Distacco prolungato dalla mamma
Gentili Dottori
Credo che Voi siate le persone giuste a cui chiedere un parere in merito a quello che sara' il mio futuro lavorativo e l'effetto che questo avra' su mio figlio di 16 mesi.
Sono una veterinaria che lavora in UK ormai da tre anni. Il mese prossimo mi trasferiro' con tutta la mia famiglia(il mio compagno e mio figlio) a Roma dove il mio compagno ha gia' iniziato a lavorare.
Il piano e' per me di ritornare per 5/6 giorni al mese a lavorare in Inghilterra mentre per il resto del mese farei solo ed esclusivamente la mamma.
Il mio bambino sembra un bambino sicuro di se', equilibrato e contento. Per i 3 giorni a settimana durante cui lavoro ormai da 10 mesi e' stato sempre portato dalla childminder che e' una signora che tiene un numero massimo di 5 bambini nella sua propria casa! Non ha mai dimostrato problemi di separazione neppure le prime volte che lo portavo da lei( di solito per una decina di ore al giorno).
Durante i miei giorni di assenza, in futuro ci saranno il mio compagno in primis (il papa', con cui mio figlio ha un rapporto molto positivo) e i miei genitori ad accudirlo. A volte capitera' di doverlo lasciare dai miei a dormire, quando il mio compagno fa i turni di notte.
La mia preoccupazione e' che Lorenzo senta troppo la mia mancanza e sviluppi comportamenti ansiosi.
C'e' una possibilita' che questo mio piano lavorativo funzioni? c'e' qualche tecnica da mettere in atto per sviluppare in mio figlio indipendenza e sicurezza?
Vi ringrazio anticipatamente per la Vostra disponibilita' e il Vostro utilissimo lavoro sulla rete!
Distinti Saluti
Credo che Voi siate le persone giuste a cui chiedere un parere in merito a quello che sara' il mio futuro lavorativo e l'effetto che questo avra' su mio figlio di 16 mesi.
Sono una veterinaria che lavora in UK ormai da tre anni. Il mese prossimo mi trasferiro' con tutta la mia famiglia(il mio compagno e mio figlio) a Roma dove il mio compagno ha gia' iniziato a lavorare.
Il piano e' per me di ritornare per 5/6 giorni al mese a lavorare in Inghilterra mentre per il resto del mese farei solo ed esclusivamente la mamma.
Il mio bambino sembra un bambino sicuro di se', equilibrato e contento. Per i 3 giorni a settimana durante cui lavoro ormai da 10 mesi e' stato sempre portato dalla childminder che e' una signora che tiene un numero massimo di 5 bambini nella sua propria casa! Non ha mai dimostrato problemi di separazione neppure le prime volte che lo portavo da lei( di solito per una decina di ore al giorno).
Durante i miei giorni di assenza, in futuro ci saranno il mio compagno in primis (il papa', con cui mio figlio ha un rapporto molto positivo) e i miei genitori ad accudirlo. A volte capitera' di doverlo lasciare dai miei a dormire, quando il mio compagno fa i turni di notte.
La mia preoccupazione e' che Lorenzo senta troppo la mia mancanza e sviluppi comportamenti ansiosi.
C'e' una possibilita' che questo mio piano lavorativo funzioni? c'e' qualche tecnica da mettere in atto per sviluppare in mio figlio indipendenza e sicurezza?
Vi ringrazio anticipatamente per la Vostra disponibilita' e il Vostro utilissimo lavoro sulla rete!
Distinti Saluti
[#1]
Gentile utente, l'unico meccanismo preventivo sarebbe quello di vivere le proprie scelte senza ansia alcuna. Quest'ultima potrebbe essere trasferita nel piccolo senza rendersene conto. Inoltre dovrebbe anche valutare la possibilità che questa ansia possa essere più la sua che di suo figlio.
cordialmente
cordialmente
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile Utente,
l'eziopatogenesi dei disturbi d'ansia prevede due componenti. La prima è la predisposizione biologica. La seconda riguarda l'apprendimento, ed è legata ai comportamenti dei genitori.
Per cui un bambino predisposto biologicamente a sviluppare l'ansia, la sviluppa con maggiore probabilità proprio perchè esposto ai comportamenti ed alle reazioni ansiose dei genitori.
Non so se sia il vostro caso, ma la sua preoccupazione mi sembra molto "in anticipo" rispetto ai tempi. La migliore tecnica per evitare le insicurezze nel piccolo Lorenzo consiste nel diminuire le probabilità che queste si sviluppino, e il suolo della mamma, in questo caso, è fondamentale.
Se lei si sente indipendente e sicura (e si cmporta di conseguenza) sarà molto probabile la trasmissione di queste caratteristiche a Lorenzo.
Ma se dovesse succedere il contrario se ne accorgerebe comunque cammin facendo, e potrebbe modulare gli eventuali cambiamenti, no?
Per cui, se lei lo vorrà, la situazione potrà essere sotto controllo.
l'eziopatogenesi dei disturbi d'ansia prevede due componenti. La prima è la predisposizione biologica. La seconda riguarda l'apprendimento, ed è legata ai comportamenti dei genitori.
Per cui un bambino predisposto biologicamente a sviluppare l'ansia, la sviluppa con maggiore probabilità proprio perchè esposto ai comportamenti ed alle reazioni ansiose dei genitori.
Non so se sia il vostro caso, ma la sua preoccupazione mi sembra molto "in anticipo" rispetto ai tempi. La migliore tecnica per evitare le insicurezze nel piccolo Lorenzo consiste nel diminuire le probabilità che queste si sviluppino, e il suolo della mamma, in questo caso, è fondamentale.
Se lei si sente indipendente e sicura (e si cmporta di conseguenza) sarà molto probabile la trasmissione di queste caratteristiche a Lorenzo.
Ma se dovesse succedere il contrario se ne accorgerebe comunque cammin facendo, e potrebbe modulare gli eventuali cambiamenti, no?
Per cui, se lei lo vorrà, la situazione potrà essere sotto controllo.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.5k visite dal 24/03/2009.
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