Perchè non riesco a lasciare il mio ragazzo nonostante sono innamorata di un altro?
Salve, sono una ragazza di 26 anni e da 8 sono fidanzata con un ragazzo di cui sono sempre stata innamoratissima.
Per lui ho sopportato cose assurde, anche tradimenti da parte sua.
Ho sofferto tanto in questi anni per il suo carattere, i suoi modi di fare, e per la sua famiglia molto diversa dalla mia, sia di valori che di cultura.
Qualche anno fa lui è andato a lavorare in un'altra città e io non aspettavo altro che finire di studiare per raggiungerlo e viverci insieme.
Quando mi sono laureata, ho trovato un lavoro nella città dove lui lavora e ho preso casa lì.
Ma dopo qualche mese, ho conosciuto un collega, mio coetaneo, con cui è scattata subito una simpatia.
Inizialmente lui sapeva che fossi fidanzata quindi ci andava cauto, poi ad un certo punto, durante un ennesimo litigio con il mio ragazzo, ho colto l'occasione per lasciarlo.
Così ho detto al mio collega di esseremi lasciata, ma il mio ragazzo, essendo troppo sicuro di me e dell'amore che io ho sempre provato per lui, inizialmente non credeva facessi sul serio, quindi mi assecondava, quando, dopo qualche giorno, ha capito le mie reali intenzioni, ha iniziato a piangere come un bambino e io non ho avuto il coraggio di lasciarlo andare, ricominciando così a stare con lui, nonostante avessi capito di non amarlo più.
Intanto al mio collega, non ho avuto il coraggio di dire che ero ritornata con il mio ragazzo, e così lui ha iniziato a dismostrarmi che con me voleva fare sul serio.
Con lui sto bene, lui è un ragazzo di valori, è gentile con me, premuroso, attento, responsabile, rispettoso tutte quelle caratteristiche ho sempre desiderato e mai ottenuto dal mio ragazzo.
Di lui mi fido ciecamente, riesco a vivere serena, con il mio ragazzo no, essendoci stati molti episodi in passato che mi hanno fatto perdere fiducia nei suoi confronti.
Ma nonostante ciò ho paura di lasciare il mio ragazzo, ho paura che lui stia male, ho paura del giudizio della mia famiglia che l'ha accolto, e gli vuole bene come un figlio, ho paura che io possa stare male a vederlo senza di me, ho paura di lasciarlo e pentirmene.
Non riesco a capacitarmi del fatto che ho sempre desiderato questo, vivee con lui lontano da tutti, e ora che finalmente ho ottenuto quello che volevo, sto buttando tutto all'aria.
Mi sto coportando da perfetta egoista, stando con tutti e due e prendendo in giro entrambi.
Non ne posso più di questa situazione, non avrei mai immaginato di fare una cosa del genere.
Se guardo il mio futuro, mi ci vedo meglio con il mio "collega", so che su di lui potrei contare sempre, ma io ora proprio non ce la faccio a lasciare il mio ragazzo, che tra l'altro sta anche vivendo una brutta situazione in famiglia.
Non so che fare, e ho paura che se la situazione va ancora avanti perdo entrambi.
Non voglio far soffrire nessuno dei due, ma so che qualunque decisione prenda, uno dei sue ne soffrirà.
Aiutatemi.
Per lui ho sopportato cose assurde, anche tradimenti da parte sua.
Ho sofferto tanto in questi anni per il suo carattere, i suoi modi di fare, e per la sua famiglia molto diversa dalla mia, sia di valori che di cultura.
Qualche anno fa lui è andato a lavorare in un'altra città e io non aspettavo altro che finire di studiare per raggiungerlo e viverci insieme.
Quando mi sono laureata, ho trovato un lavoro nella città dove lui lavora e ho preso casa lì.
Ma dopo qualche mese, ho conosciuto un collega, mio coetaneo, con cui è scattata subito una simpatia.
Inizialmente lui sapeva che fossi fidanzata quindi ci andava cauto, poi ad un certo punto, durante un ennesimo litigio con il mio ragazzo, ho colto l'occasione per lasciarlo.
