Dopo essere andati a convivere si è infatuato di un'altra
Buongiorno,
ho insistito per convivere, ma così sono iniziati i problemi.
Mi sono avvicinata a un collega e ogni occasione era buona per passare del tempo con lui (non è successo nulla).
Nel mentre, il rapporto con il mio compagno si inclinava sempre di più, eravamo 2 estranei, 0 dialogo, 0 momenti insieme e io raccontavo spesso queste cose al collega, che sembrava capirmi bene.
A fine anno siamo andati a fare una vacanza durante la quale mi ha detto che lui da quando conviviamo è infelice, non sente la ns casa come la sua casa, senza prospettare soluzioni. gli ho detto che se è così non c'era ragione di stare lì quindi, imboccato da me, mi ha detto che sarebbe tornato a casa dei suoi per un po’.
Ho poi scoperto che messaggiava davanti a me con un'altra ragazza e ho letto i messaggi: sembrava davvero preso, le scriveva cosa apprezzava di lei e ho capito che sono usciti.
Poi è tornato dai suoi e mi ha scritto un mess dicendo che si è accorto di provare solo affetto nei miei confronti e che era quindi meglio chiuderla. L'ho convinto a parlarne a voce, gli ho raccontato della mia infatuazione, gli ho spiegato che secondo me tutta la situazione era dovuta alla disastrosa convivenza e che quindi non davo troppa importanza né alla mia infatuazione con il mio collega, né alla sua per quest’altra persona e gli ho chiesto di riprovarci.
Accetta e torna ma continua a sentire la ragazza fino a che mi dice che lei era tornata al suo paese e non l'avrebbe più sentita: non mi sono sentita scelta, ma comunque continuiamo a provarci e le cose vanno meglio.
A fine febbraio, percepisco che ci sia ancora qualcosa che non va e, infatti, lui mi dice che le cose stanno andando molto meglio ma che ogni tanto si sente infelice e non ha voglia di parlarmi. Leggo i suoi messaggi e scopro che, dopo una ns litigata, lui ha cercato quella persona dicendole il fatto che non ti scriva più non vuol dire che ti ho dimenticata, anzi la distanza mi ha fatto capire tante cose, sono tornato con la mia ragazza perché era un peccato buttare via 6 anni per 4 mesi andati male, lei dice che è meglio così e che l’amore deve prevalere e lui le risponde tu mi dai sempre ragione. Secondo me in questo modo lui voleva suscitare una sua reazione che non c’è stata.
Successivamente, lui le ha scritto se poteva chiamarla. La risposta di lei non c’era, ma credo abbia cancellato dei mess.
Decido quindi di lasciarlo ma mi dice che non posso buttare via 6 anni per dei mess, che anche lui soffre perché le cose non sono più come prima, che mi ama, mi ha chiesto più volte scusa, mi ha detto che da lei non cercava sesso ma voleva approfondire la conoscenza e mi ha detto che sa che sono meglio di lei, mi ha detto che se è qui è perche vuole stare con me, ma si chiede se sia possibile infatuarsi di un'altra pur amando me oppure se si è infatuato vuol dire che non mi ama. Peraltro mi ha detto che si era avvicinato a lei perché le ha dato attenzioni che io non gli davo più. Quindi stiamo ancora insieme.
Cosa ne pensate?
ho insistito per convivere, ma così sono iniziati i problemi.
Mi sono avvicinata a un collega e ogni occasione era buona per passare del tempo con lui (non è successo nulla).
Nel mentre, il rapporto con il mio compagno si inclinava sempre di più, eravamo 2 estranei, 0 dialogo, 0 momenti insieme e io raccontavo spesso queste cose al collega, che sembrava capirmi bene.
A fine anno siamo andati a fare una vacanza durante la quale mi ha detto che lui da quando conviviamo è infelice, non sente la ns casa come la sua casa, senza prospettare soluzioni. gli ho detto che se è così non c'era ragione di stare lì quindi, imboccato da me, mi ha detto che sarebbe tornato a casa dei suoi per un po’.
Ho poi scoperto che messaggiava davanti a me con un'altra ragazza e ho letto i messaggi: sembrava davvero preso, le scriveva cosa apprezzava di lei e ho capito che sono usciti.
Poi è tornato dai suoi e mi ha scritto un mess dicendo che si è accorto di provare solo affetto nei miei confronti e che era quindi meglio chiuderla. L'ho convinto a parlarne a voce, gli ho raccontato della mia infatuazione, gli ho spiegato che secondo me tutta la situazione era dovuta alla disastrosa convivenza e che quindi non davo troppa importanza né alla mia infatuazione con il mio collega, né alla sua per quest’altra persona e gli ho chiesto di riprovarci.
Accetta e torna ma continua a sentire la ragazza fino a che mi dice che lei era tornata al suo paese e non l'avrebbe più sentita: non mi sono sentita scelta, ma comunque continuiamo a provarci e le cose vanno meglio.
A fine febbraio, percepisco che ci sia ancora qualcosa che non va e, infatti, lui mi dice che le cose stanno andando molto meglio ma che ogni tanto si sente infelice e non ha voglia di parlarmi. Leggo i suoi messaggi e scopro che, dopo una ns litigata, lui ha cercato quella persona dicendole il fatto che non ti scriva più non vuol dire che ti ho dimenticata, anzi la distanza mi ha fatto capire tante cose, sono tornato con la mia ragazza perché era un peccato buttare via 6 anni per 4 mesi andati male, lei dice che è meglio così e che l’amore deve prevalere e lui le risponde tu mi dai sempre ragione. Secondo me in questo modo lui voleva suscitare una sua reazione che non c’è stata.
