Nodo alla gola per possibile stato d'ansia
Buonasera a tutti,
sono un ragazzo di 30 anni sempre stato in buona salute.
Negli ultimi due anni, causa la mia sedentarietà sono leggermente in sovrappeso.
Lavoro molto, ho poco tempo libero e questo mi rende particolarmente stressato.
Poco più di un anno fa, subito dopo il lutto di un caro amico coetaneo, ho inziato a pensare un po' più del dovuto e ho sperimentato per la prima volta un attacco di panico, finito al pronto soccorso sono stato mandato via con la diagnosi e la prescrizione dello XANAX da assumere all'occorrenza.
Convinto della cardiaticità dell'episodio ho fatto tutti i controlli proposti, ECG, Holter24h, Ecocardiogramma, visita cardiologica generale, analisi del sangue.
Tutto negativo.
Nell'arco dell'anno non ho più avuto un vero episodio di attacco di panico ma delle avvisaglie e fastidi quali:
Formicolii, sensazione di malessere, fastidi vari. Negli episodi più forti saltuariamente assumo XANAX dalle 5 gocce fino ad un massimo di 8.
Premetto che non mi sono mai rivolto ad uno psicologo.
Ma ultimamente la questione sembra si sia spostata su altre aree del corpo, ad esempio lo stomaco.
Spesso ho delle extrasistole correlate ai pasti, la mia pancia è sempre gonfia, sopratutto dopo i pasti.
Le extrasistole a volte sono veramente molto percettibili quando mi sdraio a letto, anche lontano dai pasti.
Poco prima del periodo di isolamento per il coronavirus ho anche effettuato un test per l'elicobacter sotto consiglio del mio medico inerenti i fastidi di stomaco, ovviamente anche quello negativo.
Gli ultimissimi sintomi riferiti sono un costante nodo in gola che si protrae da 5 giorni e una piccola sensazione di fastidio durante la respirazione.
Una sorta di fame d'aria, ma mi rendo conto che in realtà riesco ad ossiggenare abbastanza bene i polmoni. E' qualcosa che sta creando il mio cervello? chi lo sa.
Mi piacerebbe fare una chiacchierata con annessa visita ulteriore con il mio medico, il cardiologo e successivamente con uno psicologo, ma vista la situazione è praticamente impossibile.
Correlando tutti i sintomi proposti c'è la possibilità che ci sia qualcosa di serio?
Possibile che in 30 anni sono stato in salute perfetta senza nessun tipo di ansia, paura o disturbo somatizzato e attualmente mi ritrovo completamente demoralizzato sulla mia aspettativa di vita?
Un grazie di cuore a chi potrà aiutarmi a trovare una direzione.
sono un ragazzo di 30 anni sempre stato in buona salute.
Negli ultimi due anni, causa la mia sedentarietà sono leggermente in sovrappeso.
Lavoro molto, ho poco tempo libero e questo mi rende particolarmente stressato.
Poco più di un anno fa, subito dopo il lutto di un caro amico coetaneo, ho inziato a pensare un po' più del dovuto e ho sperimentato per la prima volta un attacco di panico, finito al pronto soccorso sono stato mandato via con la diagnosi e la prescrizione dello XANAX da assumere all'occorrenza.
Convinto della cardiaticità dell'episodio ho fatto tutti i controlli proposti, ECG, Holter24h, Ecocardiogramma, visita cardiologica generale, analisi del sangue.
Tutto negativo.
Nell'arco dell'anno non ho più avuto un vero episodio di attacco di panico ma delle avvisaglie e fastidi quali:
Formicolii, sensazione di malessere, fastidi vari. Negli episodi più forti saltuariamente assumo XANAX dalle 5 gocce fino ad un massimo di 8.
Premetto che non mi sono mai rivolto ad uno psicologo.
Ma ultimamente la questione sembra si sia spostata su altre aree del corpo, ad esempio lo stomaco.
Spesso ho delle extrasistole correlate ai pasti, la mia pancia è sempre gonfia, sopratutto dopo i pasti.
Le extrasistole a volte sono veramente molto percettibili quando mi sdraio a letto, anche lontano dai pasti.
Poco prima del periodo di isolamento per il coronavirus ho anche effettuato un test per l'elicobacter sotto consiglio del mio medico inerenti i fastidi di stomaco, ovviamente anche quello negativo.
Gli ultimissimi sintomi riferiti sono un costante nodo in gola che si protrae da 5 giorni e una piccola sensazione di fastidio durante la respirazione.
Una sorta di fame d'aria, ma mi rendo conto che in realtà riesco ad ossiggenare abbastanza bene i polmoni. E' qualcosa che sta creando il mio cervello? chi lo sa.
