Ricordare il passato

Salve,sono una ragazza di 26 anni e ultimamente sono un pò confusa.Ho notato di non ricordare parecchie cose del mio passato,della mia infanzia,di ricordare solo piccoli episodi.Vorrei ricordare ma è come se avessi paura e mi stessi convincento di aver subito qualche molestia da piccola,non sò il perchè..Ho sempre avuto un rapporto molto conflittuale con mio padre,fatto di tanti litigi.Oggi diciamo che la situazione è migliorata,litighiamo di meno e diciamo che "l'odio" di meno,però mi rendo conto che non sa nulla di me e che non riesco neanche ad abbracciarlo e quando lui lo fa sono molto imbarazzata.Credo di non essermi mai innamorata nonostante abbia una relazione da 6 anni,infatti vorrei lasciare il mio ragazzo ma non ci riesco,non trovo il coraggio.Non abbiamo un rapporto sessuale da mesi,lui vorrebbe ma io non ne sento il bisogno(anche se alcune volte sogno di avere rapporti sessuali con altre persone).Le ultime volte che siamo stati insieme,dopo il rapporto sessuale avevo sempre una strana e brutta sensazione,come se avessi fatto qualcosa che non dovevo fare,come se mi sentissi "sporca".Non riesco a vivere seranamente la mia sessualità.Perchè tutto questo?Tutti questi pensieri?Vi ringrazio
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 130
Cara ragazza, il non ricordare gli eventi della propria infanzia è un fenomeno piuttosto comune e fisiologico e sul quale non c'è motivo di preoccuparsi. Inoltre anche il tentare attraverso chissà quale tecnica ad immergersi nei propri ricordi non garantisce l'esattezza di questi. La memoria tende a ricostruire gli eventi e ad inserire dentro fantasie ed esperienze fatte in epoche diverse. Ogni tentativo di ricordare sarebbe illusorio. Il problema di relazione con suo padre dovrebbe risolverlo, appunto, da un punto di vista relazionale ed una consulenza psicologica in tal senso potrebbe aiutarla. Inoltre la sua sesualità è probabilmente intrisa di qualche pregiudizio o falsa credenza che la induce ad evere paura di qualcosa e di conseguenza a non viverla serenamente. Ne parli con uno psicologo-psicoterapeuta(magari di orientamento sistemico-relazionale). Con quest'ultimo potrà affrontare ogni problematica che lei ha riportato in questa sede.

cordialmente

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Gentile ragazza, spesso usiamo una stessa parola per riferirci a cose diverse, a volte senza nemmeno sapelo. La memoria degli esseri umani non è la stessa cosa, per esempio, di quella dei computer. La nostra memoria non registra gli eventi passati come fotografie precise in ogni dettaglio, ma in modo molto più complesso, tanto che ogni ricordo, come sottolinea il collega De Vincentiis, è in buona parte una ricostruzione più o meno arbitraria. I ricordi dell'infanzia sono ancora meno precisi, tanto che è difficile ricostruirli in modo affidabile.

Ho l'impressione, dal suo racconto, che la sua preoccupazione sui ricordi sia abbastanza recente, e che sia in un certo senso un punto d'approdo all'interno di una situazione di disagio che lei si sta trascinando da tanti anni, fatta d'incomprensioni con suo padre e di un mancato appagamento nella sfera affettiva.

Per questo non posso che suggerirle di richiedere un parere presso uno psicologo/psicoterapeuta, per iniziare finalmente a sbrogliare la matassa del suo malessere. In tal modo è probabile che una volta risolti i problemi "veri", quello della memoria passi in secondo piano oppure sparisca da solo.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Vi ringrazio per la tempestiva risposta.è vero,la mia è una situazione di disagio che sto portando avanti da anni e che dovrei risolvere...ma se questo non riuscissi a farlo,se non mi rivolgessi a nessun psicologo,quali sarebbero le conseguenze?questo "malessere" rimarebbe sempre o potrebbe aumentare e crearmi ulteriori problemi?
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
lei scrive "se non mi rivolgessi a nessun psicologo,quali sarebbero le conseguenze?"

