Voglio smettere di essere dipendente dai videogiochi
Buongiorno Dottori,
Come da titolo ho intenzione di smettere di essere dipendente dai videogiochi ma purtroppo non è così semplice.
Ne sono già stato dipendente dai 14 ai 17 anni e questo è stato semplicemente distruttivo per capire le regole base di una qualunque relazione umana.
Oggi ho 24 anni quasi 25 anni e se prima giocavo saltuariamente (quando tornavo a casa da lavoro), adesso che c'è il coronavirus in circolazione e siamo tutti a casa gioco dalla mattina la sera.
Dovrei lavorare da casa ma c'è un qualcosa, dentro di me, che preferisce tornare a giocare.
Adesso mi sono stufato.
Me ne sono forse finalmente reso conto perché sto diventando "dipendente" di postura, ovvero non riesco a stare seduto se non ho la schiena dritta: questo mi crea molto disagio e faccio anche fatica a dormire perché non mi sento mai dritto (infatti ho imparato a dormire a pancia in giù).
Di lavoro faccio il consulente informatico e non riesco a svolgere il mio lavoro perché
1.Non riesco a stare fermo perché ho paura sempre per il discorso della postura e
2.Perché non voglio più avere a che fare col computer.
È una droga per me e me ne voglio liberare.
Mi ha creato e mi sta creando problemi di memoria, concentrazione ed ho sempre l'ansia; inoltre anche l'attività motoria è peggiorata (soprattutto in questo periodo che sono a casa e non mi muovo).
Vi chiedo quindi, è possibile tornare ad essere un ragazzo normale?
Io vorrei cambiare, ricordarmi le cose, avere controllo del mio corpo invece mi sento sempre come se fosse scollegato dalla mia testa.
Da 6 mesi ho iniziato a suonare il violino e non riesco a controllare il mio corpo perché sembra che gli arti si muovano da soli senza un briciolo di concentrazione.
Stessa cosa con i rapporti umani: sparo parole a vanvera senza ragionarci più di tanto.
Ho fatto EMDR quando avevo 17 anni, fino ai 20.
Ora voglio sistemare questa situazione da solo.
Cosa mi consigliate?
Grazie mille e scusate l'orario
Come da titolo ho intenzione di smettere di essere dipendente dai videogiochi ma purtroppo non è così semplice.
Ne sono già stato dipendente dai 14 ai 17 anni e questo è stato semplicemente distruttivo per capire le regole base di una qualunque relazione umana.
Oggi ho 24 anni quasi 25 anni e se prima giocavo saltuariamente (quando tornavo a casa da lavoro), adesso che c'è il coronavirus in circolazione e siamo tutti a casa gioco dalla mattina la sera.
Dovrei lavorare da casa ma c'è un qualcosa, dentro di me, che preferisce tornare a giocare.
Adesso mi sono stufato.
Me ne sono forse finalmente reso conto perché sto diventando "dipendente" di postura, ovvero non riesco a stare seduto se non ho la schiena dritta: questo mi crea molto disagio e faccio anche fatica a dormire perché non mi sento mai dritto (infatti ho imparato a dormire a pancia in giù).
Di lavoro faccio il consulente informatico e non riesco a svolgere il mio lavoro perché
1.Non riesco a stare fermo perché ho paura sempre per il discorso della postura e
2.Perché non voglio più avere a che fare col computer.
È una droga per me e me ne voglio liberare.
Mi ha creato e mi sta creando problemi di memoria, concentrazione ed ho sempre l'ansia; inoltre anche l'attività motoria è peggiorata (soprattutto in questo periodo che sono a casa e non mi muovo).
Vi chiedo quindi, è possibile tornare ad essere un ragazzo normale?
Io vorrei cambiare, ricordarmi le cose, avere controllo del mio corpo invece mi sento sempre come se fosse scollegato dalla mia testa.
Da 6 mesi ho iniziato a suonare il violino e non riesco a controllare il mio corpo perché sembra che gli arti si muovano da soli senza un briciolo di concentrazione.
Stessa cosa con i rapporti umani: sparo parole a vanvera senza ragionarci più di tanto.
Ho fatto EMDR quando avevo 17 anni, fino ai 20.
Ora voglio sistemare questa situazione da solo.
Cosa mi consigliate?
Grazie mille e scusate l'orario
[#1]
Gentile utente,
il tema è importante tanto quanto delicato e mi sembra che nel suo scritto lei tocchi diversi punti: la dipendenza da videogiochi, i problemi di postura, la "paura" che l'utilizzo del pc per lavoro possa alimentare la sua dipendenza da esso, i problemi di memoria e concentrazione, la sensazione di non riuscire a controllare il suo corpo e le difficoltà di comunicazione.
