Suicidio e maternità
Gentili Dottori,
è meglio crescere con una madre con disturbo bipolare anche curata o avere una madre morta suicida?
Il suicidio materno è davvero più devastante dei problemi causati dalle fasi depressive e maniacali nella vita quotidiana, le limitazioni, le crisi, l'imprevedibilita, l'abbandono emotivo, eccetera?
Grazie delle risposte.
Figlia e mamma con disturbo bipolare.
è meglio crescere con una madre con disturbo bipolare anche curata o avere una madre morta suicida?
Il suicidio materno è davvero più devastante dei problemi causati dalle fasi depressive e maniacali nella vita quotidiana, le limitazioni, le crisi, l'imprevedibilita, l'abbandono emotivo, eccetera?
Grazie delle risposte.
Figlia e mamma con disturbo bipolare.
[#1]
Gentile utente,
bisognerebbe chiedere alla madre, che è la diretta interessata...
La Sua domanda apre uno spiraglio sulla sofferenza propria, ma anche dei familiari, che il disturbo biopare provoca.
Lei ha un ambito nel quale poterne parlare di persona?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
bisognerebbe chiedere alla madre, che è la diretta interessata...
La Sua domanda apre uno spiraglio sulla sofferenza propria, ma anche dei familiari, che il disturbo biopare provoca.
Lei ha un ambito nel quale poterne parlare di persona?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Ex utente
Mi scusi Dr. ssa Brunialti, non mi sono spiegata bene, volevo sapere se dal punto di vista psicologico perdere la mamma per suicidio è davvero più traumatico che convivere con una mamma ora gravemente depressa, poi aggressiva, poi persa dietro idee grandiose o amori folli, poi... Ho avuto modo di parlarne con altri figli di bipolari che purtroppo hanno vissuto questa esperienza e la sensazione è che al di là del dispiacere ci fosse anche molto sollievo.
[#3]
Al nostro Studio giungono
sia gli uni
sia gli altri.
Non c'è una graduatoria nei dolori.
La psiche poi è strettamente individuale
e ogni persona - mi riferisco al figlio - risponde come meglio può
sia a breve (il quotidiano del giorno per giorno),
sia a distanza, nel dipanarsi degli anni e nei decenni della propria esistenza.
Possiamo dire però che il suididio lascia ai figli una eredità e un'ipoteca pesantissime, che talvolta si evidenziano dopo anni:
il messaggio che contro questa patologia la lotta è inutile, e che dunque non rimane che dichiararsi sconfitto e uccidersi, ritirandosi definitivamente.
Gli alti e bassi di una mamma bipolare fanno pur sempre parte della lotta..., della vita.
Dalla Sua domanda sembra trasparire una stanchezza grande.
Dott. Brunialti
sia gli uni
sia gli altri.
Non c'è una graduatoria nei dolori.
La psiche poi è strettamente individuale
e ogni persona - mi riferisco al figlio - risponde come meglio può
sia a breve (il quotidiano del giorno per giorno),
sia a distanza, nel dipanarsi degli anni e nei decenni della propria esistenza.
Possiamo dire però che il suididio lascia ai figli una eredità e un'ipoteca pesantissime, che talvolta si evidenziano dopo anni:
il messaggio che contro questa patologia la lotta è inutile, e che dunque non rimane che dichiararsi sconfitto e uccidersi, ritirandosi definitivamente.
Gli alti e bassi di una mamma bipolare fanno pur sempre parte della lotta..., della vita.
Dalla Sua domanda sembra trasparire una stanchezza grande.
Dott. Brunialti
[#6]
Ex utente
Vorrei che almeno girassero storie in cui lottare è servito a qualcosa, ma quando una mamma bipolare si cura, la cura funziona e va tutto liscio nessuno ne parla. Ne parlano solo quando si tratta di infanticidi, mamme prostitute e cose simili. Della signora della posta o del l'infermiera del distretto non sa niente nessuno, perché i familiari parlano di esaurimento nervoso, depressione, panico, che suscitano più compassione (e non capisco perché).
Io ho un figlio e a volte mi domando se gli sto facendo più male da viva che da morta. Ne parlo in psicoterapia, ma non so se la psicologa capisce che non si possono annullare i sintomi con la forza di volontà, sarebbe come imporsi di smettere di avere la diarrea. Bisogna accettarli e accettare i danni, prendersene anche la colpa e chiedere anche scusa! Scusi lo sfogo, era questo che mi domandavo.
Io ho un figlio e a volte mi domando se gli sto facendo più male da viva che da morta. Ne parlo in psicoterapia, ma non so se la psicologa capisce che non si possono annullare i sintomi con la forza di volontà, sarebbe come imporsi di smettere di avere la diarrea. Bisogna accettarli e accettare i danni, prendersene anche la colpa e chiedere anche scusa! Scusi lo sfogo, era questo che mi domandavo.
[#7]
Intuivo che dietro la domanda generale poteva esserci altro.
Lei osserva che non si parla di "...storie in cui lottare è servito a qualcosa...",
certo che serve. Assieme ai farmaci, assieme alla psicoterapia, lottare serve a raggiungere e mantenere una certa normalità di vita (a periodi meglio, altri peggio) per sè, ma anche per quelle creature che si sono messe al mondo.
Però credo di percepire anche una difficoltà di accettazione della Sua condizione esistenziale:
"vale la pena vivere con questa "disabilità?"
