Paure, ansie, ossessioni verso il partner
Salve.
Sono una ragazza di 25 anni che da 2 anni soffre di ossessioni, ansie verso il mio partner di 35 anni con cui ho una relazione da più di tre anni.
sono sempre stata una ragazza con delle paure per me ingiustificate: per un periodo ho sofferto della paura di svenire in pubblico perché soffrivo di anemia e così ho affrontato un periodo di psicoterapia.
Paura di far del male, paura di non amare il mio ragazzo.
paure che ho affrontato e che ho sconfitto.
ma adesso da circa due anni ho paura che il mio compagno non mi ami o che non mi abbia mai amato.
Nonostante lui sia affettuoso e dici di amarmi, io lo metto sempre in dubbio questo dovuto dal fatto che all’inizio non voleva impegnarsi e poi cambió idea e anche perché mi dice che si è innamorato piano piano.
dopo 5 mesi di fidanzamento mi disse ti amo e ad oggi dice che quel primo ti amo anche se me l’ha detto sicuramente oggi è molto più forte.
Mi ha detto che il primo anno della nostra relazione aveva paure forse per il fatto dell’età stava sempre sul chi va la.
Penso al suo passato, alle relazioni che ha avuto anche senza sentimento... faccio continui paragoni tra me e le altre riempiendolo di domande per avere la risposta positiva che io per lui sia la migliore
faccio continue domande per provare se il suo amore sia vero nei miei confronti sull’inizio della relazione, del tipo sulle sensazioni che provava per vedere se combaciano con le mie.
Secondo me io ho anche dei canoni rigidi sulle sensazioni che si debbano provare e per questo poi se le sue sensazioni non coincidono con ciò che io affermo per me è una tragedia e cado in ansia non dormendo la notte...
Ci sono tante altre cose come il chiedere se per lui sono la più bella... il fatto è che ci penso giorno e notte e ogni giorno c’è sempre un pensiero diverso...
Il meccanismo in sequenza è del tipo: arriva il pensiero - ansia - ragionamento dentro di me per trovare conferme positive per abbassare l’ansia - se l’ansia è troppo forte allora domanda al fidanzato - dopo la risposta se è positiva l’ansia scende e sono felice mentre se la risposta non mi piace allora si continua con diverse domande...
Non riesco a vivere serena... cerco di distrarmi, fare palestra uscire studiare... ho una voglia matta di vivere ma poi mi fisso sempre con qualcosa o sul suo passato o sul fatto che forse non mi ami e analizzo qualsiasi parola lui dice... a volte mi sembra che forse per come mi sento e per questi continue ossessioni non è la storia giusta per me perché ho sempre ansie e paura verso la persona che amo...
ho fatto un percorso psicoterapeutico ma non è andato a buon fine... anche se io esponevo le mie riflessioni alla mia psicoterapeuta lei diceva che io ero pesante e che non dovevo avere mille dubbi su una persona che mi tratta bene e che comunque mi dimostra amore e che se avevo tutti questi pensieri allora dovevo lasciarlo...
io non voglio lasciare il mio compagno!
mi sento non compresa, insicura e molto giù di morale.
Sono una ragazza di 25 anni che da 2 anni soffre di ossessioni, ansie verso il mio partner di 35 anni con cui ho una relazione da più di tre anni.
sono sempre stata una ragazza con delle paure per me ingiustificate: per un periodo ho sofferto della paura di svenire in pubblico perché soffrivo di anemia e così ho affrontato un periodo di psicoterapia.
Paura di far del male, paura di non amare il mio ragazzo.
paure che ho affrontato e che ho sconfitto.
ma adesso da circa due anni ho paura che il mio compagno non mi ami o che non mi abbia mai amato.
Nonostante lui sia affettuoso e dici di amarmi, io lo metto sempre in dubbio questo dovuto dal fatto che all’inizio non voleva impegnarsi e poi cambió idea e anche perché mi dice che si è innamorato piano piano.
dopo 5 mesi di fidanzamento mi disse ti amo e ad oggi dice che quel primo ti amo anche se me l’ha detto sicuramente oggi è molto più forte.
Mi ha detto che il primo anno della nostra relazione aveva paure forse per il fatto dell’età stava sempre sul chi va la.
Penso al suo passato, alle relazioni che ha avuto anche senza sentimento... faccio continui paragoni tra me e le altre riempiendolo di domande per avere la risposta positiva che io per lui sia la migliore
faccio continue domande per provare se il suo amore sia vero nei miei confronti sull’inizio della relazione, del tipo sulle sensazioni che provava per vedere se combaciano con le mie.