Andiamo con ordine...
1. la dipendenza dai videogiochi accomuna molte persone. Spesso si presenta in situazione di ridotte relazioni sociali o con la mancanza di altre attività extra lavorative (come lo sport o hobby). Ecco il primo consiglio, provi a chiedersi: se questa dipendenza non ci fosse cosa farei? Qual'è la prima cosa che vorrebbe tornare a fare? ... quando ha risposto LA FACCIA!!! Cosa aspetta? All'inizio non è facile, lo so, ma è solo dopo il primo passo che si comincia a camminare!
2. per i suoi problemi di postura mi viene da pensare che siano legati alla posizione assunta durante il lavoro (e durante i videogiochi). Consulti un fisioterapista!
3. l' utilizzo del pc per lavoro può spaventarla, facendole credere che anche esso potrebbe crearle dipendenza. Credo che lavorando sul discorso videogiochi (le suggerisco uno psicoterapeuta cognitivo comportamenale) il suo rapporto col pc e quindi col suo lavoro potrebbe assumere un altra sfumatura!
4. i problemi id memoria e di concentrazione... è sempre bene consultare un medico per escludere cause organiche, ma possiamo supporre che l'eccessivo uso di videogiochi possa in parte influire sulla capacità cognitive. Ha mai pensato di allenare il suo cervello diversamente?
5. la sensazione di non riuscire a controllare il suo corpo rispecchia un po' lo stesso discorso: le suggerisco di intraprendere la pratica della meditazione. E' uno strumento potentissimo e di rilevante efficacia scientifica, dimostrata anche in casi di dipendenza e di scarsa concentrazione. Ci sono molti colleghi che come me si occupano anche di questo!
Mi sembra che di lavoro da fare ce ne sia ;) ma che un passetto alla volta si possa fare tutto... quindi cosa aspetta? Si butti!
il tema è importante tanto quanto delicato e mi sembra che nel suo scritto lei tocchi diversi punti: la dipendenza da videogiochi, i problemi di postura, la "paura" che l'utilizzo del pc per lavoro possa alimentare la sua dipendenza da esso, i problemi di memoria e concentrazione, la sensazione di non riuscire a controllare il suo corpo e le difficoltà di comunicazione.
Andiamo con ordine...
1. la dipendenza dai videogiochi accomuna molte persone. Spesso si presenta in situazione di ridotte relazioni sociali o con la mancanza di altre attività extra lavorative (come lo sport o hobby). Ecco il primo consiglio, provi a chiedersi: se questa dipendenza non ci fosse cosa farei? Qual'è la prima cosa che vorrebbe tornare a fare? ... quando ha risposto LA FACCIA!!! Cosa aspetta? All'inizio non è facile, lo so, ma è solo dopo il primo passo che si comincia a camminare!
2. per i suoi problemi di postura mi viene da pensare che siano legati alla posizione assunta durante il lavoro (e durante i videogiochi). Consulti un fisioterapista!
3. l' utilizzo del pc per lavoro può spaventarla, facendole credere che anche esso potrebbe crearle dipendenza. Credo che lavorando sul discorso videogiochi (le suggerisco uno psicoterapeuta cognitivo comportamenale) il suo rapporto col pc e quindi col suo lavoro potrebbe assumere un altra sfumatura!
4. i problemi id memoria e di concentrazione... è sempre bene consultare un medico per escludere cause organiche, ma possiamo supporre che l'eccessivo uso di videogiochi possa in parte influire sulla capacità cognitive. Ha mai pensato di allenare il suo cervello diversamente?
5. la sensazione di non riuscire a controllare il suo corpo rispecchia un po' lo stesso discorso: le suggerisco di intraprendere la pratica della meditazione. E' uno strumento potentissimo e di rilevante efficacia scientifica, dimostrata anche in casi di dipendenza e di scarsa concentrazione. Ci sono molti colleghi che come me si occupano anche di questo!
Mi sembra che di lavoro da fare ce ne sia ;) ma che un passetto alla volta si possa fare tutto... quindi cosa aspetta? Si butti!
Cordialmente,
Dr.ssa Paola Dordoni
[#2]
Utente
Buongiorno Dr. Essa,
Innanzitutto grazie della risposta, proverò a risponderle al meglio.
Premetto che sono arrivato a scrivere qui in quanto la dipendenza sembra essersi ripresentata; infatti fino a qualche mese fa, andavo a letto presto la sera del venerdì per svegliarmi il sabato e partire in bici e treno per andare a fotografare e stavo in giro fino alla sera. Col tempo ho perso la voglia di farlo perché era troppo dispendioso a livello economico, dovevo farmi 3 ore di viaggio e spesso portavo a casa pochissimi risultati. Smettendo di fare questa attività, a cascata, ho smesso di pubblicare su Instagram e di guardare le foto realizzare dagli altri fotografi. Instagram, per me, rappresenta la mia attività personale e i like ed i follower che ottengo sono i miei "soldi" virtuali quindi da buon imprenditore, se non produco foto non pubblico e quindi la mia attività resta ferma.