Una domanda che si pone ogni persona quando il gioco si fa duro.
Fortunatamente Lei è seguita da una Psicoterapeuta di persona (e, immagino, anche con una terapia farmacologica).
Se Le pare che la Sua Psy non comprenda a fondo,
Le porti questo scambio online,
in molti casi ha sortito un approfondimento della relazione terapeutica e della fiducia.
Saluti cordiali.
dott.Brunialti
Lei osserva che non si parla di "...storie in cui lottare è servito a qualcosa...",
certo che serve. Assieme ai farmaci, assieme alla psicoterapia, lottare serve a raggiungere e mantenere una certa normalità di vita (a periodi meglio, altri peggio) per sè, ma anche per quelle creature che si sono messe al mondo.
Però credo di percepire anche una difficoltà di accettazione della Sua condizione esistenziale:
"vale la pena vivere con questa "disabilità?"
Una domanda che si pone ogni persona quando il gioco si fa duro.
Fortunatamente Lei è seguita da una Psicoterapeuta di persona (e, immagino, anche con una terapia farmacologica).
Se Le pare che la Sua Psy non comprenda a fondo,
Le porti questo scambio online,
in molti casi ha sortito un approfondimento della relazione terapeutica e della fiducia.
Saluti cordiali.
dott.Brunialti
[#10]
Ex utente
Gentile dottoressa,
le scrivo ancora perché vorrei capire una cosa. La psicologa mi ha sconsigliato di dire al mio bambino che sto male, sto poco bene, sono indisposta, qualcosa che gli faccia capire che quello che tristemente succede è causato dal fatto che ho una brutta depressione e devo stare a casa con lui per il coronavirus. Non posso aggiustarmi per fargli pesare meno la situazione come ho fatto in altre situazioni facendomi aiutare. La mattina sono terribilmente aggressiva, lui è spaventato e fa quello che voglio, è molto triste, ha la mia stessa espressione piatta, gioca da solo. La psicologa vorrebbe che gli dicessi che sono stanca. Lei l'ha mai vista una persona depressa? Stanca.
Vorrei dire che io mi curo e questa ricaduta è dovuta ad una modifica concordata della terapia, ma la natura non si interessa di quanto ci si sforzi, se vuole si accanisce. Qualcuno pensa che il disturbo bipolare sia prendere 1 farmaco e via. Bisogna fare decine di prove, ci vogliono anni.
Spero che questa situazione finisca presto, per i malati psichici è catastrofica.
le scrivo ancora perché vorrei capire una cosa. La psicologa mi ha sconsigliato di dire al mio bambino che sto male, sto poco bene, sono indisposta, qualcosa che gli faccia capire che quello che tristemente succede è causato dal fatto che ho una brutta depressione e devo stare a casa con lui per il coronavirus. Non posso aggiustarmi per fargli pesare meno la situazione come ho fatto in altre situazioni facendomi aiutare. La mattina sono terribilmente aggressiva, lui è spaventato e fa quello che voglio, è molto triste, ha la mia stessa espressione piatta, gioca da solo. La psicologa vorrebbe che gli dicessi che sono stanca. Lei l'ha mai vista una persona depressa? Stanca.
Vorrei dire che io mi curo e questa ricaduta è dovuta ad una modifica concordata della terapia, ma la natura non si interessa di quanto ci si sforzi, se vuole si accanisce. Qualcuno pensa che il disturbo bipolare sia prendere 1 farmaco e via. Bisogna fare decine di prove, ci vogliono anni.
Spero che questa situazione finisca presto, per i malati psichici è catastrofica.
[#11]
Gentile utente,
La Sua Psy La conosce di persona
e se Le ha fornito tale indicazione lo avrà fatto a ragion veduta
forse per proteggere un minore.
Capisco la Sua difficoltà
(però se Lei pensa che lo possa capire fino in fondo UNICAMENTE chi lo vive sulla propria pelle, riconosco che ha ragione),
e al contempo presumo che Lei stia facendo il meglio che Le è possibile OGGI, in questa situazione difficile per molti, pur non bipolari.
Non vedo domande in #10,
ma mi fa piacere sentirLa, se a Lei ha fatto piacere interagire nuovamente con noi.
Abbia fiducia nella Sua Psy,
si prenda cura dell'alleanza terapeutica,
è importante anche quando non se ne vedono subito i frutti.
Una piacevole serata e ancor più un sereno risveglio domattina.
Dott. Brunialti
La Sua Psy La conosce di persona
e se Le ha fornito tale indicazione lo avrà fatto a ragion veduta
forse per proteggere un minore.
Capisco la Sua difficoltà
(però se Lei pensa che lo possa capire fino in fondo UNICAMENTE chi lo vive sulla propria pelle, riconosco che ha ragione),
e al contempo presumo che Lei stia facendo il meglio che Le è possibile OGGI, in questa situazione difficile per molti, pur non bipolari.
Non vedo domande in #10,
ma mi fa piacere sentirLa, se a Lei ha fatto piacere interagire nuovamente con noi.
Abbia fiducia nella Sua Psy,
si prenda cura dell'alleanza terapeutica,
è importante anche quando non se ne vedono subito i frutti.
Una piacevole serata e ancor più un sereno risveglio domattina.
Dott. Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 3k visite dal 22/03/2020.
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