Salve a tutti, sono una ragazzo di 21 anni. volevo un vostro parere in merito ad un mio problema
Salve a tutti, sono un ragazzo di 21 anni.
Vorrei gentilmente un vostro parere in merito ad un mio problema che oramai mi perseguita da 3 mesi.
Premetto che da un anno ho fatto uso di cannabis qualche spinello quando potevo ovviamente non ogni giorno, delle volte fumavo spesso delle volte non fumavo per settimane.
Comunque giorno 13 gennaio acquistai un po' di erba fumammo con un mio amico era abbastanza forte ma nulla di che.
Anche il giorno dopo rifumai con i miei amici allora ero a lavoro sicuramente ebbi un calo di pressione ma mi era già successa una cosa del genere stetti abbastanza male per un'oretta ma mi ripresi come sempre.
Il giorno dopo mi svegliai è sembravo ancora sotto effetto non mi era mai successa una cosa del genere in un anno, vabbè pensai che essendo abbastanza forte non l'avevo smaltita i sintomi erano (panico, vedevo e tuttora vedo tutto quello che mi circonda come se si muovesse lo vedo strano come se non fossi io a vederlo al che pensai che mi avesse danneggiato qualcosa nel cervello e chiesi ai miei amici come stavano loro e tutti mi risposero che stavano bene.
allora esclusi il fatto che poteva esserci qualcosa in quell erba.
Andai su internet e scrissi questi sintomi e mi usci la depersonalizzazione e derealizzazione ora vorrei sapere sono passati tre mesi e ancora soprattutto la vista non è guarita non vedo le cose bene come se si muovessero può essere che io abbia queste patologie??
Non penso di riuscire a resistere ancora per molto così non ho fatto visite psicologiche perché pensavo che non fumando ora sono 2 mesi che non fumo mi sarebbe passato tutto invece non è così mi sembra di impazzire.
Premetto che 3 anni fa mi successe una cosa del genere ma all'epoca non fumavo però poi la cosa passò da sola ma ora perché no?
Grazie in anticipo
Vorrei gentilmente un vostro parere in merito ad un mio problema che oramai mi perseguita da 3 mesi.
Premetto che da un anno ho fatto uso di cannabis qualche spinello quando potevo ovviamente non ogni giorno, delle volte fumavo spesso delle volte non fumavo per settimane.
Comunque giorno 13 gennaio acquistai un po' di erba fumammo con un mio amico era abbastanza forte ma nulla di che.
Anche il giorno dopo rifumai con i miei amici allora ero a lavoro sicuramente ebbi un calo di pressione ma mi era già successa una cosa del genere stetti abbastanza male per un'oretta ma mi ripresi come sempre.
Il giorno dopo mi svegliai è sembravo ancora sotto effetto non mi era mai successa una cosa del genere in un anno, vabbè pensai che essendo abbastanza forte non l'avevo smaltita i sintomi erano (panico, vedevo e tuttora vedo tutto quello che mi circonda come se si muovesse lo vedo strano come se non fossi io a vederlo al che pensai che mi avesse danneggiato qualcosa nel cervello e chiesi ai miei amici come stavano loro e tutti mi risposero che stavano bene.
allora esclusi il fatto che poteva esserci qualcosa in quell erba.
Andai su internet e scrissi questi sintomi e mi usci la depersonalizzazione e derealizzazione ora vorrei sapere sono passati tre mesi e ancora soprattutto la vista non è guarita non vedo le cose bene come se si muovessero può essere che io abbia queste patologie??
Non penso di riuscire a resistere ancora per molto così non ho fatto visite psicologiche perché pensavo che non fumando ora sono 2 mesi che non fumo mi sarebbe passato tutto invece non è così mi sembra di impazzire.
Premetto che 3 anni fa mi successe una cosa del genere ma all'epoca non fumavo però poi la cosa passò da sola ma ora perché no?
Grazie in anticipo
[#1]
Gentile utente,
le evidenze scientifiche accumulatesi nel corso degli ultimi dieci anni circa gli effetti legati all'assunzione di cannabinoidi sono piuttosto contrastanti.
Se da un lato i cannabinoidi parrebbero avere proprietà neuroprotettive, dall'altro si evidenza come l'uso di cannabis possa rendersi attivatore, soprattutto in soggetti giovani e/o particolarmente vulnerabili, di una specifica sindrome da dipendenza da cannabis, di fenomeni psicotici, disturbi d'ansia e depressivi, di deterioramento cognitivo e di modificazioni strutturali e funzionali delle aree cerebrali e dei processi neurobiologici implicati nella ricompensa, nell'apprendimento e nella regolazione delle emozioni. Questa dicotomia contribuisce, tra l'altro, ad alimentare i dibattiti pubblici e le politiche in materia di uso di cannabis.
In altri termini, il consumo di cannabis - pur non causando direttamente quanto appena riassunto - può contribuire alla slatentizzazione di fattori pre-morbosi e preesistenti, fungendo quindi da innesco nell'insorgenza di una psicopatologia strutturata. Pertanto, tenendo fermo il principio di precauzione, il consumo di cannabinoidi, in assenza di prescrizione medica, andrebbe evitato.
Rispetto al quesito clinico che pone circa l'occorrenza di fenomeni dissociativi (i.e., "vedevo e tuttora vedo tutto quello che mi circonda come se si muovesse lo vedo strano come se non fossi io a vederlo al che pensai che mi avesse danneggiato qualcosa nel cervello"), torno a sottolineare come questi possano essere l'espressione di una condizione pre-morbosa già esistente che, verosimilmente e con la complicità di un suo stato di apprensione ansiosa, oggi ha trovato modo di dar notizia di sé per effetto dell'uso di cannabis.
