Ansia o altro?
Buongiorno, sono una ragazza di 27 anni e non ho avuto un trascorso facile in famiglia.
Ho avuto un po' di lutti e in tutti i casi ho avuto dei traumi che sento ancora addosso adesso.
Ho sempre cercato di andare avanti senza metabolizzare il tutto ma ho maturato la fobia delle malattie.
Dopo la nascita di mio figlio ho deciso di prendermi cura di lui fino a che non ha avuto 1anno e mezzo.
Non lavoravo e sono sempre stata con lui.
Fino a un anno e mezzo del bimbo tutto bene, poi un po' per il lutto di mio fratello e un po' per l'ansia di dovermi staccare da mio figlio e cercare lavoro ho avuto un po' di problemi.
È iniziato con un attacco di panico a giugno 2019, sono andata all'ospedale era tutto ok a parte il calcio leggermente alto (0.2 in più del normale).
Avevo un paio di crisi a settimana... Poi ho deciso di farmi seguire e la situazione è migliorata.
Ora con i problemi che ci sono in Italia sono momentaneamente a casa da lavoro e ogni tanto ho di nuovo dei momenti difficili.
Sembra che mutano ogni volta le mie sensazioni... E infatti mi porta a pensare che non ci sia solo l'ansia ma altri fattori tipo cardiaci... È un periodo che ogni tanto ho il fiato che sembra corto, senso di chiusura al collo e allo sterno, batticuore, giramento di testa e stanchezza.
Avevo fatto un elettrocardiogramma 1 anno e mezzo fa ed era apposto a parte un po' di tachicardia, ma portata dell'agitazione... Ho paura che mi succeda qualcosa e non mi vivo a pieno la mia vita.
Mi consiglia una visita specialistica o è tutto frutto delle mie fantasie?
Grazie mille
Ho avuto un po' di lutti e in tutti i casi ho avuto dei traumi che sento ancora addosso adesso.
Ho sempre cercato di andare avanti senza metabolizzare il tutto ma ho maturato la fobia delle malattie.
Dopo la nascita di mio figlio ho deciso di prendermi cura di lui fino a che non ha avuto 1anno e mezzo.
Non lavoravo e sono sempre stata con lui.
Fino a un anno e mezzo del bimbo tutto bene, poi un po' per il lutto di mio fratello e un po' per l'ansia di dovermi staccare da mio figlio e cercare lavoro ho avuto un po' di problemi.
È iniziato con un attacco di panico a giugno 2019, sono andata all'ospedale era tutto ok a parte il calcio leggermente alto (0.2 in più del normale).
Avevo un paio di crisi a settimana... Poi ho deciso di farmi seguire e la situazione è migliorata.
Ora con i problemi che ci sono in Italia sono momentaneamente a casa da lavoro e ogni tanto ho di nuovo dei momenti difficili.
Sembra che mutano ogni volta le mie sensazioni... E infatti mi porta a pensare che non ci sia solo l'ansia ma altri fattori tipo cardiaci... È un periodo che ogni tanto ho il fiato che sembra corto, senso di chiusura al collo e allo sterno, batticuore, giramento di testa e stanchezza.
Avevo fatto un elettrocardiogramma 1 anno e mezzo fa ed era apposto a parte un po' di tachicardia, ma portata dell'agitazione... Ho paura che mi succeda qualcosa e non mi vivo a pieno la mia vita.
Mi consiglia una visita specialistica o è tutto frutto delle mie fantasie?
Grazie mille
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Dr.ssa Paola Scalco
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
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Gentile Signora,
il momento che stiamo vivendo è per tutti complesso e, se ci sono pregresse problematiche connesse all'ansia, il rischio è che queste si possano acuire.
Le suggerirei di contattare telefonicamente il suo medico di base, così da stabilire con lui se sia necessario qualche approfondimento dal punto di vista fisico.
In ogni caso, qualunque sia il parere del medico, le segnalo che l'ASL 1 della sua provincia ha attivato un servizio di consulenza psicologica telefonica gratuita, a cui può far riferimento anche in questo momento di "segregazione" forzata, per cercare di gestire al meglio le sue emozioni (non solamente per se stessa, ma anche per il suo bambino).
Cordialità.
il momento che stiamo vivendo è per tutti complesso e, se ci sono pregresse problematiche connesse all'ansia, il rischio è che queste si possano acuire.
Le suggerirei di contattare telefonicamente il suo medico di base, così da stabilire con lui se sia necessario qualche approfondimento dal punto di vista fisico.
In ogni caso, qualunque sia il parere del medico, le segnalo che l'ASL 1 della sua provincia ha attivato un servizio di consulenza psicologica telefonica gratuita, a cui può far riferimento anche in questo momento di "segregazione" forzata, per cercare di gestire al meglio le sue emozioni (non solamente per se stessa, ma anche per il suo bambino).
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 924 visite dal 17/03/2020.
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