Mi piacerebbe fare una chiacchierata con annessa visita ulteriore con il mio medico, il cardiologo e successivamente con uno psicologo, ma vista la situazione è praticamente impossibile.
Correlando tutti i sintomi proposti c'è la possibilità che ci sia qualcosa di serio?
Possibile che in 30 anni sono stato in salute perfetta senza nessun tipo di ansia, paura o disturbo somatizzato e attualmente mi ritrovo completamente demoralizzato sulla mia aspettativa di vita?
Un grazie di cuore a chi potrà aiutarmi a trovare una direzione.
[#1]
Gent.le ragazzo,
negli ultimi mesi, da quello che ci racconta, ha condotto vari accertamenti medici che hanno escluso cause organiche dei suoi disturbi, ma non ha indagato le cause psicologiche, attraverso un percorso psicologico. Inoltre, quando ci parla dei suoi ultimi disturbi: "fastidi allo stomaco", a mio avviso, ci può essere una correlazione con uno stato d'ansia e di stress, non trattato. Infatti lo stomaco e l'intestino sono definiti: "il secondo cervello" perchè contengono milioni di neuroni che regolano molte funzioni gastroentestinali e che risentono delle nostre emozioni, stati d'animo ed eventi stressanti.
Pertanto, dalla sua breve anamnesi medica, è ipotizzabile che il fastidio in atto, sia dovuto al pregresso disturbo d'ansia, non ancora trattato. Condivido di far un ennesimo controllo medico, ma le consiglio di non rimandare una consulenza psicologica, che può essere fatta anche on-line, al fine di valutare il ruolo della psiche nell'origine dei suoi disturbi e trovare così la strada per ritrovare la sua serenità e benessere.
negli ultimi mesi, da quello che ci racconta, ha condotto vari accertamenti medici che hanno escluso cause organiche dei suoi disturbi, ma non ha indagato le cause psicologiche, attraverso un percorso psicologico. Inoltre, quando ci parla dei suoi ultimi disturbi: "fastidi allo stomaco", a mio avviso, ci può essere una correlazione con uno stato d'ansia e di stress, non trattato. Infatti lo stomaco e l'intestino sono definiti: "il secondo cervello" perchè contengono milioni di neuroni che regolano molte funzioni gastroentestinali e che risentono delle nostre emozioni, stati d'animo ed eventi stressanti.
Pertanto, dalla sua breve anamnesi medica, è ipotizzabile che il fastidio in atto, sia dovuto al pregresso disturbo d'ansia, non ancora trattato. Condivido di far un ennesimo controllo medico, ma le consiglio di non rimandare una consulenza psicologica, che può essere fatta anche on-line, al fine di valutare il ruolo della psiche nell'origine dei suoi disturbi e trovare così la strada per ritrovare la sua serenità e benessere.
Cordiali Saluti
Dr. Stefano Maranto - Psicologo
Consulenze e formazione on-line
[#2]
Ex utente
Gentilissimo Dottore,
la ringrazio per il consiglio ricevuto.
Nella mia vita sono stato sempre molto pragmatico e ciò che provo a livello fisico è reale.
Purtroppo il pensiero che mi perseguita è che non sarò in grado di distinguere una sensazione somatizzata da un vero malore.
Lei mi consiglierebbe vista la situazione di iniziare un percorso psicologico online? Ci sono delle controindicazioni rispetto a un "faccia a faccia"?
In attesa di una sua cordiale risposta
Saluti
la ringrazio per il consiglio ricevuto.
Nella mia vita sono stato sempre molto pragmatico e ciò che provo a livello fisico è reale.
Purtroppo il pensiero che mi perseguita è che non sarò in grado di distinguere una sensazione somatizzata da un vero malore.
Lei mi consiglierebbe vista la situazione di iniziare un percorso psicologico online? Ci sono delle controindicazioni rispetto a un "faccia a faccia"?
In attesa di una sua cordiale risposta
Saluti
[#3]
Gent.le ragazzo,
il percorso psicologico on-line consente di iniziare a fare chiarezza sulle cause psicologiche dei suoi disturbi e ricevere un sollievo immediato. Non ha nessuna controindicazione. A mio avviso uno tra i fattori importanti in un processo di cura psicologico, che un paziente deve valutare quando inizia un percorso psicologico "face to face" o on-line è trovarsi bene con il proprio terapeuta.
il percorso psicologico on-line consente di iniziare a fare chiarezza sulle cause psicologiche dei suoi disturbi e ricevere un sollievo immediato. Non ha nessuna controindicazione. A mio avviso uno tra i fattori importanti in un processo di cura psicologico, che un paziente deve valutare quando inizia un percorso psicologico "face to face" o on-line è trovarsi bene con il proprio terapeuta.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.1k visite dal 03/04/2020.
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Approfondimento su Ansia
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