Secondo me io ho anche dei canoni rigidi sulle sensazioni che si debbano provare e per questo poi se le sue sensazioni non coincidono con ciò che io affermo per me è una tragedia e cado in ansia non dormendo la notte...
Ci sono tante altre cose come il chiedere se per lui sono la più bella... il fatto è che ci penso giorno e notte e ogni giorno c’è sempre un pensiero diverso...
Il meccanismo in sequenza è del tipo: arriva il pensiero - ansia - ragionamento dentro di me per trovare conferme positive per abbassare l’ansia - se l’ansia è troppo forte allora domanda al fidanzato - dopo la risposta se è positiva l’ansia scende e sono felice mentre se la risposta non mi piace allora si continua con diverse domande...
Non riesco a vivere serena... cerco di distrarmi, fare palestra uscire studiare... ho una voglia matta di vivere ma poi mi fisso sempre con qualcosa o sul suo passato o sul fatto che forse non mi ami e analizzo qualsiasi parola lui dice... a volte mi sembra che forse per come mi sento e per questi continue ossessioni non è la storia giusta per me perché ho sempre ansie e paura verso la persona che amo...
ho fatto un percorso psicoterapeutico ma non è andato a buon fine... anche se io esponevo le mie riflessioni alla mia psicoterapeuta lei diceva che io ero pesante e che non dovevo avere mille dubbi su una persona che mi tratta bene e che comunque mi dimostra amore e che se avevo tutti questi pensieri allora dovevo lasciarlo...
io non voglio lasciare il mio compagno!
mi sento non compresa, insicura e molto giù di morale.
[#1]
Gentile ragazza,
non so che tipo di psicoterapia tu abbia fatto, ma per problematiche di questo tipo, che sono riconducibili a stati ansiosi/ossessivi, è indicata la psicoterapia, meglio se focalizzata e prescrittiva, cioè con indicazioni molto chiare da parte dello psicoterapeuta.
Infatti, la sequenza che descrivi ("Il meccanismo in sequenza è del tipo: arriva il pensiero - ansia - ragionamento dentro di me per trovare conferme positive per abbassare l’ansia - se l’ansia è troppo forte allora domanda al fidanzato - dopo la risposta se è positiva l’ansia scende e sono felice mentre se la risposta non mi piace allora si continua con diverse domande... ") deve essere interrotto, mentre ciò che tu fai è inconsapevolmente alimentarlo. Così facendo, il problema peggiora.
Cordiali saluti,
non so che tipo di psicoterapia tu abbia fatto, ma per problematiche di questo tipo, che sono riconducibili a stati ansiosi/ossessivi, è indicata la psicoterapia, meglio se focalizzata e prescrittiva, cioè con indicazioni molto chiare da parte dello psicoterapeuta.
Infatti, la sequenza che descrivi ("Il meccanismo in sequenza è del tipo: arriva il pensiero - ansia - ragionamento dentro di me per trovare conferme positive per abbassare l’ansia - se l’ansia è troppo forte allora domanda al fidanzato - dopo la risposta se è positiva l’ansia scende e sono felice mentre se la risposta non mi piace allora si continua con diverse domande... ") deve essere interrotto, mentre ciò che tu fai è inconsapevolmente alimentarlo. Così facendo, il problema peggiora.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Ex utente
Gentile dottoressa grazie per la risposta.
Non ho fatto una psicoterapia mirata.
Era del più basata sulla ricerca e la comprensione della mia storia passata, del rapporto familiare.. sul significato dei sogni..
non so che tipo di psicoterapia fosse.. ma non comportamentale.. la sensazione che avevo era sicuramente che la mia psicoterapeuta non riusciva a comprendermi.. anzi comprendeva di più il mio fidanzato che si arrabbiava con me mettendosi nei suoi panni..
io mi rendo conto del meccanismo e che forse il modo migliore di interrompere questo meccanismo sia proprio non cercare la risposta delle mie domande ma l’ansia da gestire durante quei momenti è anche un po’ faticosa da gestire, talmente faticosa che ho bisogno di interromperla, per far andare avanti la mia giornata..se no mi focalizzo sullo stesso pensiero che se anche risolvo, dopo qualche mese, quella stessa domanda si ripresenta anche dopo un mese..
