Stasi senza tempo

Salve, sono un ragazzo di 34 anni e vivo da solo, isolato sarebbe meglio dire, e non a causa dell'attuale situazione.
Diciamo che la mia vita è stata un susseguirsi di evitamenti.
Cercando di scappare dall'ansia sono scappato dalla vita stessa.
Mi è passata davanti agli occhi come un film di cui mi sono sentito (e mi sento ancora) niente più che uno spettatore.
In mezzo a due forze contrastanti di entità più o meno uguale, sono praticamente fermo in tutti i sensi, in uno stato di tensione continuo.
Se mi lascio andare c'è il baratro, in cui sono stato per più di due anni tempo fa, quando mollai tutto: università, quei pochi rapporti sociali che ero riuscito a coltivare, tutto.
Per contro non riesco né a indebolire questa energia negativa né a rafforzare quella che mi tiene a galla, per poter andare avanti seppur a piccoli passi e uscire da questo limbo.
La masturbazione compulsiva e la pornodipendenza di cui soffro, sono la metafora perfetta della mia vita.
Ore e ore passate in una dimensione che di reale ha ben poco, ritardando l'evento finale per non aprire gli occhi e affrontare la realtà.
Gli occhi però li apro la sera quando sto sul letto, quando dovrei invece chiuderli, e mi passa tutta la vita davanti, l'ansia diventa sempre più opprimente.
Non ho mai avuto una relazione, e questa è la cosa che mi causa più sofferenza in assoluto, in quanto è un pensiero fisso da quando ero adolescente.
Ho avuto le mie occasioni anche senza cercarle, perchè fisicamente ero sopra la media, e alcune erano delle belle ragazze, ma quello che mi chiedevo era "Cosa ci può vedere una ragazza in me?! ".
Questa è la cosa che mi uccide, l'aver realizzato che quel tempo è passato, che forse è troppo tardi e rimarrò solo a vita.
Le uniche cose positive sono che alla fine ho completato gli studi e ho un buon lavoro.
Il problema è che lavoro al computer, quindi tra lavoro e tempo libero passo l'intera giornata davanti allo schermo, in un'altra dimensione insomma.


Ho fatto delle sedute di EMDR per superare la rabbia nei confronti di mio padre, dato che secondo i due professionisti che mi hanno seguito, sarebbe tutto legato alle sue continue umiliazioni e ai maltrattamenti che ho subito fino a qualche anno fa, prima che me ne potessi andare da casa.
Mia madre non ha fatto mai niente, avendo lei stessa accettato certe cose come normali per lei stessa prima.
In pratica avrei interiorizzato il suo pensiero e ad ogni modo la terapia sembra aver funzionato.
Nel porno ormai da una decina d'anni cerco donne che mi umiliano e sottomettono, e la cosa mi mette molta angoscia, perchè nella realtà non mi ci vedo, vorrei stare con una ragazza dolce e solare.
Ero riuscito a non guardarne per 64 giorni, ma l'isolamento forzato in casa per via del virus non ci voleva.
Non ero ancora in grado di avere normali erezioni pensando a ragazze reali.


C'è un modo per uscirne?
Cosa mi consigliate di fare?
Che tipo di terapia potrebbe giovarmi?
Sento che l'attuale ha fatto il suo corso.

Grazie
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Dr.ssa Silvia Greco Psicologo 135 2
Carissimo,
ho letto attentamente la sua storia.
Molto spesso traumi vissuti sin da piccoli, possono influire sulla propria persona per il resto della vita, se non trattati approfonditamente. Sono poche le situazioni senza via di uscita, e questo non è il suo caso, può stare tranquillo.
La invito però a rivolgersi ( appena possibile) ad uno Psicoterapeuta che saprà consigliarle il percorso da intraprendere per uscire da questo tunnel che può sembrarle senza via di uscita.
Cordiali saluti.

Dr.ssa Silvia Cosima Greco,
Psicologa Clinica e della Salute.

Dr.ssa Silvia Greco,
Psicologa Clinica e della Salute