Non capisco se sono permalosa o se ho ragione nel ritenere di essere trattata male
Salve, sono fidanzata da poco più di un anno con un uomo più grande di me di 13 anni, io di anni ne ho 30.
Lui è un tipo molto sicuro di sè, in gamba al lavoro e indipendente, mentre io sono attualmente disoccupata (meglio dire precaria) e vivo con i miei genitori.
Ora lui, dall'inizio della nostra relazione, si è comportato sempre in maniera ineccepibile, mi riempiva di attenzioni, carino, disponibile, insomma il bravo ragazzo che sognavo.
Da qualche mese però sto conoscendo un lato del suo carattere che mi fa stare male: spesso mi accusa di non ascoltarlo, mi rimprovera perchè, a suo dire, non faccio attenzione a ciò che mi dice, oppure quando cerca di spiegarmi qualcosa che non afferro subito, soprattutto argomenti di finanza, computer o ingegneria (per cui io non ferrata, a differenza di lui), mi accusa con aria di superiorità di essere "torda", mi chiede se ci faccio o ci sono, e mi paragona a sua madre, che sento essere sempre descritta da lui come persona "stupida", poco incline all'ascolto dei problemi altrui, poca attenta ed evasiva.
Ora, io non conosco questa signora, ma non credo di essere come lei, mi reputo sinceramente di carattere opposto a quello che mi viene descritto.
Ultimamente, ogni volta che mi accusa di tutte queste mie presunte mancanze, non riesco più ad essere paziente, mi sento sinceramente male, umiliata anche, mi scatena vere e proprie crisi di pianto, mi rovina le giornate questo suo modo di fare e a volte preferisco non sentirlo perchè questi episodi si verificano sempre più spesso, anche per futili motivi.
Non mi sembra di essere mai stata trattata così, non mi reputo la più intelligente delle ragazze, ma neanche così idiota come pensa lui.
Mi fa veramente sentire stupida e inutile, tanto che spesso mi chiedo perchè lui stia con me, passo dei giorni in cui sono davvero arrabbiata.
Ho provato a parlargliene, ma la sua risposta è che secondo lui io sono permalosa e che ho margine di cambiamento.
E' una situazione che comincio seriamente a non tollerare.
Ho bisogno di un parere esterno e oggettivo perchè sento di non poter più sostenere questa situazione.
Grazie mille a chi mi risponderà.
Lui è un tipo molto sicuro di sè, in gamba al lavoro e indipendente, mentre io sono attualmente disoccupata (meglio dire precaria) e vivo con i miei genitori.
Ora lui, dall'inizio della nostra relazione, si è comportato sempre in maniera ineccepibile, mi riempiva di attenzioni, carino, disponibile, insomma il bravo ragazzo che sognavo.
Da qualche mese però sto conoscendo un lato del suo carattere che mi fa stare male: spesso mi accusa di non ascoltarlo, mi rimprovera perchè, a suo dire, non faccio attenzione a ciò che mi dice, oppure quando cerca di spiegarmi qualcosa che non afferro subito, soprattutto argomenti di finanza, computer o ingegneria (per cui io non ferrata, a differenza di lui), mi accusa con aria di superiorità di essere "torda", mi chiede se ci faccio o ci sono, e mi paragona a sua madre, che sento essere sempre descritta da lui come persona "stupida", poco incline all'ascolto dei problemi altrui, poca attenta ed evasiva.
Ora, io non conosco questa signora, ma non credo di essere come lei, mi reputo sinceramente di carattere opposto a quello che mi viene descritto.
Ultimamente, ogni volta che mi accusa di tutte queste mie presunte mancanze, non riesco più ad essere paziente, mi sento sinceramente male, umiliata anche, mi scatena vere e proprie crisi di pianto, mi rovina le giornate questo suo modo di fare e a volte preferisco non sentirlo perchè questi episodi si verificano sempre più spesso, anche per futili motivi.
Non mi sembra di essere mai stata trattata così, non mi reputo la più intelligente delle ragazze, ma neanche così idiota come pensa lui.
Mi fa veramente sentire stupida e inutile, tanto che spesso mi chiedo perchè lui stia con me, passo dei giorni in cui sono davvero arrabbiata.
Ho provato a parlargliene, ma la sua risposta è che secondo lui io sono permalosa e che ho margine di cambiamento.
E' una situazione che comincio seriamente a non tollerare.
Ho bisogno di un parere esterno e oggettivo perchè sento di non poter più sostenere questa situazione.
Grazie mille a chi mi risponderà.
[#1]
Buongiorno signorina,
se lei vive i sentimenti di disagio che descrive, un motivo ci sarà, e dato che lei ha visto i comportamenti del suo compagno cambiare in peggio nel corso del tempo, è possibile che lui abbia mostrato un lato oscuro di sé e non è lei che è permalosa, dato che lei è rimasta sempre uguale a se stessa.
Ci sono persone che, per motivi legati a fattori innati e familiari, hanno costruito una personalità molto autocentrata, da difendere ad ogni costo e in cui l'altro, una volta agganciato, diventa l'oggetto del proprio potere. Questo modo di essere non è completamente consapevole ed è difficilissimo da cambiare perché dal soggetto viene usato per tenere un certo equilibrio e lo lascerebbe a malincuore
Osservi la sua situazione e rifletta sulla sua relazione: l'amore deve dare soprattutto cose belle!!!
Legga anche l'articolo che ho aggiunto nel link qui sotto ed eventualmente mi riscriva
Cordiali saluti
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/2144-il-motore-narcisistico-un-energia-inquinante.html
se lei vive i sentimenti di disagio che descrive, un motivo ci sarà, e dato che lei ha visto i comportamenti del suo compagno cambiare in peggio nel corso del tempo, è possibile che lui abbia mostrato un lato oscuro di sé e non è lei che è permalosa, dato che lei è rimasta sempre uguale a se stessa.
Ci sono persone che, per motivi legati a fattori innati e familiari, hanno costruito una personalità molto autocentrata, da difendere ad ogni costo e in cui l'altro, una volta agganciato, diventa l'oggetto del proprio potere. Questo modo di essere non è completamente consapevole ed è difficilissimo da cambiare perché dal soggetto viene usato per tenere un certo equilibrio e lo lascerebbe a malincuore
Osservi la sua situazione e rifletta sulla sua relazione: l'amore deve dare soprattutto cose belle!!!
Legga anche l'articolo che ho aggiunto nel link qui sotto ed eventualmente mi riscriva
Cordiali saluti
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/2144-il-motore-narcisistico-un-energia-inquinante.html
Dr. Monica Zoni, Psicologa clinica, Milano sud e Skype
zoni.monica@gmail.com cell. 3394939556
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.2k visite dal 20/03/2020.
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