Come valutare se una psicoterapia è efficace?

Salve, sono una ragazza di 27 anni.
Ho iniziato da qualche mese un percorso di psicoterapia CBT per ansia sociale.
Inizialmente mi sono trovata molto bene col terapeuta a cui mi ero rivolta, ma ora inizio ad avere molti dubbi sull'efficacia della terapia.
Mi sento di dover fare una premessa: il mio è un caso di moderata entità, legato soprattutto all'ansia da prestazione in ambienti formali (università e lavoro).
Torno a descrivervi la mia situazione.
Alcuni mesi fa, in seguito ad un tirocinio fallito miseramente, ho intuito che la causa potesse essere legata all'ansia e mi sono rivolta ad un professionista.
dopo le prime sedute ho percepito un miglioramento molto rapido, dovuto prevalentemente dalla certezza che il problema fosse legato all'ansia e non alla mia incapacità personale/disinteresse/maleducazione.
A causa della specificità delle situazioni in cui la mia ansia diventa ingestibile, ho avuto poche possibilità di espormi a questo tipo di situazioni.
Ho continuato il percorso nella speranza di ottenere miglioramenti più significativi, ma dopo 10 sedute mi sembra di essere ancora bloccata ai pochi miglioramenti iniziali.
Spesso ho la sensazione che funzioni di più ciò che faccio da sola (libri sulla fobia sociale e sulle social skills) piuttosto che ciò che faccio in terapia.
Sicuramente la terapia mi motiva a cercare nuovi stimoli e a sperare in una risoluzione del problema, ma sento che non mi sta fornendo gli strumenti per farlo in tempi rapidi.
Vorrei avere più obiettivi o sfide su cui lavorare, mentre invece mi sembra di continuare a ripetere le stesse cose senza una progressione.
Che cosa dovrei fare?
Sto pensando di interrompere la terapia, ma non so abbia senso farlo dopo una decina di incontri.
Grazie per l'attenzione
[#1]
Dr.ssa Paola Dordoni Psicologo, Psicoterapeuta 112 7
Gentile utente,

questa riflessione è importante, e credo che il suo terapeuta apprezzerebbe molto la sua condivisione!
Mi lasci fare una premessa, la CBT è la terapia più efficace per i casi di ansia (evidenze scientifiche). Lo strumento principali in queste situazioni è l'esposizione (chiaramente all'interno di un percorso terapeutico studiato ad hoc). Lei ha detto che ha avuto poche possibilità di esporsi, quindi mi senti di dirle che è come se lei non avesse mai davvero messo le mani nel lavoro che deve fare. Gli incontri iniziali servono certamente, anche per il clinico che deve fare un assessment, ma i risultati sono osservabili a livello comportamentale solo se lei si espone.
Inoltre, è utile che lei trovi anche dei modi per aiutarsi "da sola", se sono utili non li abbandoni! Questo però non significa che sono più o meno utili della terapia... come dire, tutto insieme è utile!!
Importante: la psicoterapia NON è UN FARMACO, quindi non ci si deve aspettare che dopo qualche assunzione ci sia un "magico" cambiamento... sarebbe aspettarsi di veder crescere i muscoli solo andando in palestra, ma senza allenarsi. La pazienza e soprattutto l'impegno nell'esposizione (in questo caso) sono gli esercizi per mettere su i muscoli! :)
spero di essermi spiegata! Ne parli col suo terapeuta!! buon lavoro!

Cordialmente,
Dr.ssa Paola Dordoni

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Utente
Utente
Vorrei avere più occasioni per espormi, ma inizio a rendermi conto che nel mio caso è difficili trovare quel tipo di situazioni che mi generano ansia. Sono a un passo dalla laurea e sono "reclusa" in casa per scrivere la tesi. Non ho più lezioni ne occasioni per mettermi alla prova.
Anche volendo mi rendo conto di non poter chiedere un incontro ad un professore universitario o iniziare un nuovo tirocinio in laboratorio solo per provare ad espormi...e fortunatamente in ambienti più normali il problema non si manifesta.
Questo è il motivo per cui sto valutando di interrompere la terapia..Non certo per la mancanza di fiducia nel terapeuta.

Potrebbe essere una soluzione quella di distanziare gli incontri nel tempo in modo da avere più tempo per espormi(ora vado una volta a settimana)?

So che dovrei parlarne con lui..ma non ci riesco. Ogni volta ci provo ma non trovo il coraggio. Suppongo che faccia parte del problema "ansia sociale" :/
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Dr.ssa Paola Dordoni Psicologo, Psicoterapeuta 112 7
Potrebbe essere una soluzione quella di distanziare gli incontri nel tempo in modo da avere più tempo per espormi(ora vado una volta a settimana)?

no, l'esposizione non è qualcosa che possiamo fare da soli. è una tecnica psicologica e come tale dev essere strutturata e pensata dal professionista. quindi non deve farlo da sola! ne parli col suo terapeuta e chieda a lui! sarebbe scorretto affrontarla da solo...
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