Voglio risolvere un dubbio che spesso mi assale

Buona sera.
Ho uno strano rapporto con mio padre fin da piccola, ho sempre preferito mia madre, avevo un’attaccamento morboso, ho sempre preferito lei a mio padre indubbiamente.
Mio padre era leggermente assente lavorava spesso, e solo la sera stava a casa, mentre mia madre faceva tutto.
All’asilo quando le poche volte che mi veniva a prendere mio padre io piangevo terribilmente, e non andavo via con lui mai, così chiamavano mia madre.
Non riuscivo a dargli un bacio nella guancia, avevo una sorta di repulsione, non volevo stare vicino a lui.
Studiando psicologia mi sono imbattuta nel complesso di Elettra e di quanto sia importante la risoluzione di quest’ultimo, ma io penso di non averlo mai ne avuto né superato.
Non sono mai me stessa con mio padre tutt’ora faccio sempre tanta fatica a dimostrare affetto in più mi vergogno
terribilmente di argomenti come il sesso.
Mi sono sempre vergognata di questo mio lato,
come se dovessi a 24 anni essere ancora pura e casta e all’oscuro della sessualità.
Quando ero piccola inoltre all’età di 11 anni i miei si sono separati ma prima avevo scoperto moltissime cose, di mio padre, nella sua macchina fotografica donne in bikini in un letto, nella sua macchina preservativi, videochiamate di brasiliane.
Mia madre penso che sapesse tutto, dato che lei non amava mio padre, ma era lesbica, in quello stesso periodo venni a saperlo, attraverso chat, con una ragazza sola.
Il tutto adesso si è risolto, mi porto però ancora dietro tutte queste cose, e questa mia vergogna nei confronti di mio padre.
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Dr. Alessandro Stirpe Psicologo 42 1
Buongiorno,

Leggo che ha studiato psicologia, è una collega? Ha fatto un percorso di terapia personale?
Vede, credo ci sia qualcosa di più del complesso di Elettra. Credo che probabilmente avrà subito influenze da parte dei suoi genitori e, chissà, forse per amore dell’uno e dell’altra ha messo in atto dei comportamenti che hanno tentato di mantenere uno status quo familiare che, come racconta, si è comunque sfaldato per eventi ed elementi che non potevano essere sotto il suo controllo.
La storia di sua madre, così come quella di suo padre non dovrebbero essere giudicate ma semplicemente comprese e poi, in qualche modo, archiviate.
Il suo ruolo è quello di figlia e a questo dovrebbe pensare.

Con una semplice email è complesso però parlare di tutto questo quindi il mio consiglio è di rivolgersi ad uno psicologo che sappia accoglierla e farle comprendere gli elementi necessari per superare questa sua fase momentanea.

In bocca al lupo,
Dott. Alessandro Stirpe

dott. Alessandro Stirpe
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