Un ragazzo fantastico
Gentili Dottori,
sono una ragazza di 22 anni che ha iniziato ad avere a che fare col sesso da circa 2 mesi.
Premetto che fino ad ora non mi ero mai spinta al di là di un bacio (anche se a 22 anni può sembrar strano)e che l'idea di farmi vedere nuda,farmi toccare e fare sesso mi metteva un po' in ansia.
Da 6 mesi sto con un ragazzo fantastico, mi capisce come nessuno aveva mai fatto fino ad ora e, sebbene io sia molto chiusa e riservata, con lui sono riuscita ad aprirmi un po'.
Sono riuscita a raccontargli quello che mi è accaduto a 13 anni (non lo avevo detto nemmeno alla mia migliore amica):mio zio prima e mio cugino poi provarono a toccarmi e mi toccarono più volte il seno, chiedendomi se mi piaceva e ho inoltre sentito, sedendomi,più volte l'eccitazione di mio zio.
Ho raccontato tutto ciò al mio ragazzo perché il nostro problema è il sesso, o meglio, il mio perché lui ha col sesso un bellissimo rapporto.
Nonostante abbiamo già fatto l'amore, abbiamo deciso ora di cambiare rotta e dedicarci al petting (cosa che io non avevo mai fatto)perché ogni volta che pensavo che avremmo potuto fare sesso mi veniva l'ansia, idem al pensiero che mi spogliasse. Per non parlare poi del sesso orale, lui vorrebbe ma io proprio non riesco a pensarci almeno per ora. Mi imbarazza guardarlo nudo e toccarlo nella zona intima figuriamoci fare sesso orale!
Non so, questa situazione mi fa stare in continua ansia, penso che forse non mi piace abbastanza altrimenti dovrei avere più voglia però lui è un ragazzo fantastico...è il primo ragazzo con cui tento di lasciarmi andare e ho una vera relazione e vorrei vivere il sesso con lui in maniera bella.
Credete possa dipendere da quello che mi è successo a 13 anni?
Premetto comunque che sono una persona emotiva, spesso col potere dell'autosuggestione sto male per situazioni stupide(dopo essermi sentita male in treno perché c'era molta gente e mi mancava l'aria ho sempre paura che prendendo il treno a quell'ora la cosa si ripeta e sto male al solo pensiero di doverlo fare).
Per favore,datemi un consiglio ve ne sarei davvero grata.
sono una ragazza di 22 anni che ha iniziato ad avere a che fare col sesso da circa 2 mesi.
Premetto che fino ad ora non mi ero mai spinta al di là di un bacio (anche se a 22 anni può sembrar strano)e che l'idea di farmi vedere nuda,farmi toccare e fare sesso mi metteva un po' in ansia.
Da 6 mesi sto con un ragazzo fantastico, mi capisce come nessuno aveva mai fatto fino ad ora e, sebbene io sia molto chiusa e riservata, con lui sono riuscita ad aprirmi un po'.
Sono riuscita a raccontargli quello che mi è accaduto a 13 anni (non lo avevo detto nemmeno alla mia migliore amica):mio zio prima e mio cugino poi provarono a toccarmi e mi toccarono più volte il seno, chiedendomi se mi piaceva e ho inoltre sentito, sedendomi,più volte l'eccitazione di mio zio.
Ho raccontato tutto ciò al mio ragazzo perché il nostro problema è il sesso, o meglio, il mio perché lui ha col sesso un bellissimo rapporto.
Nonostante abbiamo già fatto l'amore, abbiamo deciso ora di cambiare rotta e dedicarci al petting (cosa che io non avevo mai fatto)perché ogni volta che pensavo che avremmo potuto fare sesso mi veniva l'ansia, idem al pensiero che mi spogliasse. Per non parlare poi del sesso orale, lui vorrebbe ma io proprio non riesco a pensarci almeno per ora. Mi imbarazza guardarlo nudo e toccarlo nella zona intima figuriamoci fare sesso orale!
Non so, questa situazione mi fa stare in continua ansia, penso che forse non mi piace abbastanza altrimenti dovrei avere più voglia però lui è un ragazzo fantastico...è il primo ragazzo con cui tento di lasciarmi andare e ho una vera relazione e vorrei vivere il sesso con lui in maniera bella.
Credete possa dipendere da quello che mi è successo a 13 anni?
Premetto comunque che sono una persona emotiva, spesso col potere dell'autosuggestione sto male per situazioni stupide(dopo essermi sentita male in treno perché c'era molta gente e mi mancava l'aria ho sempre paura che prendendo il treno a quell'ora la cosa si ripeta e sto male al solo pensiero di doverlo fare).
Per favore,datemi un consiglio ve ne sarei davvero grata.