La invito a rivolgersi ad un collega che possa aiutarla, nell'ambito di un percorso di supporto e sostegno psicologico, a risolvere gli elementi che si rendono generatori di malessere e disagio cognitivo.
Se vuole, mi aggiorni.
Cordiali saluti.
le evidenze scientifiche accumulatesi nel corso degli ultimi dieci anni circa gli effetti legati all'assunzione di cannabinoidi sono piuttosto contrastanti.
Se da un lato i cannabinoidi parrebbero avere proprietà neuroprotettive, dall'altro si evidenza come l'uso di cannabis possa rendersi attivatore, soprattutto in soggetti giovani e/o particolarmente vulnerabili, di una specifica sindrome da dipendenza da cannabis, di fenomeni psicotici, disturbi d'ansia e depressivi, di deterioramento cognitivo e di modificazioni strutturali e funzionali delle aree cerebrali e dei processi neurobiologici implicati nella ricompensa, nell'apprendimento e nella regolazione delle emozioni. Questa dicotomia contribuisce, tra l'altro, ad alimentare i dibattiti pubblici e le politiche in materia di uso di cannabis.
In altri termini, il consumo di cannabis - pur non causando direttamente quanto appena riassunto - può contribuire alla slatentizzazione di fattori pre-morbosi e preesistenti, fungendo quindi da innesco nell'insorgenza di una psicopatologia strutturata. Pertanto, tenendo fermo il principio di precauzione, il consumo di cannabinoidi, in assenza di prescrizione medica, andrebbe evitato.
Rispetto al quesito clinico che pone circa l'occorrenza di fenomeni dissociativi (i.e., "vedevo e tuttora vedo tutto quello che mi circonda come se si muovesse lo vedo strano come se non fossi io a vederlo al che pensai che mi avesse danneggiato qualcosa nel cervello"), torno a sottolineare come questi possano essere l'espressione di una condizione pre-morbosa già esistente che, verosimilmente e con la complicità di un suo stato di apprensione ansiosa, oggi ha trovato modo di dar notizia di sé per effetto dell'uso di cannabis.
La invito a rivolgersi ad un collega che possa aiutarla, nell'ambito di un percorso di supporto e sostegno psicologico, a risolvere gli elementi che si rendono generatori di malessere e disagio cognitivo.
Se vuole, mi aggiorni.
Cordiali saluti.
Giovanni Federico, PhD
Web: https://www.neuropsicologo.net
Mobile: (+39) 349 85 27 200
[#2]
Utente
La ringrazio dottore per le sue delucidazioni. Ma avrei ancora qualche dubbio di cui spero lei mi possa fare luce. Come sospettavo io da quello che le ho descritto lei mi ha confermato che è tutta una questione d'ansia premetto che sfortunatamente io negli ultimi anni ho sviluppato un forte circolo vizioso di ansiatanto che ho anche la sindrome del colon irritabile, al ché i miei dubbi sono: 1) dai sintomi che le ho descritto anche se sono ben cosciente del fatto che questa non sostituisce le visita face to face con uno psicologo lei escluderebbe il fatto che quella sostanza non mi abbia danneggiato qualcosa nel cervello irreparabilmente?? E la cannabis può con qualche spinello danneggiare il cervello gravemente o è solo una mia paranoia?? 2) se dovessi continuare a fumare sporadicamente cosa potrebbe accadere la mia ansia si aggraverebbe? 3) se non dovessi fare nessuna visita potrei guarire da solo senza nessun trattamento solamente cercando di non pensarci e facendo attività fisica o non andrebbe via lo stesso visto che oramai sono 3 mesi e ancora il problema persiste? La ringrazio in anticipo per la sua disponibilità. Aspetto sue notizie. Cordiali saluti!
[#3]
Gent.mo utente,
la invito ad osservare come le modalità con cui espone le sue preoccupazioni in materia di consumo di cannabinoidi siano fortemente suggestive di uno stato ansioso. Comprenda, quindi, che eventuali mie risposte in tal senso contribuirebbero ad alimentare quel "circolo vizioso" che lei ben riconosce.
Ciò detto, stia tranquillo. Il suo cervello non è "irrimediabilmente danneggiato". Cerchi di evitare il consumo di cannabis poiché, come le ho già detto, questa condotta - per farla breve - potrebbe produrre più fastidi che benefici.
Ottima idea quella di fare un po' di attività fisica (compatibilmente con le limitazioni di questo particolare periodo), soprattutto se ciò le permette di impiegare il tempo in modo diverso dal fumare.
Infine, piuttosto che interrogarsi sull'eventuale tossicità della cannabis, La inviterei - di nuovo - ad affrontare un percorso che le permetta di comprendere le motivazioni per le quali ne fa uso e di lavorare sull'ansia.
Cordiali saluti.
la invito ad osservare come le modalità con cui espone le sue preoccupazioni in materia di consumo di cannabinoidi siano fortemente suggestive di uno stato ansioso. Comprenda, quindi, che eventuali mie risposte in tal senso contribuirebbero ad alimentare quel "circolo vizioso" che lei ben riconosce.
Ciò detto, stia tranquillo. Il suo cervello non è "irrimediabilmente danneggiato". Cerchi di evitare il consumo di cannabis poiché, come le ho già detto, questa condotta - per farla breve - potrebbe produrre più fastidi che benefici.
Ottima idea quella di fare un po' di attività fisica (compatibilmente con le limitazioni di questo particolare periodo), soprattutto se ciò le permette di impiegare il tempo in modo diverso dal fumare.
Infine, piuttosto che interrogarsi sull'eventuale tossicità della cannabis, La inviterei - di nuovo - ad affrontare un percorso che le permetta di comprendere le motivazioni per le quali ne fa uso e di lavorare sull'ansia.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 891 visite dal 07/04/2020.
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