Io ho provato a cercare la radice di queste mie paure che sono già iniziate all’inizio della relazione: la poco fiducia dovuta dal fatto che il mio partner ha avuto diverse relazioni senza sentimento e anche per avermelo detto forse un po’ vantandosi.. il fatto che all’inizio facevamo l’amore senza essere impegnati e lui non voleva impegnarsi anche se poi cambió idea.. il fatto che quando mi disse dopo 3/4 mesi di essersi innamorato di me, non mi disse subito ti amo e continuava a dirmi ti voglio bene, anche se mi diceva che ero il suo amore grande e che mi pensava sempre.. peró quando gli chiedo:- amore ti ricordi quando mi hai detto che ti eri innamorato di me per la prima volta ? Lui mi risponde che non si ricorda perché era ubriaco.. e giustamente mi vengono i dubbi che non lo sentiva veramente..
Il fatto che mi dice che si è innamorato lentamente di me .. e che lui è una persona che aveva difficoltà ad innamorarsi..
ora io non dico che lui non mi ami perché comunque ad oggi è molto affettuoso .. è tre anni che stiamo insieme.. ma io lo riempio sempre di domande e dubbi.. e lui mi dice che se è tre anni che stiamo insieme è perché mi ama..
non so, penso sempre a tutte queste sensazioni avute in passato e mi sono creata una corazza.
Sento io stessa di essere diventata pesante e di trasmettere questa insicurezza..
Non ho fatto una psicoterapia mirata.
Era del più basata sulla ricerca e la comprensione della mia storia passata, del rapporto familiare.. sul significato dei sogni..
non so che tipo di psicoterapia fosse.. ma non comportamentale.. la sensazione che avevo era sicuramente che la mia psicoterapeuta non riusciva a comprendermi.. anzi comprendeva di più il mio fidanzato che si arrabbiava con me mettendosi nei suoi panni..
io mi rendo conto del meccanismo e che forse il modo migliore di interrompere questo meccanismo sia proprio non cercare la risposta delle mie domande ma l’ansia da gestire durante quei momenti è anche un po’ faticosa da gestire, talmente faticosa che ho bisogno di interromperla, per far andare avanti la mia giornata..se no mi focalizzo sullo stesso pensiero che se anche risolvo, dopo qualche mese, quella stessa domanda si ripresenta anche dopo un mese..
Io ho provato a cercare la radice di queste mie paure che sono già iniziate all’inizio della relazione: la poco fiducia dovuta dal fatto che il mio partner ha avuto diverse relazioni senza sentimento e anche per avermelo detto forse un po’ vantandosi.. il fatto che all’inizio facevamo l’amore senza essere impegnati e lui non voleva impegnarsi anche se poi cambió idea.. il fatto che quando mi disse dopo 3/4 mesi di essersi innamorato di me, non mi disse subito ti amo e continuava a dirmi ti voglio bene, anche se mi diceva che ero il suo amore grande e che mi pensava sempre.. peró quando gli chiedo:- amore ti ricordi quando mi hai detto che ti eri innamorato di me per la prima volta ? Lui mi risponde che non si ricorda perché era ubriaco.. e giustamente mi vengono i dubbi che non lo sentiva veramente..
Il fatto che mi dice che si è innamorato lentamente di me .. e che lui è una persona che aveva difficoltà ad innamorarsi..
ora io non dico che lui non mi ami perché comunque ad oggi è molto affettuoso .. è tre anni che stiamo insieme.. ma io lo riempio sempre di domande e dubbi.. e lui mi dice che se è tre anni che stiamo insieme è perché mi ama..
non so, penso sempre a tutte queste sensazioni avute in passato e mi sono creata una corazza.
Sento io stessa di essere diventata pesante e di trasmettere questa insicurezza..
[#3]
Ex utente
Per un periodo mi sono focalizzata su tutte le sue relazioni passate.. facevo paragoni di tutti i generi.
Avevo paura di uscire con lui perché se vedevo qualche ragazza carina pensavo che se lui fosse stato single ci avrebbe provato..
È come se cercassi sempre di fare domande anche per vedere fino a che punto arrivi la sua malizia..
domande per capire se io sono l’unica..
Dopo tutte le liti che abbiamo avuto.. su queste cose soprattutto.. non ci siamo mai lasciati..
E questo mi fa pensare che lui ci tenga veramente o comunque se non fosse veramente innamorato magari a quest’ora mi avrebbe già lasciata..
