Compulsioni da perfezionismo e mancata realizzazione
Buongiorno, soffro di depressione da quando ero al terzo superiore, ma purtroppo solo molti anni dopo i primi sintomi mi sono rivolto ad uno specialista, che non ha nemmeno capito che la situazione non era da sottovalutare.
Il segnale visibile di questo malessere ai tempi fu l'insuccesso scolastico che arrivò quando cominciai a maturare la volontà di orientarmi verso studi umanistici ed andare via dall'industriale.
Scoraggiato a cambiare, rimasi lì, ma con scarso rendimento, per me fu un dramma, ero abituato sempre al massimo dei voti.
Mi addormentavo in classe durante le materie tecniche ed ero molto partecipe durante le ore di materie umanistiche.
Nonostante fossi abituato a studiare tanto non ricordo ossessività nello studio, ma ciò iniziò ad avvenire nel momento in cui la nostra professoressa d'italiano prese l'abitudine di darci il compito in classe da fare a casa ed ogni volta impiegavo come minimo tutto il pomeriggio per farlo, senza pensare ad altro, correggendo e ricorreggendo all'infinito.
Questo esatto problema me lo ritrovo oggi e purtroppo si è allargato ad altre cose che faccio.
In particolare quando devo fare dei lavori che richiedono una certa precisione sono capace di perdere ore e ore, proprio ieri sono riuscito a impiegare mezzo pomeriggio ed una mattinata intera per un'esercitazione di studio, per una materia di un master, che avrebbe richiesto mezz'oretta, un'ora o volendo esagerare due.
Non solo ho perso un sacco di tempo, arrivando a provare un forte disagio e ansia, ma il guaio è che ho pure litigato, perché quando sono così concentrato dimentico tutto, pure che dovevamo andare a fare la spesa ed il fatto di aver litigato mi ha scoraggiato di più.
Adesso sono state sospese le visite specialistiche e mi ritrovo da solo ad affrontare questi problemi.
Questo tipo di episodi si inseriscono in un quadro di depressione legata al fatto che non mi sento realizzato nella vita, sto studiando per accrescere le mie competenze nel settore artistico in cui vorrei operare e vorrei cambiare lavoro, avevo pensato all'insegnamento per esempio.
Purtroppo però lo studio mi sta un po' stancando e mi si pressa il desiderio di creare degli "oggetti" artistici, ma che sono certamente più difficili come oggetto di guadagno.
C'è da dire che comunque un'attività artistica un insegnante di materie artistiche deve pur averla a mio parere, ma fare tutto è veramente difficile.
Considerati gli impegni sarebbe già difficile una relazione sentimentale, se si aggiunge che perdo troppo tempo per via delle compulsioni (cercando una perfezione che in fondo non esiste, ma che vorrei sempre sfiorare) diventerebbe impossibile.
Il tempo che perdo nel fare molte cose mi fa sentire spacciato, non riuscirò mai così a gestire tutto quello che devo gestire.
Ma non è solo questa compulsione perfezionista che mi mette in crisi, questa rientra in un quadro di un sentimento generale di incapacità e di paura di fallire che mi prosciuga le energie...
Il segnale visibile di questo malessere ai tempi fu l'insuccesso scolastico che arrivò quando cominciai a maturare la volontà di orientarmi verso studi umanistici ed andare via dall'industriale.
Scoraggiato a cambiare, rimasi lì, ma con scarso rendimento, per me fu un dramma, ero abituato sempre al massimo dei voti.
Mi addormentavo in classe durante le materie tecniche ed ero molto partecipe durante le ore di materie umanistiche.
Nonostante fossi abituato a studiare tanto non ricordo ossessività nello studio, ma ciò iniziò ad avvenire nel momento in cui la nostra professoressa d'italiano prese l'abitudine di darci il compito in classe da fare a casa ed ogni volta impiegavo come minimo tutto il pomeriggio per farlo, senza pensare ad altro, correggendo e ricorreggendo all'infinito.
Questo esatto problema me lo ritrovo oggi e purtroppo si è allargato ad altre cose che faccio.
In particolare quando devo fare dei lavori che richiedono una certa precisione sono capace di perdere ore e ore, proprio ieri sono riuscito a impiegare mezzo pomeriggio ed una mattinata intera per un'esercitazione di studio, per una materia di un master, che avrebbe richiesto mezz'oretta, un'ora o volendo esagerare due.