Riguardo gli altri punti, la prima cosa che farò appena finisce questo virus sarà iscrivermi ad un corso di meditazione, andare da un neurologo per capire se a livello celebrale sto bene e da un fisioterapista.
Il mio sogno è abbandonare la mia vita attuale e dedicarmi alla fotografia e violino. Mi piacerebbe abitare in un posto naturalistico, avere il mio orto e stare rilassato; ad esempio abitare in una casa sull'albero. Il mio unico limite sono i soldi ed i rapporti sociali.
Come farei a campare? Al tempo stesso non vorrei ritrovarmi da solo ma condividere questo sogno con qualcuno e magari avere qualche persona attorno. Insomma potrei scendere al compromesso di vivere in un paesino o magari avere un negozietto di frutta e verdura e poi vivere in natura.
Sono tutte ipotesi ma ho una paura tremenda e non so bene cosa fare. Quello che so è che non mi ci vedo tra 10 anni a lavorare in un'azienda seduto davanti ad un monitor e magari con ancora meno vita sociale in quanto potenzialmente potrei fare carriera
Innanzitutto grazie della risposta, proverò a risponderle al meglio.
Premetto che sono arrivato a scrivere qui in quanto la dipendenza sembra essersi ripresentata; infatti fino a qualche mese fa, andavo a letto presto la sera del venerdì per svegliarmi il sabato e partire in bici e treno per andare a fotografare e stavo in giro fino alla sera. Col tempo ho perso la voglia di farlo perché era troppo dispendioso a livello economico, dovevo farmi 3 ore di viaggio e spesso portavo a casa pochissimi risultati. Smettendo di fare questa attività, a cascata, ho smesso di pubblicare su Instagram e di guardare le foto realizzare dagli altri fotografi. Instagram, per me, rappresenta la mia attività personale e i like ed i follower che ottengo sono i miei "soldi" virtuali quindi da buon imprenditore, se non produco foto non pubblico e quindi la mia attività resta ferma.
Riguardo gli altri punti, la prima cosa che farò appena finisce questo virus sarà iscrivermi ad un corso di meditazione, andare da un neurologo per capire se a livello celebrale sto bene e da un fisioterapista.
Il mio sogno è abbandonare la mia vita attuale e dedicarmi alla fotografia e violino. Mi piacerebbe abitare in un posto naturalistico, avere il mio orto e stare rilassato; ad esempio abitare in una casa sull'albero. Il mio unico limite sono i soldi ed i rapporti sociali.
Come farei a campare? Al tempo stesso non vorrei ritrovarmi da solo ma condividere questo sogno con qualcuno e magari avere qualche persona attorno. Insomma potrei scendere al compromesso di vivere in un paesino o magari avere un negozietto di frutta e verdura e poi vivere in natura.
Sono tutte ipotesi ma ho una paura tremenda e non so bene cosa fare. Quello che so è che non mi ci vedo tra 10 anni a lavorare in un'azienda seduto davanti ad un monitor e magari con ancora meno vita sociale in quanto potenzialmente potrei fare carriera
[#3]
Gentile,
quello che scrive è davvero molto importante!!
Ora abbiamo "le mani legate" per via della quarantena, ma pensando a tutto quello che mi ha detto , cosa può fare da casa per perseguire i suoi interessi?
ci sono molti video per imparare a suonare il violino, corsi online, youtube,.... o ancora, se la sua passione e il suo lavoro sono la fotografia può utilizzare questo momento per approfondire il tema, per guardare gli altri fotografi, per dare spazio alla sua passione!! deve solo prendere in mano la macchina fotografica emettersi sul balcone...cosa aspetta??
ci sono parecchi modi per coltivare i nostri valori... non per forza tutti costosi o irreali!!
quello che scrive è davvero molto importante!!
Ora abbiamo "le mani legate" per via della quarantena, ma pensando a tutto quello che mi ha detto , cosa può fare da casa per perseguire i suoi interessi?
ci sono molti video per imparare a suonare il violino, corsi online, youtube,.... o ancora, se la sua passione e il suo lavoro sono la fotografia può utilizzare questo momento per approfondire il tema, per guardare gli altri fotografi, per dare spazio alla sua passione!! deve solo prendere in mano la macchina fotografica emettersi sul balcone...cosa aspetta??
ci sono parecchi modi per coltivare i nostri valori... non per forza tutti costosi o irreali!!
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 14/03/2020.
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