Ritrovare se stessi
Gentile, staff medico, sono una ragazza di 27, ragazza madre con un figlio (9 mesi) che mi riempie la giornata di gioia, ma a causa di una serie di eventi molto dolorosi ,la separazione dei miei a 18 anni e la gravidanza portata a buon fine da sola il padre del figlio che c'è e nn c'è, ha portato me stessa a perdere la brillantezza che avevo, la fiducia in me stessa e mi sento molto insicura nel campo affettivo. Per il resto mi gestisco la vita in modo molto responsabile e maturo. Non riesco più a lasciarmi andare con un uomo, anche se sono molto corteggiata, ho paura di soffrire e far soffrire anche mio figlio ma allo stesso tempo non voglio morire dentro. Il padre di mio figlio mi è stato accanto solo per 6 mesi dalla nascita del figlio ma lui ha preferito andare con altre donne e ancora continua, non è presente non chiama ed è molto distaccato anche se dice che gli manchiamo, io inizio a sentirmi che ho bisogno di aiuto e di amore varamente. Ma la lotta più grande è questa sensazione quasi di nullità come donna e la paura di ricominciare. Non faccio uso di nessun medicinale, (ho mandato un'altra email ma era riferita alla situazione di una mia amica che non avendo il pc ha usato il mio).Come ritrovare se stessi e riaprirmi all'amore quando tutto in torno è un fallimento? Vi ringrazio anticipatamente per la vostra disponibilità, in attesa di un vostra pronta risposta. Cristina
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Gentile Cristina, per quanto doloroso possa sembrarle, se il padre di suo figlio si sta dimostrando tanto irresponsabile, credo che il primo passo da fare sarebbe iniziare a pensare a se stessa e alla sua vita facendosi una ragione del fatto che, sebbene le abbia dato un figlio che le riempie la giornata di gioia, non è probabilmente l'uomo che merita. Quindi il primo passo credo che sarebbe svincolarsi da quest'illusione e iniziare ad avere un atteggiamento non di chi aspetta che lui si faccia sentire, ma di distacco. Dovrebbe essere lui a dimostrarle di meritarla, e a lavorare duramente per riaverla e riavere la sua fiducia, non certo il contrario. Primo punto. Secondariamente, anche se dev'essere stato almeno altrettanto doloroso assistere impotente alla separazione dei suoi genitori, dovrebbe iniziare a pensare che a volte nella vita le cose semplicemente avvengono, e non c'è tanto da rimpiangere o da chiedersi di chi sia la colpa, ma andare avanti. Proprio come sta facendo ora prendendosi cura di suo figlio.
Capisco che questi suggerimenti in questo momento le possano sembrare duri, ma lei non si chiuda alla vita, continui a uscire, veda gente - limitatamente al tempo che ha disponibile, dato che ha un bambino piccolo a cui badare - ma non perda la speranza. È ancora giovane, ha tanto tempo davanti a sé per ricostruirsi una vita. Se è una persona responsabile ne sarà certo avvantaggiata, e se ha bisogno di un aiuto esterno può sempre richiedere un consulto a un collega psicologo, privatamente o anche attraverso la sua ASL.
Cordiali saluti
Capisco che questi suggerimenti in questo momento le possano sembrare duri, ma lei non si chiuda alla vita, continui a uscire, veda gente - limitatamente al tempo che ha disponibile, dato che ha un bambino piccolo a cui badare - ma non perda la speranza. È ancora giovane, ha tanto tempo davanti a sé per ricostruirsi una vita. Se è una persona responsabile ne sarà certo avvantaggiata, e se ha bisogno di un aiuto esterno può sempre richiedere un consulto a un collega psicologo, privatamente o anche attraverso la sua ASL.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
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Gentile Cristina,
la cosa più saggia che può fare per questo suo figlio è quella di tutelarsi nel miglior modo possibile, e pensare alla propria salute psicologica ed emotiva è proprio il primo passo.
Dalla sua descrizione si potrebbe pensare ad un piccolo momento depressivo: questa situazione ovviamente l'ha buttata un po' giù. A questo aggiungiamo lo stress della gravidanza e tutto il resto, per cui come pretendere di uscire illesi da una condizione tanto difficile ed impegnativa?
Ne parli al suo medico curante, gli spieghi la situazione: saprà sicuramente indicarle qual'è la soluzione migliore per riportare l'umore a livelli accettabili.
La seconda cosa da fare è contattare un Consultorio familiare della sua zona: lì potrà parlare gratuitamente sia con psicologi sia con persone preparate, che potranno darle utili consigli relativamente al futuro suo e del suo bimbo.
Vedrà, se segue queste indicazioni riuscirà a non sentirsi più così sola, e le cose prenderanno nuova luce e forma
Le faccio davvero tantissimi auguri
la cosa più saggia che può fare per questo suo figlio è quella di tutelarsi nel miglior modo possibile, e pensare alla propria salute psicologica ed emotiva è proprio il primo passo.
Dalla sua descrizione si potrebbe pensare ad un piccolo momento depressivo: questa situazione ovviamente l'ha buttata un po' giù. A questo aggiungiamo lo stress della gravidanza e tutto il resto, per cui come pretendere di uscire illesi da una condizione tanto difficile ed impegnativa?
Ne parli al suo medico curante, gli spieghi la situazione: saprà sicuramente indicarle qual'è la soluzione migliore per riportare l'umore a livelli accettabili.
La seconda cosa da fare è contattare un Consultorio familiare della sua zona: lì potrà parlare gratuitamente sia con psicologi sia con persone preparate, che potranno darle utili consigli relativamente al futuro suo e del suo bimbo.
Vedrà, se segue queste indicazioni riuscirà a non sentirsi più così sola, e le cose prenderanno nuova luce e forma
Le faccio davvero tantissimi auguri
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 27/03/2009.
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