Probabile disturbo di erezione
Buongionro.
Molto recentemente ho conosciuto una ragazza con la quale ho trovato da subito una certa sintonia.
Dopo essere usciti qualche volta (nel paese in cui risiedo sono state adottate misure contro l'epidemia meno restrittive che in Italia), ci ritroviamo a casa e andiamo a letto insieme.
La situazione a letto evolve rapidamente, ma è solo al mattino, dopo poche ore di sonno, che iniziamo a palparci i genitali.
Quando lei mi tocca io sento di non avere più un'erezione decente, nonostante prima, quando ancora non era chiaro fin dove ci saremmo spinti, non avessi problemi.
Sono spaventato e anche un po' arrabbiato.
Per fortuna non avevamo preservativi, quindi non abbiamo tentato la penetrazione.
Però la prossima volta che ci vedremo, dato che ora ho procurato dei preservativi, vorremmo avere un rapporto completo.
Non abbiamo parlato della mia mancata erezione, ma le ho detto che l'ultima volta che ero stato con una ragazza avevo 25 anni, quindi parecchio tempo fa.
All'epoca avevo avuto una relazione di poco più di un anno, e fino a questi ultimi giorni quella ragazza è stata l'unica con la quale avevo avuto rapporti sessuali.
Non le ho (ancora) accennato invece al fatto che quei rapporti sessuali fossero per me non soddisfacenti.
Non per problemi di erezione, che anzi consentiva a quella ragazza di avere una serie di orgasmi, ma perché durante la penetrazione non avvertivo alcuna sensazione piacevole (solo di contatto e di calore) e non arrivavo mai all'eiaculazione.
La cosa stava diventando motivo di discussione, con lei che insisteva affinché chiedessi un parere medico e io che non me ne interessavo.
Il parere medico l'avevo poi chiesto quando mi ero recato da un urologo per un altro motivo (tracce ematiche nelle urine, poi risolto) e giusto a fine visita avevo chiesto delucidazione riguardo la sfera sessuale.
Forse non ero stato abbastanza chiaro, ma avevo dato peso alla difficoltà di erezione che in effetti mi pareva si stesse iniziando a delineare verso la fine di quella relazione, e l'urologo dopo avermi fatto qualche domanda escluse cause organiche.
Aggiungo che sono un atleta (ogni anno faccio la visita medica per attività agonistica) e il mio sistema cardio-circolatorio funziona benissimo.
Della pornografia ne ho fatto sempre un uso sporadico, lasciandola perdere anche per anni.
La masturbazione la pratico quasi tutti i giorni senza problemi, anche se ultimamente forse sto avendo qualche difficoltà a concentrarmi - ora ho interrotto perché vorrei farlo con lei.
Vorrei sapere come potrei comportarmi con questa nuova ragazza.
Chiederle di agire con più calma?
Provare io stesso ad eccitarmi?
Di lei purtroppo non sento di essermi infatuato - forse anche questo conta?
Oltre a ciò, il lavoro non mi lascia tranquillo.
Nel consulto precedente mi era stato consigliato di iniziare un percorso con un vostro collega, ma in questo periodo sono molto impegnato e per il momento vorrei almeno delle indicazioni su questo problema specifico.
Molto recentemente ho conosciuto una ragazza con la quale ho trovato da subito una certa sintonia.
Dopo essere usciti qualche volta (nel paese in cui risiedo sono state adottate misure contro l'epidemia meno restrittive che in Italia), ci ritroviamo a casa e andiamo a letto insieme.
La situazione a letto evolve rapidamente, ma è solo al mattino, dopo poche ore di sonno, che iniziamo a palparci i genitali.
Quando lei mi tocca io sento di non avere più un'erezione decente, nonostante prima, quando ancora non era chiaro fin dove ci saremmo spinti, non avessi problemi.
Sono spaventato e anche un po' arrabbiato.
Per fortuna non avevamo preservativi, quindi non abbiamo tentato la penetrazione.
Però la prossima volta che ci vedremo, dato che ora ho procurato dei preservativi, vorremmo avere un rapporto completo.
Non abbiamo parlato della mia mancata erezione, ma le ho detto che l'ultima volta che ero stato con una ragazza avevo 25 anni, quindi parecchio tempo fa.
