è possibile che io stia metabolizzando la fine di una relazione tossica un anno dopo la sua fine?

Gentili Dottori, mi rivolgo a voi nella speranza di poter ottenere un minimo chiarimento sulla mia situazione.

Inizió tutto a dicembre 2018.
Era un periodo piuttosto buio per me, ho avuto problemi con me stessa, ero demotivata e sono arrivata ad avere pensieri suicidi.
Conosco un ragazzo fantastico, ci frequentiamo, ma si rivela piuttosto instabile.
Io ci perdo la testa, senza saperne il motivo, non era una bella persona.
Ma al cuore non si comanda... Inizia questa sorta di relazione tossica nella quale io sottostavo a qualsiasi suo comportamento.
Non si faceva scrupoli a dirmi di essere andato a letto con un’altra dopo aver passato la giornata con me a baciarmi e coccolarmi.
Sono stati solo 4 mesi, ma davvero difficili, pieni di confusione e di dolore.
Ad oggi penso che la colpa non sia esclusivamente sua ma anche mia e del mio stato d’animo.
Fossi stata più forte non gli avrei dato la possibilità di torturarmi.
Ma ero così debole che ho lasciato che mi facesse qualsiasi cosa.

A maggio, dopo un mese che non ci sentivamo più, conosco il mio attuale ragazzo.
Premetto che dopo aver chiuso con il ragazzo precedente ero tornata felice, davvero.
Mi sentivo così leggera e così piena di vita come non mi sentivo da tempo.
Insomma conosco questo ragazzo, entrambi ci piacciamo all’istante, dopo un mese ci mettiamo insieme.
Da quel momento sono passati 9 mesi.

I più belli della mia vita, ho provato l’amore vero, quello che ti fa toccare il cielo con un dito, quello che ti dona tranquillità; tutto ciò che con il ragazzo precedente non avevo.
Quando l’ho conosciuto, dentro di me sapevo che forse avrei dovuto concedermi più tempo per metabolizzare quella brutta relazione.
Peró ci piacevamo così tanto e io mi sentivo così felice che alla fine mi sono lasciata andare.

I problemi cominciano un mese fa, quando il primo ragazzo mi ha contattata per chiedermi come stessi.
Io non ho risposto e lui non mi ha più scritto, ma da quel momento mi sembra di essere tornata a un anno fa.
Stesse sensazioni, stessa confusione, stesso vuoto dentro.
Non mi manca lui, e io lo so per certo, perché nessuno mi ha mai portato così tanta sofferenza e se tornassi indietro, non rifarei nulla.

Ma da quel momento sento le stesse sensazioni di un anno fa, come se fosse tornato a tormentarmi; non lui, ma il dolore che mi ha fatto provare.
Quindi mi chiedo: è possibile che, nella fretta di mettermi con il mio ragazzo, io abbia soffocato i sentimenti precedenti, non dandomi la possibilità di metabolizzarli e superarli definitivamente?
E che questi sentimenti stiano uscendo fuori proprio adesso, dopo un anno dalla fine di tutto?

Vi ringrazio per l’attenzione.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
già sofferente lei ha incontrato un ragazzo che ha approfittato del suo momento di fragilità per maltrattarla. Incapace di difendersi, è stata quindi vittima di uno stress traumatico.
Il secondo incontro, così diverso, ha avuto un effetto curativo, quando lei già viveva la gioia di essersi liberata dall'incubo.
A quel che ci scrive sono trascorsi mesi di un rapporto felice e appagante, senza alcun confronto sfavorevole con la vecchia relazione.
Non sembrerebbe, quindi, che lei dovesse elaborare il lutto del precedente addio. Infatti, quando il suo ex si fa di nuovo vivo, in lei non scatta il rimpianto, ma la memoria della sofferenza che ha provato.
A me non sembra che lei non si sia concessa il tempo di elaborare un lutto che in realtà non c'è stato.
Quello che ora sta vivendo, ed è bene che avvenga adesso, nella nuova posizione di forza che ha conquistato, è l'assillo dei "perché" che le invadono la mente: perché la crudeltà di cui è stata oggetto, perché la sua passività e debolezza...
A queste domande forse si aggiunge un oscuro, primordiale desiderio di vendetta, e la paura di poter tornare a vivere gli stessi momenti di passività autolesionistica...
Lei scrive: "Ad oggi penso che la colpa non sia esclusivamente sua ma anche mia e del mio stato d’animo. Fossi stata più forte non gli avrei dato la possibilità di torturarmi. Ma ero così debole che ho lasciato che mi facesse qualsiasi cosa".
Un'analisi corretta, che le permette di capire il passato e di salvaguardare il futuro. Non nasconda a sé stessa queste riflessioni e ne parli anche al suo nuovo partner, se sente che può farlo con misura, senza incrinare la vostra serenità.
Altrimenti cerchi un consulto psicologico per attraversare nella maniera migliore questo opportuno chiarimento con sé stessa.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com