Alterno momenti di consapevolezza a momenti di forte ansia e dubbio.. anche adesso, scrivere e sfogarmi mi fa sentire meglio e più positiva che comunque tutto si sistemerà..
sicuramente rispetto a due anni fa le domande sono un po’ diminuite perché avendone fatte di tutti i tipi e generi nel momento in cui mi torna in mente qualche domanda passata, mi ricordo la risposta che mi diede lui in passato positiva per far calare l’ansia e quindi poi il dubbio sparisce subito..
ma non posso continuare la mia vita sempre con mille dubbi e a far salire e scendere l’ansia.
Sinceramente ho anche un po’ paura ad iniziare un nuovo percorso di psicoterapia da un lato perché forse ho paura di non risolvere niente..
perché so che siamo noi stessi che dobbiamo averne consapevolezza..
Ho fatto 2 anni di psicoterapia e la mia psicoterapeuta mi disse che non c’era più niente che lei poteva fare per me e che io dovevo cercare la tranquillità e che avevo tutti gli strumenti dentro di me per porre fine a tutto ciò.. perché ormai le paure che io ho e avevo gliele avevo esposte tutte..
Mi scuso per la lunghezza della mia risposta..
e ringrazio in anticipo..
Avevo paura di uscire con lui perché se vedevo qualche ragazza carina pensavo che se lui fosse stato single ci avrebbe provato..
È come se cercassi sempre di fare domande anche per vedere fino a che punto arrivi la sua malizia..
domande per capire se io sono l’unica..
Dopo tutte le liti che abbiamo avuto.. su queste cose soprattutto.. non ci siamo mai lasciati..
E questo mi fa pensare che lui ci tenga veramente o comunque se non fosse veramente innamorato magari a quest’ora mi avrebbe già lasciata..
Alterno momenti di consapevolezza a momenti di forte ansia e dubbio.. anche adesso, scrivere e sfogarmi mi fa sentire meglio e più positiva che comunque tutto si sistemerà..
sicuramente rispetto a due anni fa le domande sono un po’ diminuite perché avendone fatte di tutti i tipi e generi nel momento in cui mi torna in mente qualche domanda passata, mi ricordo la risposta che mi diede lui in passato positiva per far calare l’ansia e quindi poi il dubbio sparisce subito..
ma non posso continuare la mia vita sempre con mille dubbi e a far salire e scendere l’ansia.
Sinceramente ho anche un po’ paura ad iniziare un nuovo percorso di psicoterapia da un lato perché forse ho paura di non risolvere niente..
perché so che siamo noi stessi che dobbiamo averne consapevolezza..
Ho fatto 2 anni di psicoterapia e la mia psicoterapeuta mi disse che non c’era più niente che lei poteva fare per me e che io dovevo cercare la tranquillità e che avevo tutti gli strumenti dentro di me per porre fine a tutto ciò.. perché ormai le paure che io ho e avevo gliele avevo esposte tutte..
Mi scuso per la lunghezza della mia risposta..
e ringrazio in anticipo..
[#4]
Gentile Utente,
il disturbo d'ansia funziona proprio come lo stai descrivendo, ma in psicoterapia l'aspetto fondamentale è proprio quello che tu stessa hai intercettato, e cioè: "il modo migliore di interrompere questo meccanismo sia proprio non cercare la risposta delle mie domande ma l’ansia da gestire durante quei momenti è anche un po’ faticosa da gestire, talmente faticosa che ho bisogno di interromperla "
Il lavoro dello psicoterapeuta è quello di aiutarti a gestire l'ansia. Mi rendo conto che quando si è ansiosi la cosa più immediata e semplice sia quella di fare domande per abbassare subito il livello d'ansia, ma in questo modo si ottiene un solo risultato: sul momento l'ansia scende, e quindi tu stai meglio, ma tale rassicurazione non ha un effetto duraturo e subito dopo stai peggio.
Quanto a tutto il resto, capisco che possa farti dubitare fino a logorarti, ma il problema non è lì, ma nel modo di pensare (ossessivo) che hai descritto sopra.
Dal momento che con la psicoanalista non ti sei trovata bene e non hai risolto il problema, ti suggerisco una psicoterapia cognitivo-comportamentale perché molto indicata per questo tipo di problemi.
Cordiali saluti,
il disturbo d'ansia funziona proprio come lo stai descrivendo, ma in psicoterapia l'aspetto fondamentale è proprio quello che tu stessa hai intercettato, e cioè: "il modo migliore di interrompere questo meccanismo sia proprio non cercare la risposta delle mie domande ma l’ansia da gestire durante quei momenti è anche un po’ faticosa da gestire, talmente faticosa che ho bisogno di interromperla "
Il lavoro dello psicoterapeuta è quello di aiutarti a gestire l'ansia. Mi rendo conto che quando si è ansiosi la cosa più immediata e semplice sia quella di fare domande per abbassare subito il livello d'ansia, ma in questo modo si ottiene un solo risultato: sul momento l'ansia scende, e quindi tu stai meglio, ma tale rassicurazione non ha un effetto duraturo e subito dopo stai peggio.
