolare:
1) la sera mi sono sentita "come se" stessi soffocando;
2) Mi sento ancora questa "sensazione di" non riuscire a respirare;
3) Quando dormo respiro normalmente mentre quando sono sveglia mi viene la "fame d'aria" (noti il suo virgolettato).
"Come se", "sensazione di", "fame d'aria" (virgolettato), piuttosto che:
1) la sera stavo soffocando;
2) non riesco a respirare;
3) quando sono sveglia ho crisi dispnoiche.
In altri termini, mediante l'uso del dubitativo, il suo apparato cognitivo le sta già ricordando la natura non organica e benigna dei sintomi che avverte. La risposta alle sue domande, pertanto, è già inclusa nella sua narrazione!
Non appena possibile, si affidi con fiducia ad un professionista che possa supportarla, dal vivo o telematicamente.
Se vuole, mi tenga aggiornata.
Cordialmente,
Giovanni Federico, PhD
Web: https://www.neuropsicologo.net
Mobile: (+39) 349 85 27 200
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 831 visite dal 14/04/2020.
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