[#1]
Gentile utente,
ha deciso di raccontare il suo problema solo al suo ragazzo ed alla comunità globale del WWW.
mi sembra il caso che si rivolga in modo riservato ad uno psicoterapeuta che possa affrontare con Lei queste tematiche.
Certo non e' possibile evidenziare alcuna ipotesi sulla base di quanto ha raccontato ed inoltre ha la possibilità di rivolgersi alle autorità competenti per una considerazione penale rispetto ai fatti accaduti.
Inoltre, la descrizione dei sintomi che fa potrebbero richiedere anche un approfondimento psichiatrico che possa fare luce su alcuni sintomi e consentire una diagnosi piu' accurata
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
ha deciso di raccontare il suo problema solo al suo ragazzo ed alla comunità globale del WWW.
mi sembra il caso che si rivolga in modo riservato ad uno psicoterapeuta che possa affrontare con Lei queste tematiche.
Certo non e' possibile evidenziare alcuna ipotesi sulla base di quanto ha raccontato ed inoltre ha la possibilità di rivolgersi alle autorità competenti per una considerazione penale rispetto ai fatti accaduti.
Inoltre, la descrizione dei sintomi che fa potrebbero richiedere anche un approfondimento psichiatrico che possa fare luce su alcuni sintomi e consentire una diagnosi piu' accurata
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Dr. F.S. Ruggiero
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[#2]
Gentile utente,
ha deciso di raccontare il suo problema solo al suo ragazzo ed alla comunità globale del WWW.
mi sembra il caso che si rivolga in modo riservato ad uno psicoterapeuta che possa affrontare con Lei queste tematiche.
Certo non e' possibile evidenziare alcuna ipotesi sulla base di quanto ha raccontato ed inoltre ha la possibilità di rivolgersi alle autorità competenti per una considerazione penale rispetto ai fatti accaduti.
Inoltre, la descrizione dei sintomi che fa potrebbero richiedere anche un approfondimento psichiatrico che possa fare luce su alcuni sintomi e consentire una diagnosi piu' accurata
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
ha deciso di raccontare il suo problema solo al suo ragazzo ed alla comunità globale del WWW.
mi sembra il caso che si rivolga in modo riservato ad uno psicoterapeuta che possa affrontare con Lei queste tematiche.
Certo non e' possibile evidenziare alcuna ipotesi sulla base di quanto ha raccontato ed inoltre ha la possibilità di rivolgersi alle autorità competenti per una considerazione penale rispetto ai fatti accaduti.
Inoltre, la descrizione dei sintomi che fa potrebbero richiedere anche un approfondimento psichiatrico che possa fare luce su alcuni sintomi e consentire una diagnosi piu' accurata
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
[#3]
Gentile Utente,
la profonda ansia e preoccupazione che racconta attraverso la sua mail non lasciano dubbi sul consiglio da darle: si rivolga ad uno psicoterapeuta onde poter fare un po' di chiarezza su questi argomenti davvero molto delicati.
Sicuramente questa situazione non favorisce un sano rapporto di coppia, equilibrato e sereno.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it
la profonda ansia e preoccupazione che racconta attraverso la sua mail non lasciano dubbi sul consiglio da darle: si rivolga ad uno psicoterapeuta onde poter fare un po' di chiarezza su questi argomenti davvero molto delicati.
Sicuramente questa situazione non favorisce un sano rapporto di coppia, equilibrato e sereno.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#4]
Ex utente
Gentili Dottori,
grazie per la Vostra celere risposta.
Credete sia davvero opportuno che mi sottoponga ad un periodo di terapia? Credevo potesse rientrare tra le possibilità quella di avere una sorta di ansia da prestazione al femminile.
Devo dire che è in questo ultimo periodo che l'ansia è aumentata e non so se sia perché il ciclo ritarda a venire o se sia proprio l'ansia a ritardare il ciclo.
Se io e il mio ragazzo abbiamo deciso di fare marcia indietro e di passare dal fare l'amore a fare petting è proprio perché io avevo fatto il passo troppo lungo della gamba, ero passata dal niente a fare l'amore e credo sia possibile l'avere ansia in questo caso no?
Su un sito medico ho letto che una volta che la reazione d’ansia si è condizionata a certi stimoli sessuali, la persona tende ad evitare questi ultimi ogni volta che si presentano, allo scopo di non provare l’attivazione ansiosa che viene percepita come soggettivamente spiacevoleil e che il trattamento consiste in una esposizione graduata che porta il soggetto ad affrontare situazioni "sessuali" ansiogene via via sempre più intense e, quindi, in grado di indurre crescenti risposte d’ansia.
Riconoscendomi abbastanza in questa descrizione, credete sia quindi opportuno l'essere passati al petting sebbene sia un po' in ansia? Magari via, via mi lascerò andare.
