Difficoltà a respirare da 20 giorni: ansia? asma? coronavirus?
Buongiorno,
Il 21 febbraio in Lombardia e Italia è scoppiata l'emergenza Coronavirus con tutte le gravi problematiche che conosciamo, sintomatologia a cui dover stare attenti e indicazioni di sicurezza da seguire.
Da quel giorno faccio fatica a fare respiri profondi, dopo 12 giorni ha iniziato ad intensificarsi la fatica a respirare anche normalmente (senza concentrarmi sul fare il respiro profondo) quando ho iniziato ad avere un po' di catarro e raffreddore, il 3 marzo sono andata dal dottore, che mi ha visitato e dicendo che gola e bronchi erano a posto.
Gli ho confermato di non aver mai avuto febbre, mi ha detto di fare Aerosol per una possibile tracheite (Fluibron, Prontinal e fisiologica).
Sono un soggetto allergico a graminacee (da bambina ho avuto qualche episodio asmatico in primavera, ma negli ultimi 25 anni solo riniti allergiche o orticaria, che al momento non ho).
Dopo una settimana di Aerosol non ho avuto miglioramenti (anzi, qualche giorno ho avuto difficoltà a deglutire, altri una stretta al petto, e altri sento una specie di affanno a respirare a bocca aperta, sempre senza riuscire a fare respiri profondi).
Richiamato il dottore mi dice di continuare fino ad un massimo di 10 giorni di Aerosol ma che purtroppo non mi può visitare perchè è stato in messo in quarantena preventiva dopo essere entrato in contatto con un paziende positivo al Covid-19.
Sto provando a contattare medici sostitutivi senza riuscire a parlare con nessuno, al tempo stesso vista la situazione difficile del sistema sanitario non voglio gravare per qualcosa che forse è 'solo' psicologica pur essendo per me motivo di forte disagio.
Spero che questo canale online possa darmi qualche indicazione per come procedere.
Non ho mai avuto nè febbre nè tosse, convivo con questo disagio continuo da quando mi sveglio alla sera; in questa situazione di smartworking, mentre lavoro, inspirando con il naso ci sono momenti in cui ci faccio meno caso ma ora che ho il naso un pochino tappato, essendo più portata a respirare con la bocca, vado in affanno, provo a fare respiri profondi senza riuscirci e mi agito.
Dopo 20 giorni con questi sintomi, possiamo considerare ampiamente probibile si tratti di ansia?
(non ho mai avuto attacchi di panico ma sono tentenzialmente una persona che si preoccupa per le situazioni).
Alla prima visita, il dottore mi aveva prescritto anche Duoresp Spiromax, in sistituzione al cortisone aerosol e da usare all'occorrenza (max 2 vv al gg).
Leggendo il bugiardino c'è scritto di non inalare il prodotto in caso di infezione polmonare, dunque non l'ho al momento utilizzato.
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione che potrete dedicare alla richiesta, non voglio caricare ospedali per una situazione che al momento non considero un'emergenza ma al tempo stesso non vorrei sottovalutare un possibile lento aggravarsi delle mie condizioni di salute.
Grazie e buon lavoro
Il 21 febbraio in Lombardia e Italia è scoppiata l'emergenza Coronavirus con tutte le gravi problematiche che conosciamo, sintomatologia a cui dover stare attenti e indicazioni di sicurezza da seguire.
Da quel giorno faccio fatica a fare respiri profondi, dopo 12 giorni ha iniziato ad intensificarsi la fatica a respirare anche normalmente (senza concentrarmi sul fare il respiro profondo) quando ho iniziato ad avere un po' di catarro e raffreddore, il 3 marzo sono andata dal dottore, che mi ha visitato e dicendo che gola e bronchi erano a posto.
Gli ho confermato di non aver mai avuto febbre, mi ha detto di fare Aerosol per una possibile tracheite (Fluibron, Prontinal e fisiologica).
Sono un soggetto allergico a graminacee (da bambina ho avuto qualche episodio asmatico in primavera, ma negli ultimi 25 anni solo riniti allergiche o orticaria, che al momento non ho).
Dopo una settimana di Aerosol non ho avuto miglioramenti (anzi, qualche giorno ho avuto difficoltà a deglutire, altri una stretta al petto, e altri sento una specie di affanno a respirare a bocca aperta, sempre senza riuscire a fare respiri profondi).
Richiamato il dottore mi dice di continuare fino ad un massimo di 10 giorni di Aerosol ma che purtroppo non mi può visitare perchè è stato in messo in quarantena preventiva dopo essere entrato in contatto con un paziende positivo al Covid-19.
Sto provando a contattare medici sostitutivi senza riuscire a parlare con nessuno, al tempo stesso vista la situazione difficile del sistema sanitario non voglio gravare per qualcosa che forse è 'solo' psicologica pur essendo per me motivo di forte disagio.
Spero che questo canale online possa darmi qualche indicazione per come procedere.
Non ho mai avuto nè febbre nè tosse, convivo con questo disagio continuo da quando mi sveglio alla sera; in questa situazione di smartworking, mentre lavoro, inspirando con il naso ci sono momenti in cui ci faccio meno caso ma ora che ho il naso un pochino tappato, essendo più portata a respirare con la bocca, vado in affanno, provo a fare respiri profondi senza riuscirci e mi agito.
Dopo 20 giorni con questi sintomi, possiamo considerare ampiamente probibile si tratti di ansia?
(non ho mai avuto attacchi di panico ma sono tentenzialmente una persona che si preoccupa per le situazioni).
Alla prima visita, il dottore mi aveva prescritto anche Duoresp Spiromax, in sistituzione al cortisone aerosol e da usare all'occorrenza (max 2 vv al gg).
Leggendo il bugiardino c'è scritto di non inalare il prodotto in caso di infezione polmonare, dunque non l'ho al momento utilizzato.
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione che potrete dedicare alla richiesta, non voglio caricare ospedali per una situazione che al momento non considero un'emergenza ma al tempo stesso non vorrei sottovalutare un possibile lento aggravarsi delle mie condizioni di salute.
Grazie e buon lavoro
[#1]
Gentile utente,
online non è possibile nè effettuare diagnosi nè fornire risposte alle Sue domande
stante anche la drammatica situazione creata dal Corona virus.
Prenda dunque contatto telefonicamente con Le strutture preposte.
Cordiali saluti.
dott. Brunialti
online non è possibile nè effettuare diagnosi nè fornire risposte alle Sue domande
stante anche la drammatica situazione creata dal Corona virus.
Prenda dunque contatto telefonicamente con Le strutture preposte.
Cordiali saluti.
dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.6k visite dal 13/03/2020.
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