Successivamente, lui le ha scritto se poteva chiamarla. La risposta di lei non c’era, ma credo abbia cancellato dei mess.
Decido quindi di lasciarlo ma mi dice che non posso buttare via 6 anni per dei mess, che anche lui soffre perché le cose non sono più come prima, che mi ama, mi ha chiesto più volte scusa, mi ha detto che da lei non cercava sesso ma voleva approfondire la conoscenza e mi ha detto che sa che sono meglio di lei, mi ha detto che se è qui è perche vuole stare con me, ma si chiede se sia possibile infatuarsi di un'altra pur amando me oppure se si è infatuato vuol dire che non mi ama. Peraltro mi ha detto che si era avvicinato a lei perché le ha dato attenzioni che io non gli davo più. Quindi stiamo ancora insieme.
Cosa ne pensate?
[#1]
Gentile utente,
ci chiede "Cosa ne pensate?"
Il titolo
"Dopo essere andati a convivere si è infatuato di un'altra"
a dire il vero non rispecchia la situazione, bensì solo il 50% che riguarda lui; ma anche Lei di sè ci scrive:
"..Mi sono avvicinata a un collega e ogni occasione era buona per passare del tempo con lui.."
E dunque titolo declinato al plurale.
Cosa pensare? Semplicemente
che siete una coppia in crisi;
che - come spesso accade - la convivenza ha messo a fuoco, anzi sotto la lente, delle difficoltà che possibilmente esistevano anche prima nella coppia.
Amplificate dal fatto che la convivenza sia stata frutto dell' "insistenza" di uno/a dei due, e non di un desiderio e progettualità comuni.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
ci chiede "Cosa ne pensate?"
Il titolo
"Dopo essere andati a convivere si è infatuato di un'altra"
a dire il vero non rispecchia la situazione, bensì solo il 50% che riguarda lui; ma anche Lei di sè ci scrive:
"..Mi sono avvicinata a un collega e ogni occasione era buona per passare del tempo con lui.."
E dunque titolo declinato al plurale.
Cosa pensare? Semplicemente
che siete una coppia in crisi;
che - come spesso accade - la convivenza ha messo a fuoco, anzi sotto la lente, delle difficoltà che possibilmente esistevano anche prima nella coppia.
Amplificate dal fatto che la convivenza sia stata frutto dell' "insistenza" di uno/a dei due, e non di un desiderio e progettualità comuni.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
sì, ha ragione.
La differenza sta però nel fatto che appena mi sono accorta che stavo perdendo lui, mi sono concentrata totalmente sulla nostra storia, pur dovendo necessariamente passare del tempo con il mio collega, non lo vedo più con gli stessi occhi.
Il mio compagno sembra invece ancora perso.
Ritiene che siano difficoltà insormontabili oppure secondo lei c'è possibilità di tornare come prima?
Abbiamo deciso di fare la terapia di coppia non appena sarà finita l'emergenza, nel mentre vorrei capire come comportarmi per cercare passo dopo passo di risolvere i problemi.
La differenza sta però nel fatto che appena mi sono accorta che stavo perdendo lui, mi sono concentrata totalmente sulla nostra storia, pur dovendo necessariamente passare del tempo con il mio collega, non lo vedo più con gli stessi occhi.
Il mio compagno sembra invece ancora perso.
Ritiene che siano difficoltà insormontabili oppure secondo lei c'è possibilità di tornare come prima?
Abbiamo deciso di fare la terapia di coppia non appena sarà finita l'emergenza, nel mentre vorrei capire come comportarmi per cercare passo dopo passo di risolvere i problemi.
[#3]
"... tornare come prima?"
Niente torna mai come prima,
non c'è modo di tornare indietro riavvolgendo il nastro.
Ci sono due possibilità:
o di lasciar perdere la partita,
oppure di cogliere l'occasione per individuare i problemi, approfondire l'intimità,
superare cioè un gradino di crescita, uno dei tanti che si presentano in una coppia che dura nel tempo.
In questo periodo potreste concentrarVi sul trascorrere piacevolmente il tempo insieme,
mettendo temporaneamente tra parentesi i problemi,
che affronterete al più presto possibile in terapia con l'aiuto dello specialista Psicoterapeuta.
A proposito di un "buon tempo = tempo buono" insieme, Le suggerisco due lettura:
- contro il perfezionismo, non solo a letto ma nel quotidiano:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6456-il-perfezionismo-a-letto-e-disastroso.html ;
- inventando delle occasioni per "trasgredire" creativamente insieme:
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4719-trasgredire-insieme-rafforza-la-coppia.html .
Buoni giorni.
Dott. Brunialti
Niente torna mai come prima,
non c'è modo di tornare indietro riavvolgendo il nastro.
Ci sono due possibilità:
o di lasciar perdere la partita,
oppure di cogliere l'occasione per individuare i problemi, approfondire l'intimità,
superare cioè un gradino di crescita, uno dei tanti che si presentano in una coppia che dura nel tempo.
In questo periodo potreste concentrarVi sul trascorrere piacevolmente il tempo insieme,
mettendo temporaneamente tra parentesi i problemi,
che affronterete al più presto possibile in terapia con l'aiuto dello specialista Psicoterapeuta.
A proposito di un "buon tempo = tempo buono" insieme, Le suggerisco due lettura:
- contro il perfezionismo, non solo a letto ma nel quotidiano:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6456-il-perfezionismo-a-letto-e-disastroso.html ;
- inventando delle occasioni per "trasgredire" creativamente insieme:
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4719-trasgredire-insieme-rafforza-la-coppia.html .
Buoni giorni.
Dott. Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.3k visite dal 30/03/2020.
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