O sarebbe meglio per un periodo coccolarsi senza doversi obbligatoriamente spogliare e poi, una volta calmatami un po', riprendere?
Vi ringrazio nuovamente.
grazie per la Vostra celere risposta.
Credete sia davvero opportuno che mi sottoponga ad un periodo di terapia? Credevo potesse rientrare tra le possibilità quella di avere una sorta di ansia da prestazione al femminile.
Devo dire che è in questo ultimo periodo che l'ansia è aumentata e non so se sia perché il ciclo ritarda a venire o se sia proprio l'ansia a ritardare il ciclo.
Se io e il mio ragazzo abbiamo deciso di fare marcia indietro e di passare dal fare l'amore a fare petting è proprio perché io avevo fatto il passo troppo lungo della gamba, ero passata dal niente a fare l'amore e credo sia possibile l'avere ansia in questo caso no?
Su un sito medico ho letto che una volta che la reazione d’ansia si è condizionata a certi stimoli sessuali, la persona tende ad evitare questi ultimi ogni volta che si presentano, allo scopo di non provare l’attivazione ansiosa che viene percepita come soggettivamente spiacevoleil e che il trattamento consiste in una esposizione graduata che porta il soggetto ad affrontare situazioni "sessuali" ansiogene via via sempre più intense e, quindi, in grado di indurre crescenti risposte d’ansia.
Riconoscendomi abbastanza in questa descrizione, credete sia quindi opportuno l'essere passati al petting sebbene sia un po' in ansia? Magari via, via mi lascerò andare.
O sarebbe meglio per un periodo coccolarsi senza doversi obbligatoriamente spogliare e poi, una volta calmatami un po', riprendere?
Vi ringrazio nuovamente.
[#5]
Gentile utente,
credo che le risposte che ha ricevuto siano inequivocabili e non necessitano di un ulteriore chiarimento.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
credo che le risposte che ha ricevuto siano inequivocabili e non necessitano di un ulteriore chiarimento.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
[#6]
Gentile fanciulla,
una certa quota di " ansia da prestazione" (e non solo femminile!) rientra sicuramente nella normalità delle prime esperienze sessuali, intese come momento di confronto con un partner diverso da sè, sia come momento di conoscenza e sperimentazione di sè. La consultazione psicologica e la psicoterapia consigliata hanno piuttosto il significato di consentire da un lato un approfondimento sintomatologico e quindi una diagnosi più specifica del tuo problema, dall'altro di affrontare, all'interno di un percoro condotto da una persona competente, una tematica così intima e personale nonchè gli episodi e i vissuti del tuo passato che sembrano avere un forte impatto sul tuo modo di vivere la sessualità in sè stessa prima ancora che un autentico rapporto di coppia. E' normale che nella condizione di confusione ansiosa in cui ti trovi ne risenta la tua intesa con la persona amata per quanto premurosa e comprensiva. Il solo fatto di parlare apertamente di un argomento così spinoso, cosa che fino'ora hai accuratamente evitato, potrà avere un notevole effetto terapeutico, al di là dello specifico piano che potrete concordare insieme per tappe e sarà utile inoltre per fare chiarezza sui tuoi attuali sentimenti, per quanto , almeno inizialmente, sarà un difficile compito..
con i migliori auguri
F.I.Passoni
studiopsicologia1@libero.it
una certa quota di " ansia da prestazione" (e non solo femminile!) rientra sicuramente nella normalità delle prime esperienze sessuali, intese come momento di confronto con un partner diverso da sè, sia come momento di conoscenza e sperimentazione di sè. La consultazione psicologica e la psicoterapia consigliata hanno piuttosto il significato di consentire da un lato un approfondimento sintomatologico e quindi una diagnosi più specifica del tuo problema, dall'altro di affrontare, all'interno di un percoro condotto da una persona competente, una tematica così intima e personale nonchè gli episodi e i vissuti del tuo passato che sembrano avere un forte impatto sul tuo modo di vivere la sessualità in sè stessa prima ancora che un autentico rapporto di coppia. E' normale che nella condizione di confusione ansiosa in cui ti trovi ne risenta la tua intesa con la persona amata per quanto premurosa e comprensiva. Il solo fatto di parlare apertamente di un argomento così spinoso, cosa che fino'ora hai accuratamente evitato, potrà avere un notevole effetto terapeutico, al di là dello specifico piano che potrete concordare insieme per tappe e sarà utile inoltre per fare chiarezza sui tuoi attuali sentimenti, per quanto , almeno inizialmente, sarà un difficile compito..
con i migliori auguri
F.I.Passoni
studiopsicologia1@libero.it
F.I.Passoni
Dir. di SYNESIS, Centro di Consulenza Psicologica, Psicoterapia & Ipnosi Clinica
studiopsicologia@hotmail.it
[#7]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile signorina,
comprendo la voglia di sapere cosa sarebbe meglio fare e la ricerca di una soluzione al suo problema...
