Come posso capire quali sono i miei sentimenti?

Salve, sono una ragazza di 21 anni e sono fidanzata da tre anni.

Il mio fidanzato è un ragazzo bellissimo, sia esteriormente che interiormente, tuttavia a volte risulta molto difficile.
Premetto che sono una ragazza molto permalosa, mi arrabbio facilmente e ci vogliono giorni affinché il sentimento di rabbia mi passi, anche per una piccolissima cosa.
Il primo anno è stato bellissimo, farfalle nello stomaco, desiderio fisico, ero persa di lui, ci vedevamo quasi ogni giorno.
Eravamo sempre insieme e molto amorevoli e passionali.
Da metà del secondo anno in poi le cose sono peggiorate.
Ne ho parlato con lui e mi ha confessato che anche lui si è accorto dei vari cambiamenti.
Non sentiamo più le farfalle nello stomaco, ma mi ha confessato di amarmi molto di più rispetto all’inizio e che il nostro rapporto gli piaccia molto di più adesso.
Abbiamo provato a lasciarci tutto alle spalle e di continuare.
Ha funzionato per un po’ di tempo, fino alla prima discussione.
Queste discussioni mi deprimono e mi fanno diventare davvero fredda, come se fossimo due sconosciuti, ci metto molto tempo a riprendermi.
È come se non riuscissi a passare mai oltre, a volte mi succede anche solo pensando ai vari errori che mi sono stati fatti, è terribile.
Anche io ne ho fatti di errori, magari di parole o azioni che non andavano dette i fatte, tuttavia lui ha la forza di passare oltre e continuare senza lasciarsi condizionare.
Come posso non farmi più condizionare dal passato?

In questi anni sono successe molte cose, fatti che mi hanno davvero delusa e fatta arrabbiare, non parlo di tradimenti, ma di commenti e azioni.
Abbiamo avuto molte litigate su vari argomenti e dopo ogni discussione sentivo di allontanarmi sempre di più, diventavo sempre più fredda, non so se lo facessi per proteggermi.

Per via della situazione attuale di quarantena, non lo vedo da un mese.
Lo sento ogni giorno, tuttavia non sento la sua mancanza, non sento il bisogno di un suo abbraccio oppure di un suo bacio.
Prima lo vedevo 1-2 volte a settimana, a volte solo 1.
Questo mi dava fastidio in quanto desideravo vederlo di più, ma rispondeva sempre non ho tempo, il che mi faceva pensare che i suoi sentimenti non ci fossero più... Tuttavia mi dimostrava di amarmi, lo si vede, me lo dice... Ora invece questo sentimento di desiderio di vederlo non c’è più, è come se mi fossi abituata a questa situazione di lontananza.

Con le varie discussioni e i miei allontanamenti, è diminuito anche il desiderio sessuale, non vedo il rapporto sessuale come una necessità, non ne sento il bisogno.

Consapevole di questa situazione mi è anche difficile dirgli ti amo, mi sento in colpa per i miei pensieri.

È difficile spiegare per iscritto, non so neanche io come spiegare tutto.

A volte sento di amarlo tantissimo, altre volte mi è indifferente.
Non riesco proprio a capire i miei sentimenti e come poter risolvere questo mio dubbio.

