Disturbo di ansia
Buongiorno gentili Dottori
Vorrei chiedere delle delucidazioni in merito ai disturbi di ansia.
In seguito ad una diagnosi di tumore del testicolo metastatico, trattato con chemioterapia a base di cisplatino. I miei timori di morire e di malattia si sono accentuati, esistenti già prima della diagnosi neoplastica, ma attualmente sono diventati molto intensi.
Difficoltà di concentrazione, paura di recidiva di malattia, paura di avere metastasi cliniche tra un controllo di follow up e l altro.
A livello di sintomatologia ho dispnea, sensazione che il polmone non si espanda bene con sensazione di asfissia (che mi fa pensare a danni irreversibili ai polmoni da chemio o metastasi) questo senso di non respirare genera tosse secca.
Sensazione di sbandamento, di capogiro (che mi fa pensare di avere qualcosa a livello cerebrale).
Al risveglio dolore al collo posteriore che di ripercuote poi sulla testa a livello frontale.
Sensazione che alla fine morirò.
Questi sintomi durano per ore e per giorni.
Tutti questi sintomi si accentuano molto nel pomeriggio/prima serata.
L'oncologa mi ha suggerito un percorso psicoterapeutico ed in questo momento lo sto facendo.
La psicoterapeuta l'ha definito un disturbo d'ansia.
La cura del mio tumore del testicolo ha visto per fortuna una risposta a livello delle linfoadenopatie che avevo totale e sono in follow up.
Sono entrato nel secondo anno di follow-up con controlli a maggio e la paura di avere recidiva è tantissima.
La domanda che vorrei porre è questa, può questa sintomatologia essere caratterizzata come attacco di ansia nonostante duri giorni e giorni e diverso tempo?
Ho paura che sia la malattia a livello cerebrale e polmonare.
Grazie mille
Vorrei chiedere delle delucidazioni in merito ai disturbi di ansia.
In seguito ad una diagnosi di tumore del testicolo metastatico, trattato con chemioterapia a base di cisplatino. I miei timori di morire e di malattia si sono accentuati, esistenti già prima della diagnosi neoplastica, ma attualmente sono diventati molto intensi.
Difficoltà di concentrazione, paura di recidiva di malattia, paura di avere metastasi cliniche tra un controllo di follow up e l altro.
A livello di sintomatologia ho dispnea, sensazione che il polmone non si espanda bene con sensazione di asfissia (che mi fa pensare a danni irreversibili ai polmoni da chemio o metastasi) questo senso di non respirare genera tosse secca.
Sensazione di sbandamento, di capogiro (che mi fa pensare di avere qualcosa a livello cerebrale).
Al risveglio dolore al collo posteriore che di ripercuote poi sulla testa a livello frontale.
Sensazione che alla fine morirò.
Questi sintomi durano per ore e per giorni.
Tutti questi sintomi si accentuano molto nel pomeriggio/prima serata.
L'oncologa mi ha suggerito un percorso psicoterapeutico ed in questo momento lo sto facendo.
La psicoterapeuta l'ha definito un disturbo d'ansia.
La cura del mio tumore del testicolo ha visto per fortuna una risposta a livello delle linfoadenopatie che avevo totale e sono in follow up.
Sono entrato nel secondo anno di follow-up con controlli a maggio e la paura di avere recidiva è tantissima.
La domanda che vorrei porre è questa, può questa sintomatologia essere caratterizzata come attacco di ansia nonostante duri giorni e giorni e diverso tempo?
Ho paura che sia la malattia a livello cerebrale e polmonare.
Grazie mille
[#1]
Gentile utente,
i sintomi che descrive - in termini di durata, intensità e tipologia - sono assolutamente compatibili con un disturbo d'ansia, come credo le sia stato già detto dalla collega che la segue. Ansia che, comprensibilmente, è sostenuta dalla situazione di incertezza rispetto al futuro che ha vissuto ed in parte sta ancora vivendo.
In definitiva, La invito a continuare, con fiducia, il percorso intrapreso con la collega.
Cordiali saluti.
i sintomi che descrive - in termini di durata, intensità e tipologia - sono assolutamente compatibili con un disturbo d'ansia, come credo le sia stato già detto dalla collega che la segue. Ansia che, comprensibilmente, è sostenuta dalla situazione di incertezza rispetto al futuro che ha vissuto ed in parte sta ancora vivendo.
In definitiva, La invito a continuare, con fiducia, il percorso intrapreso con la collega.
Cordiali saluti.
Giovanni Federico, PhD
Web: https://www.neuropsicologo.net
Mobile: (+39) 349 85 27 200
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 863 visite dal 11/04/2020.
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Approfondimento su Ansia
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