Non solo ho perso un sacco di tempo, arrivando a provare un forte disagio e ansia, ma il guaio è che ho pure litigato, perché quando sono così concentrato dimentico tutto, pure che dovevamo andare a fare la spesa ed il fatto di aver litigato mi ha scoraggiato di più.
Adesso sono state sospese le visite specialistiche e mi ritrovo da solo ad affrontare questi problemi.
Questo tipo di episodi si inseriscono in un quadro di depressione legata al fatto che non mi sento realizzato nella vita, sto studiando per accrescere le mie competenze nel settore artistico in cui vorrei operare e vorrei cambiare lavoro, avevo pensato all'insegnamento per esempio.
Purtroppo però lo studio mi sta un po' stancando e mi si pressa il desiderio di creare degli "oggetti" artistici, ma che sono certamente più difficili come oggetto di guadagno.
C'è da dire che comunque un'attività artistica un insegnante di materie artistiche deve pur averla a mio parere, ma fare tutto è veramente difficile.
Considerati gli impegni sarebbe già difficile una relazione sentimentale, se si aggiunge che perdo troppo tempo per via delle compulsioni (cercando una perfezione che in fondo non esiste, ma che vorrei sempre sfiorare) diventerebbe impossibile.
Il tempo che perdo nel fare molte cose mi fa sentire spacciato, non riuscirò mai così a gestire tutto quello che devo gestire.
Ma non è solo questa compulsione perfezionista che mi mette in crisi, questa rientra in un quadro di un sentimento generale di incapacità e di paura di fallire che mi prosciuga le energie...
[#1]
Gentile Utente,
mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo e ritengo che, data la problematica e dal momento che si protrae da tantissimo tempo, potrebbe chiedere al curante se può effettuare dei colloqui on line. Attualmente è in cura da uno psicologo psicoterapeuta o da uno psichiatra?
Forse nel Suo caso la depressione è la conseguenza dell'ossessività, disturbo molto invalidante, che non solo fa perdere molto tempo ma anche molte energie.
Tuttavia, vorrei incoraggiarLa ad accedere alle cure in quanto il disturbo è curabile.
Cordiali saluti,
mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo e ritengo che, data la problematica e dal momento che si protrae da tantissimo tempo, potrebbe chiedere al curante se può effettuare dei colloqui on line. Attualmente è in cura da uno psicologo psicoterapeuta o da uno psichiatra?
Forse nel Suo caso la depressione è la conseguenza dell'ossessività, disturbo molto invalidante, che non solo fa perdere molto tempo ma anche molte energie.
Tuttavia, vorrei incoraggiarLa ad accedere alle cure in quanto il disturbo è curabile.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
La ringrazio per la riposta celere
.
Attualmente sono seguito sia da una psicoterapeuta che vedo ogni tre settimane che da uno psichiatra, ma i farmaci, a parte il Lyrica che prendo ogni giorno ed il Tavor solo all'occasione, non li tollero molto.
Ho fatto una psicoterapia con una psicoterapeuta cognitivista che dovrebbe essere specializzata nel doc, ma hanno avuto un'efficacia relativa. Ho successivamente conosciuto la meditazione all'interno della terapia cognitivo comportamentale e forse rileggere gli appunti della terapia alla luce di queste nuove conoscenze mi potrebbe aiutare.
La mia attuale psicoterapeuta non mi sembra molto specializzata per il doc sebbene molto ingamba. Forse dovrei cambiarla?
Riguardo alle sedute online sono scettico che ci sia un servizio del genere qui nella mia provincia, però proverò a chiedere al medico curante.
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Attualmente sono seguito sia da una psicoterapeuta che vedo ogni tre settimane che da uno psichiatra, ma i farmaci, a parte il Lyrica che prendo ogni giorno ed il Tavor solo all'occasione, non li tollero molto.
Ho fatto una psicoterapia con una psicoterapeuta cognitivista che dovrebbe essere specializzata nel doc, ma hanno avuto un'efficacia relativa. Ho successivamente conosciuto la meditazione all'interno della terapia cognitivo comportamentale e forse rileggere gli appunti della terapia alla luce di queste nuove conoscenze mi potrebbe aiutare.
La mia attuale psicoterapeuta non mi sembra molto specializzata per il doc sebbene molto ingamba. Forse dovrei cambiarla?
Riguardo alle sedute online sono scettico che ci sia un servizio del genere qui nella mia provincia, però proverò a chiedere al medico curante.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.4k visite dal 11/04/2020.
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