Vi ringrazio in anticipo per l’aiuto...
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
forse troppe cose s'intrecciano in questo momento per poter valutare con serenità la sua storia d'amore.
Non sente la mancanza di lui pur non vedendolo da un mese, dice. Ma il motivo della separazione, il Covid 19, è tale che forse la sua "indifferenza" si può considerare una specie di anestesia causata dal trauma.
Si può ipotizzare anche che gli screzi tra voi abbiano avuto un peso e che lei ne abbia sofferto non per eccessiva suscettibilità, ma perché l'hanno ferita in punti vulnerabili.
Si può pensare, inoltre, che il vostro rapporto, come molti fidanzamenti precoci, col passare del tempo abbia mostrato i suoi limiti e non abbia retto alla controspinta della voglia di esplorare un po' di più il mondo, prima di considerare definitivo il legame.
Il fidanzamento giovanile non è, ai nostri tempi, paragonabile a quello di una volta, e non porta direttamente al matrimonio. Perfino se due persone sono molto adatte l'una all'alltra, tanto che in futuro, ritrovandosi, daranno vita a un'unione felice, in questa prima fase c'è piuttosto la ricerca di un ideale troppo perfetto, e l'incapacità di adattarsi agli spigoli dell'uno e dell'altro.
Non si meravigli se il suo ragazzo le appare più tollerante e più disponibile di lei. Può essere un tratto caratteriale, può essere invece un modo di condurre le relazioni solo apparentemente più morbido.
Infine è sempre possibile che lei sia davvero troppo suscettibile e che qualunque relazione la possa eccessivamente ferire.
In questo periodo di solitudine riflessiva provi a scrivere un diario lasciandosi andare all'onda dei sentimenti e dei ricordi.
Mi preoccupano un po' le frasi: "In questi anni sono successe molte cose, fatti che mi hanno davvero delusa e fatta arrabbiare, non parlo di tradimenti, ma di commenti e azioni".
Scrivere con calma l'aiuterà a capire. E' significativo che a noi non abbia comunicato nemmeno uno dei motivi di incomprensione. Li considera troppo futili, o troppo gravi?
Coraggio. Ci scriva ancora.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Salve,
La ringrazio per la risposta.
Ho iniziato a scrivere un diario nel quale mi sfogo nei giorni più tristi. Sembrerebbe funzionare, ma a volte sento la necessità di una risposta e di una spiegazione. I motivi delle discussioni sembrerebbero essere futili agli occhi degli altri, a volte addirittura infantili o privi di importanza. I motivi sono principalmente parole o azioni che non mi aspettavo, non necessariamente gravi. A volte sono consapevole del fatto che non siano questi i gravi problemi in una relazione. Sono una ragazza molto sensibile, mi toccano nel profondo anche i più piccoli gesti, negativi e positivi. Nella mia infanzia ho vissuto degli anni un po' caotici e dolorosi causati dall'infedeltà di mio padre, causa di molto dolore per mia madre ma anche per me. Adesso la situazione è decisamente migliorata e la nostra famiglia è ancora unità, tuttavia il segno è rimasto, assieme anche a qualche dubbio. Pensando a questo le verrei a dire che quella situazione non mi abbia marcata e che non influisca nella mia relazione, ma oramai non so cosa credere.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Cara utente,
quando troppe cose dolorose si intrecciano e non si può più uscirne, una serie di colloqui psicologici sarebbe indicata.
Ci pensi; se non se la sente adesso, in futuro.
La inviterei a non scartare troppo precipitosamente come "futili" le cose che le danno dispiacere.
Piuttosto, quando avvengono gli episodi che la turbano, non
reagisca subito; nemmeno dal lato emotivo. Le sembrerà strano, ma anche le emozioni si possono controllare.
Si mantenga tranquilla e si dica: "Valuterò più tardi questa cosa, queste parole".
Nella stessa giornata, se ha una mezz'ora tutta per sé, faccia questo esercizio che è quello fondamentale della tecnica psicologica chiamata Scrittura Espressiva.
Le suggerisco di copiare le parole seguenti e di seguirle alla lettera.
La saluto con molti auguri. Ci tenga al corrente.
ESERCIZIO TEMPESTA DI PAROLE
Questo esercizio serve a dare espressione alle emozioni e alle idee sommerse. Non si deve cercare un nesso, solo lasciar fluire tante parole che nascono liberamente.
1) Con dei fogli piccoli o grandi (o un quaderno) e una penna scorrevole ci si siede in un luogo dove non si verrà disturbati per almeno mezz'ora e si mette un contaminuti a cinque minuti. Rilassarsi con lunghi e profondi respiri, poi scrivere tutte le parole che vengono in mente, una dopo l’altra, senza chiedersi perché o che cosa, lasciando galleggiare la mente.
2) Iniziare con qualsiasi parola e scrivere tutte quelle che vengono in mente, anche se sembrano banali o ripetitive; le prime serviranno a sbloccarsi.
3) Scrivere senza fermarsi a rileggere, non importa se alcune parole si ripetono, fino a che suona il contaminuti; a questo punto smettere di scrivere e rilassarsi.
4) Poi leggere le parole scritte e sottolineare quelle che hanno un particolare significato emotivo.
5) Lasciar fluire dentro di sé le immagini, le emozioni, i ricordi evocati da quelle parole, guardandoli come un film e respirando tranquillamente.
6) Non nella stessa occasione, ma nella stessa giornata, scrivere sul quel foglio cosa abbiamo scoperto di noi.
7) Conservare il foglio con la data e l'ora dell'esercizio.
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Utente
Utente
Vi ringrazio per tutti i consigli che mi avete dato, proverò a seguire le vostre parole.
Le auguro una buona giornata
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Utente
Utente
Salve dottoressa, mi scusi. Oggi ho provato a fare l’esercizio da lei indicato, ma avrei qualche dubbio..
Cosa si intende scrivere su un foglio cosa abbiamo scoperto di noi ?
Non saprei come correlare le parole da me scritte ed i ricordi che queste mi scaturiscono con cosa ho scoperto di me stessa .
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Cara utente,
a quale scopo correlare le cose che cita? Se ha dei flash di memoria e da qui emozioni e interpretazioni nuove delle cose, delle persone, delle relazioni, scriva questo.
L'esercizio serve a conoscersi meglio. E' sorprendente vedere che la visione "razionale" che abbiamo della nostra realtà non corrisponde ai pensieri e alle emozioni reali ma sommerse.
In che modo poi una certa parola sia il gancio che tira fuori tutto questo, non è importante per lei saperlo.
Ancora auguri.