Quanto a tutto il resto, capisco che possa farti dubitare fino a logorarti, ma il problema non è lì, ma nel modo di pensare (ossessivo) che hai descritto sopra.
Dal momento che con la psicoanalista non ti sei trovata bene e non hai risolto il problema, ti suggerisco una psicoterapia cognitivo-comportamentale perché molto indicata per questo tipo di problemi.
Cordiali saluti,
[#5]
Ex utente
Grazie per la risposta dottoressa..
Lei pensa che tutte queste cose che le ho descritto in base alle mie sensazioni abbiano potuto influire nel mio pensare mettendo le radici al mio rimuginare ?
Lo so che in una relazione in particolare quando si è innamorati si vedano le cose a volte anche in maniera un po’ distorta poiché avendo anche degli schemi abbastanza rigidi magari mi sono fatta moltissime paranoie..
Il mio fidanzato è molto affettuoso con me, lo è sempre stato dall’inizio della relazione e non avrei neanche motivo di dubitare..
Forse certe frasi dette da lui che magari erano anche frasi innocue hanno scatenato in me delle sensazioni sgradevoli..
il fatto è che io è come se avessi uno schema di come debba venire l’innamoramento..
magari sono solo io che mi faccio certe paranoie e il mio fidanzato non ha niente che non va..
Abbiamo avuto tante liti perché io mi fissavo su queste cose e lui ci stava male..
Lei pensa che all’inizio di una relazione l’atteggiamento che ha avuto il mio ragazzo poi via via più innamorato anche se io mi aspettavo forse tutto e subito, sia corretto ?
Magari non c’è neanche uno atteggiamento giusto o sbagliato.. sono solo io che mi faccio paranoie difronte una persona che dice di amarmi..
Lei pensa che tutte queste cose che le ho descritto in base alle mie sensazioni abbiano potuto influire nel mio pensare mettendo le radici al mio rimuginare ?
Lo so che in una relazione in particolare quando si è innamorati si vedano le cose a volte anche in maniera un po’ distorta poiché avendo anche degli schemi abbastanza rigidi magari mi sono fatta moltissime paranoie..
Il mio fidanzato è molto affettuoso con me, lo è sempre stato dall’inizio della relazione e non avrei neanche motivo di dubitare..
Forse certe frasi dette da lui che magari erano anche frasi innocue hanno scatenato in me delle sensazioni sgradevoli..
il fatto è che io è come se avessi uno schema di come debba venire l’innamoramento..
magari sono solo io che mi faccio certe paranoie e il mio fidanzato non ha niente che non va..
Abbiamo avuto tante liti perché io mi fissavo su queste cose e lui ci stava male..
Lei pensa che all’inizio di una relazione l’atteggiamento che ha avuto il mio ragazzo poi via via più innamorato anche se io mi aspettavo forse tutto e subito, sia corretto ?
Magari non c’è neanche uno atteggiamento giusto o sbagliato.. sono solo io che mi faccio paranoie difronte una persona che dice di amarmi..
[#6]
Ex utente
Tutte i miei dubbi sono sempre rivolti all’inizio della relazione.. forse dovrei pensare al futuro e non focalizzarmi sul passato su cose di tre anni fa..
pensare a ciò che mi dimostra ad oggi la persona che ho accanto..
non capisco per sono così focalizzata sull’inizio della relazione.. forse perché per appunto c’è uno schema da rispettare..
O forse aveva ragione la mia ex psicoterapeuta che avvertiva la mia pesantezza e che dovevo smetterla difronte a una persona che mi vuole bene ..
Mi sento come in gabbia..
grazie mille per le risposte precedenti..
pensare a ciò che mi dimostra ad oggi la persona che ho accanto..
non capisco per sono così focalizzata sull’inizio della relazione.. forse perché per appunto c’è uno schema da rispettare..
O forse aveva ragione la mia ex psicoterapeuta che avvertiva la mia pesantezza e che dovevo smetterla difronte a una persona che mi vuole bene ..
Mi sento come in gabbia..
grazie mille per le risposte precedenti..
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 10k visite dal 31/03/2020.
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