All'epoca avevo avuto una relazione di poco più di un anno, e fino a questi ultimi giorni quella ragazza è stata l'unica con la quale avevo avuto rapporti sessuali.
Non le ho (ancora) accennato invece al fatto che quei rapporti sessuali fossero per me non soddisfacenti.
Non per problemi di erezione, che anzi consentiva a quella ragazza di avere una serie di orgasmi, ma perché durante la penetrazione non avvertivo alcuna sensazione piacevole (solo di contatto e di calore) e non arrivavo mai all'eiaculazione.
La cosa stava diventando motivo di discussione, con lei che insisteva affinché chiedessi un parere medico e io che non me ne interessavo.
Il parere medico l'avevo poi chiesto quando mi ero recato da un urologo per un altro motivo (tracce ematiche nelle urine, poi risolto) e giusto a fine visita avevo chiesto delucidazione riguardo la sfera sessuale.
Forse non ero stato abbastanza chiaro, ma avevo dato peso alla difficoltà di erezione che in effetti mi pareva si stesse iniziando a delineare verso la fine di quella relazione, e l'urologo dopo avermi fatto qualche domanda escluse cause organiche.
Aggiungo che sono un atleta (ogni anno faccio la visita medica per attività agonistica) e il mio sistema cardio-circolatorio funziona benissimo.
Della pornografia ne ho fatto sempre un uso sporadico, lasciandola perdere anche per anni.
La masturbazione la pratico quasi tutti i giorni senza problemi, anche se ultimamente forse sto avendo qualche difficoltà a concentrarmi - ora ho interrotto perché vorrei farlo con lei.
Vorrei sapere come potrei comportarmi con questa nuova ragazza.
Chiederle di agire con più calma?
Provare io stesso ad eccitarmi?
Di lei purtroppo non sento di essermi infatuato - forse anche questo conta?
Oltre a ciò, il lavoro non mi lascia tranquillo.
Nel consulto precedente mi era stato consigliato di iniziare un percorso con un vostro collega, ma in questo periodo sono molto impegnato e per il momento vorrei almeno delle indicazioni su questo problema specifico.
[#1]
Gentile utente,
nel consulto precedente, di pochi giorni fa sulla stessa tematica,
ha ricevuto dal Collega un orientamento motivato:
quello di intraprendere un percorso con lo Specialista (non so in quale Nazione Lei si trovi attualmente),
orientamento che condivido.
Aggiungo una domanda e una riflessione.
I problemi, a quanto ci riferisce sembrano riguardare:
- l'erezione
- l'eiaculazione (ritardata o assente in penetrazione, sulla base del pregresso)
- anestesia genitale (sulla base del pregresso).
Salvo quell'unica volta, in tutti questi anni una visita uro-andrologica non è mai stata effettuata? Sarebbe il caso di effettuare una visita completa, con gli approfondimenti clinici specifici.
In assenza di patologie organiche, un percorso psico-sessuale è il più indicato.
Veda Lei se pur in "..questo periodo sono molto impegnato.." riuscirà a trovare il tempo.
Saluti cordiali.
dott.Briunialti
nel consulto precedente, di pochi giorni fa sulla stessa tematica,
ha ricevuto dal Collega un orientamento motivato:
quello di intraprendere un percorso con lo Specialista (non so in quale Nazione Lei si trovi attualmente),
orientamento che condivido.
Aggiungo una domanda e una riflessione.
I problemi, a quanto ci riferisce sembrano riguardare:
- l'erezione
- l'eiaculazione (ritardata o assente in penetrazione, sulla base del pregresso)
- anestesia genitale (sulla base del pregresso).
Salvo quell'unica volta, in tutti questi anni una visita uro-andrologica non è mai stata effettuata? Sarebbe il caso di effettuare una visita completa, con gli approfondimenti clinici specifici.
In assenza di patologie organiche, un percorso psico-sessuale è il più indicato.
Veda Lei se pur in "..questo periodo sono molto impegnato.." riuscirà a trovare il tempo.
Saluti cordiali.
dott.Briunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 824 visite dal 29/03/2020.
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