Ma perchè rischiare di scoprirlo? Mettiamo che col tempo invece di migliorare spontaneamente lei inizi a peggiorare: questo comporterebbe un lavoro più intenso dal punto di vista psicologico, tempi più lunghi, maggiori costi, ecc.

Per cui io onestamente non rischierei: oggi lei può sfruttare questa "presa di coscienza", questa nuova auto-consapevolezza, e soprattutto il disagio conseguente per lavorare su di sé.

Non sembra che in questi anni lei da sola sia riuscita a stare meglio, per cui cosa le dice che ci riuscirà in futuro? Non perda tempo, chieda una consulenza psicologica, si confronti con una persona esterna, e inizi a dare risposte concrete a tutte quelle domande.

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Gentile ragazza, se dovessi risponderle basandomi sull'esperienza accumulata nel rispondere online a questi consulti, le direi che quando gli utenti fanno questo genere di domanda significa che probabilmente ancora non stanno soffrendo abbastanza. Ritengono di doversi "mettere alla prova", per vedere quanto ancora riescono a tirare avanti. Salvo poi arrivare alla frutta, come si suol dire, e recarsi in tutta fretta dal primo che capita.

Quindi: la scelta è solo sua, e deve basarla su quanto disagio le provoca il suo problema e sulla consapevolezza che se dovesse peggiorare, poi la cura potrebbe richiedere più tempo.

Cordiali saluti
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Dr.ssa Mirella Caruso Psicologo, Psicoterapeuta 52 1
Gentile ragazza, non ricordare gli avvenimenti della propria infanzia è un fenomeno molto comune e spesso la memoria trattiene in superficie alcuni ricordi e ne conserva altri. I ricordi stessi tendono ad essere riportati con coloriture emotive diverse a seconda della situazione: si puo' pensare al genitore con affetto oppure odio a seconda che in quel momento serve poterlo giustificare o pensarlo con maggiore indulgenza.Non serve sapere se un ricordo sia "oggettivo" o "vero","la verità" puo' essere perseguita solo all'interno di un tribunale, la verità che lei puo' trovare in se stessa è che ora prova quel risentimento verso suo padre che le impedisce di poter essere anche affettuosa e la condiziona nel suo rapporto con gli uomini. Una psicoterapia di tipo analitico potrebbe aiutarla a definire i motivi di quell'odio, forse che non si è sentita amata abbastanza, oppure poco considerata, oppure...Ritrovare i ricordi del passato vuol dire gettare una luce su quei sentimenti e ritrovare anche moti di tenerezza ed affetto che sicuramente ci sono stati nel vostro rapporto, oppure che lei avrebbe desiderato, ma poco raccolti da un genitore sentito forse troppo lontano e assente e magari scoprire, come scriveva S. Freud che dietro l'odio si nasconde sempre l'amore.

Dott.ssa Mirella Caruso
www.mirellacaruso.it

Dr.ssa Mirella Caruso www.mirellacaruso.it
Milano: via A. Stradivari, 6.
Bologna: via Malvolta, 3.

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Dr.ssa Laura Micciche Psicologo, Psicoterapeuta 19
gentile utente,
nel leggere la sua richiesta la prima domanda che mi sono posta è stata: da quanto tempo non vuole ricordare? quando è "ultimamente"?
forse oggi questo è collegato alla crisi con il suo fidanzato?
dice che si sente sporca dopo avere avuto rapporti con un fidanzato che non riesce a lasciare, forse si sente sporca perchè in qualche modo sta tradendo se stessa, perchè fa sesso non volendolo fare, almeno non con quella persona, poichè comunque nella sua attività onirica la pulsione sessuale è presente.
scrive di non sapere se è mai stata innamorata: di suo padre, di un ragazzo, e questo sembra metterla in difficoltà.
concordo coi colleghi che ha già elementi sufficenti, pur non drammatici, per avviare almeno un consulto con uno psicologo;ci pensi,e poi decida serenamente.

cordialmente,

Dr. Laura MICCICHE
psicologo-psicoterapeuta