Così ho detto al mio collega di esseremi lasciata, ma il mio ragazzo, essendo troppo sicuro di me e dell'amore che io ho sempre provato per lui, inizialmente non credeva facessi sul serio, quindi mi assecondava, quando, dopo qualche giorno, ha capito le mie reali intenzioni, ha iniziato a piangere come un bambino e io non ho avuto il coraggio di lasciarlo andare, ricominciando così a stare con lui, nonostante avessi capito di non amarlo più.
Intanto al mio collega, non ho avuto il coraggio di dire che ero ritornata con il mio ragazzo, e così lui ha iniziato a dismostrarmi che con me voleva fare sul serio.
Con lui sto bene, lui è un ragazzo di valori, è gentile con me, premuroso, attento, responsabile, rispettoso tutte quelle caratteristiche ho sempre desiderato e mai ottenuto dal mio ragazzo.
Di lui mi fido ciecamente, riesco a vivere serena, con il mio ragazzo no, essendoci stati molti episodi in passato che mi hanno fatto perdere fiducia nei suoi confronti.
Ma nonostante ciò ho paura di lasciare il mio ragazzo, ho paura che lui stia male, ho paura del giudizio della mia famiglia che l'ha accolto, e gli vuole bene come un figlio, ho paura che io possa stare male a vederlo senza di me, ho paura di lasciarlo e pentirmene.
Non riesco a capacitarmi del fatto che ho sempre desiderato questo, vivee con lui lontano da tutti, e ora che finalmente ho ottenuto quello che volevo, sto buttando tutto all'aria.
Mi sto coportando da perfetta egoista, stando con tutti e due e prendendo in giro entrambi.
Non ne posso più di questa situazione, non avrei mai immaginato di fare una cosa del genere.
Se guardo il mio futuro, mi ci vedo meglio con il mio "collega", so che su di lui potrei contare sempre, ma io ora proprio non ce la faccio a lasciare il mio ragazzo, che tra l'altro sta anche vivendo una brutta situazione in famiglia.
Non so che fare, e ho paura che se la situazione va ancora avanti perdo entrambi.
Non voglio far soffrire nessuno dei due, ma so che qualunque decisione prenda, uno dei sue ne soffrirà.
Aiutatemi.
[#1]
Gent.ma lettrice,
decisioni così importanti necessitano di lucidità e serenità ed i sensi di colpa sono certamente cattivi consiglieri.
Se ha una sua autonomia e indipendenza economica sarebbe opportuno attualmente scegliere una situazione abitativa diversa dalla convivenza e spiegandola al suo fidanzato con la confusione sentimentale che sta vivendo in questa fase della sua vita .
Il bisogno di avere tempo per riflettere darà i suoi frutti associandolo alla "solitudine " e alla "distanza" anche dalla altra relazione e ciò le permetterà di capire i suoi sentimenti più profondi. La sua "non decisione" potrebbe continuare a far soffrire tre persone ,loro due e lei .
Provi a consultare uno psicologo nella città dove vive, certamente potrà esserle di aiuto seguendo la strada che oggi lei stessa ha intrapreso con questa sua lettera.
Molti auguri .
decisioni così importanti necessitano di lucidità e serenità ed i sensi di colpa sono certamente cattivi consiglieri.
Se ha una sua autonomia e indipendenza economica sarebbe opportuno attualmente scegliere una situazione abitativa diversa dalla convivenza e spiegandola al suo fidanzato con la confusione sentimentale che sta vivendo in questa fase della sua vita .
Il bisogno di avere tempo per riflettere darà i suoi frutti associandolo alla "solitudine " e alla "distanza" anche dalla altra relazione e ciò le permetterà di capire i suoi sentimenti più profondi. La sua "non decisione" potrebbe continuare a far soffrire tre persone ,loro due e lei .
Provi a consultare uno psicologo nella città dove vive, certamente potrà esserle di aiuto seguendo la strada che oggi lei stessa ha intrapreso con questa sua lettera.
Molti auguri .
Dr.ssa Patrizia Pezzella
psicologa, psicoterapeuta
perfezionata in sessuologia clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 10.5k visite dal 14/03/2020.
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