Accettazione senso di vuoto
Buongiorno mi dispiace ma sono qui a scrivere nuovamente forse per buttare questo nodo alla gola e questo vuoto enorme che sento perché è da quasi due anni che mi assilla il pensiero della morte del non esserci più non solo mia ma quella dei miei cari del mio fidanzato io non riesco a pensare ad altro e la mattina poi è il momento peggiore perché non riesco ad alzarmi dal letto ma ho un negozio devo portarlo avanti devo lavorare devo farcela questo mi dicono tutti ma io ho un cratere qui allo stomaco e non c’è giorno che passi che io non pensi a questo pensiero così intrusivo e mi dico: Devo dire questa cosa devo dare quest’abbraccio devo fare questo... e se domani?
Questo pensiero mi distrugge e so di esprimere un concetto infantile ma io non riesco a concepire una vita senza i miei genitori anche se ho quasi 40 anni e allora??
?
Continuo a pensare che per non provare quel dolore allora è meglio che tocchi a me ma ho così paura e adesso c’è anche questo virus che sta mettendo in ginocchio il nostro paese ed io provo una pena infinita anche per le persone che sono negli istituti di ricovero e per cui bisogna centellinare le visite, adesso credo di aver momentaneamente esaurito le lacrime ma dovrò prendere dell’ansiolitico per spegnere quel pensiero... pensieri del tipo... quanti anni mancheranno questo tempo che passa mi è nemico e ho anche molta sofferenza perché non tengo più alla mia persona mentre prima mi sentivo bella.
Vi ringrazio per aver letto la mia lettera buona serata e spero in un vostro parere
Questo pensiero mi distrugge e so di esprimere un concetto infantile ma io non riesco a concepire una vita senza i miei genitori anche se ho quasi 40 anni e allora??
?
Continuo a pensare che per non provare quel dolore allora è meglio che tocchi a me ma ho così paura e adesso c’è anche questo virus che sta mettendo in ginocchio il nostro paese ed io provo una pena infinita anche per le persone che sono negli istituti di ricovero e per cui bisogna centellinare le visite, adesso credo di aver momentaneamente esaurito le lacrime ma dovrò prendere dell’ansiolitico per spegnere quel pensiero... pensieri del tipo... quanti anni mancheranno questo tempo che passa mi è nemico e ho anche molta sofferenza perché non tengo più alla mia persona mentre prima mi sentivo bella.
Vi ringrazio per aver letto la mia lettera buona serata e spero in un vostro parere
[#1]
Gentile utente,
da quello che scrive è chiaro che da tempo lei sta male.
Mi chiedo chi le abbia prescritto l'ansiolitico, che non associato ad altro tipo di farmaco potrebbe peggiorare i suoi sintomi depressivi.
Prenda in pugno la situazione e si faccia prescrivere dei colloqui con uno psicologo delle ASL, che valuterà l'opportunità di farle incontrare uno psichiatra, per una diagnosi precisa e la prescrizione dei farmaci idonei.
Una domanda per capire meglio la sua situazione: vive già col suo compagno? Non fa menzione di figli. Ha scelto di non averne?
Auguri, e ci faccia sapere.
da quello che scrive è chiaro che da tempo lei sta male.
Mi chiedo chi le abbia prescritto l'ansiolitico, che non associato ad altro tipo di farmaco potrebbe peggiorare i suoi sintomi depressivi.
Prenda in pugno la situazione e si faccia prescrivere dei colloqui con uno psicologo delle ASL, che valuterà l'opportunità di farle incontrare uno psichiatra, per una diagnosi precisa e la prescrizione dei farmaci idonei.
Una domanda per capire meglio la sua situazione: vive già col suo compagno? Non fa menzione di figli. Ha scelto di non averne?
Auguri, e ci faccia sapere.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
Buongiorno dottoressa grazie per avermi risposto,convivo con il mio fidanzato da quasi 10 anni ma ho sempre avuto il terrore di una possibile gravidanza quindi non abbiamo figli e lui ogni tanto mi tira fuori questa storia ma mi vuole bene quindi non mi fa pesare però è ostile quando gli dico che sto male che ho pensieri negativi che sono preda di pensieri intrusivi che sono ossessionata dalla morte e che io sono già stata da una psichiatra e mi ha consigliato lo Zoloft abbinato all’ansiolitico ma io ho smesso di prenderlo (l’ho preso per otto mesi) perché stavo più male di prima ma questo perché io voglio fermare una cascata da sotto e non è possibile quindi io mi dico se non c’è nessuno che mi può risolvere questo problema allora è così finirà tutto e io non riesco ad andare più avanti con questo pensiero e mi dispiace perché dico sempre le stesse cose .. La ringrazio infinitamente per avermi risposto buongiorno
[#3]
Cara utente,
speravo appunto che si fosse recata da uno psichiatra.
Di farmaci ne esistono tanti. Su questo non dirò altro perché non è il mio campo. Le posso dire però, dato che lavoro spesso in sinergia con psichiatri e neurologi, che i migliori risultati li otteniamo usando insieme farmaci e psicoterapia, e che non smettiamo mai di raccomandare al paziente di tenersi in contatto con lo psichiatra e di dirgli tutti i sintomi, i dubbi e le perplessità, in vista di un cambiamento di posologia o proprio di un cambiamento di farmaco. Anche i migliori farmaci in certi casi possono essere controindicati, e allora occorre cercarne altri, più idonei.
Provi a scrivere agli psichiatri di Medicitalia dicendo i suoi sintomi, la diagnosi (mi auguro che sia già stata sottoposta a test), la sua reazione allo Zoloft. In attesa della loro risposta torni dal suo psichiatra o da un altro, ma non prenda l'ansiolitico da solo senza prescrizione medica.
Lo so che più si sta male e meno si ha pazienza di aspettare i tempi lunghi delle terapie, ma se pensa che alla fine, sia pure tra sei mesi, starà molto meglio, le tornerà la voglia di impegnarsi.
Io le auguro di riuscirci, e di guarire presto.
Coraggio!
speravo appunto che si fosse recata da uno psichiatra.
Di farmaci ne esistono tanti. Su questo non dirò altro perché non è il mio campo. Le posso dire però, dato che lavoro spesso in sinergia con psichiatri e neurologi, che i migliori risultati li otteniamo usando insieme farmaci e psicoterapia, e che non smettiamo mai di raccomandare al paziente di tenersi in contatto con lo psichiatra e di dirgli tutti i sintomi, i dubbi e le perplessità, in vista di un cambiamento di posologia o proprio di un cambiamento di farmaco. Anche i migliori farmaci in certi casi possono essere controindicati, e allora occorre cercarne altri, più idonei.
Provi a scrivere agli psichiatri di Medicitalia dicendo i suoi sintomi, la diagnosi (mi auguro che sia già stata sottoposta a test), la sua reazione allo Zoloft. In attesa della loro risposta torni dal suo psichiatra o da un altro, ma non prenda l'ansiolitico da solo senza prescrizione medica.
Lo so che più si sta male e meno si ha pazienza di aspettare i tempi lunghi delle terapie, ma se pensa che alla fine, sia pure tra sei mesi, starà molto meglio, le tornerà la voglia di impegnarsi.
Io le auguro di riuscirci, e di guarire presto.
Coraggio!
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1k visite dal 05/03/2020.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.