Personalmente mi trovo in linea con quanto espresso finora dai Colleghi ma non so se quello che le serve ora è proprio un consiglio...
Mi permetta - alle sue domande mi viene da rispondere con un altro quesito per il quale non chiedo risposta ma su cui la invito a riflettere da sé: ora che le è stata indicata una strada,una possibilità chiamata psicoterapia, lei di queste indicazioni che vuole farne?
Spero di non averla confusa di più...
Cordialmente
Dott. Marco Santachiara
comprendo la voglia di sapere cosa sarebbe meglio fare e la ricerca di una soluzione al suo problema...
Personalmente mi trovo in linea con quanto espresso finora dai Colleghi ma non so se quello che le serve ora è proprio un consiglio...
Mi permetta - alle sue domande mi viene da rispondere con un altro quesito per il quale non chiedo risposta ma su cui la invito a riflettere da sé: ora che le è stata indicata una strada,una possibilità chiamata psicoterapia, lei di queste indicazioni che vuole farne?
Spero di non averla confusa di più...
Cordialmente
Dott. Marco Santachiara
[#8]
Cara amica,
lei ha appena iniziato, seppur con un pizzico di ritardo, il suo percorso alla scopertà della sessualità. E allora, lo percorra con le sue difficoltà ed aspetti ancora prima di infilarsi nel tunnel della psicoterapia, che in una personalità già abbastanza indecisa e dubitativa, specie se incontra, come spesso succede, degli incompetenti, può solo creare altri problemi.
Cari saluti
Silvio Presta
www.silvio-presta-psichiatra.tk
lei ha appena iniziato, seppur con un pizzico di ritardo, il suo percorso alla scopertà della sessualità. E allora, lo percorra con le sue difficoltà ed aspetti ancora prima di infilarsi nel tunnel della psicoterapia, che in una personalità già abbastanza indecisa e dubitativa, specie se incontra, come spesso succede, degli incompetenti, può solo creare altri problemi.
Cari saluti
Silvio Presta
www.silvio-presta-psichiatra.tk
Silvio Presta
[#9]
Ex utente
Gentili Dottori,
grazie davvero per le vostre risposte.
Entrare in terapia per ora vorrei evitarlo, già andai da uno psicologo anni fa, più o meno in seconda media, sempre per motivi di ansia (era un po' un circolo vizioso come ora, ero in ansia per la paura di star male in seguito ad un episodio in cui mi sentii male e per l'ansia stavo male davvero).
Lo psicologo però non mi fu di nessun aiuto, la cosa svanì da sé con un po' di forza di volontà una volta arrivata alle superiori.
Io vorrei superare questo problema col mio ragazzo, di lui mi fido e riesco ad aprirmi un po'.
Spero di riuscirci e spero che lui possa continuare ad avere la pazienza che ha dimostrato fino ad ora.
Non so bene come mai io cada in questi "vortici d'ansia", forse dovrei affrontare le situazioni che mi causano ansia via, via in modo molto graduale. Idem e soprattutto col sesso. E' per questo che chiedevo del petting e delle coccole dolci anche senza bisogno di spogliarsi del tutto (almeno per il momento). L'esser passata dal niente a fare l'amore credo abbia dato il via al vortice però credo si possa rimediare no?
Grazie ancora per la Vostra gentilezza.
grazie davvero per le vostre risposte.
Entrare in terapia per ora vorrei evitarlo, già andai da uno psicologo anni fa, più o meno in seconda media, sempre per motivi di ansia (era un po' un circolo vizioso come ora, ero in ansia per la paura di star male in seguito ad un episodio in cui mi sentii male e per l'ansia stavo male davvero).
Lo psicologo però non mi fu di nessun aiuto, la cosa svanì da sé con un po' di forza di volontà una volta arrivata alle superiori.
Io vorrei superare questo problema col mio ragazzo, di lui mi fido e riesco ad aprirmi un po'.
Spero di riuscirci e spero che lui possa continuare ad avere la pazienza che ha dimostrato fino ad ora.
Non so bene come mai io cada in questi "vortici d'ansia", forse dovrei affrontare le situazioni che mi causano ansia via, via in modo molto graduale. Idem e soprattutto col sesso. E' per questo che chiedevo del petting e delle coccole dolci anche senza bisogno di spogliarsi del tutto (almeno per il momento). L'esser passata dal niente a fare l'amore credo abbia dato il via al vortice però credo si possa rimediare no?
Grazie ancora per la Vostra gentilezza.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 10.9k visite dal 09/07/2006.
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