Continui litigi con mio marito
Buon pomeriggio.
Ho un marito che è figlio unico ed una suocera che aiuta la nostra famiglia economicamente e fisicamente tutti i giorni, pagando bollette di casa nostra, spesa quotidiana e regali a nostra figlia.
Premetto che lavorando entrambi (lui impiegato statale e io impiegata part-time a tempo indeterminato da diversi anni) e non avendo mutuo da pagare non abbiamo problemi economici.
Mia suocera purtroppo è molto invadente e con la scusa di aiutarci, sta continuamente dentro casa nostra, a tutte le ore (anche in nostra assenza) e si intromette in tutti i nostri discorsi, sia da coniugi che di genitori per l’educazione di nostra figlia.
Sono quasi 11 anni che siamo sposati e per me la situazione sta diventando insostenibile, perché mio marito pretende che anche i miei genitori (che hanno anche altri figli oltre che me) rinuncino ai loro svaghi per aiutarci economicamente.
I miei se ne avessi la necessità sono i primi ad aiutarci, ma fortunatamente non occorre e preferisco che quando capitano si fanno un viaggetto o una cena fuori, senza rinunciare per me.
Purtroppo non riesco più ad avere la mia privacy dentro casa e qualsiasi cosa penso o dico a mio marito la riferisce alla madre.
Siccome i miei non ci aiutano economicamente, come spiegato, pretende che io eviti la mia famiglia perché, secondo lui, non pensano al mio bene.
Io sono sempre stata una persona responsabile e vorrei che anche mio marito lo fosse.
Avete qualche consiglio da darmi?
Grazie a chi risponderà
Ho un marito che è figlio unico ed una suocera che aiuta la nostra famiglia economicamente e fisicamente tutti i giorni, pagando bollette di casa nostra, spesa quotidiana e regali a nostra figlia.
Premetto che lavorando entrambi (lui impiegato statale e io impiegata part-time a tempo indeterminato da diversi anni) e non avendo mutuo da pagare non abbiamo problemi economici.
Mia suocera purtroppo è molto invadente e con la scusa di aiutarci, sta continuamente dentro casa nostra, a tutte le ore (anche in nostra assenza) e si intromette in tutti i nostri discorsi, sia da coniugi che di genitori per l’educazione di nostra figlia.
Sono quasi 11 anni che siamo sposati e per me la situazione sta diventando insostenibile, perché mio marito pretende che anche i miei genitori (che hanno anche altri figli oltre che me) rinuncino ai loro svaghi per aiutarci economicamente.
I miei se ne avessi la necessità sono i primi ad aiutarci, ma fortunatamente non occorre e preferisco che quando capitano si fanno un viaggetto o una cena fuori, senza rinunciare per me.
Purtroppo non riesco più ad avere la mia privacy dentro casa e qualsiasi cosa penso o dico a mio marito la riferisce alla madre.
Siccome i miei non ci aiutano economicamente, come spiegato, pretende che io eviti la mia famiglia perché, secondo lui, non pensano al mio bene.
Io sono sempre stata una persona responsabile e vorrei che anche mio marito lo fosse.
Avete qualche consiglio da darmi?
Grazie a chi risponderà
[#1]
Gentile utente,
Mi chiedevo come mai accettate l'aiuto economico visto lavorate entrambi.
Accettare l'aiuto economico crea obblighi di riconoscenza tanto più quando non basato sulla necessità;
e, per chi dà l'aiuto, nasce l'aspettativa di obblighi di reciprocità.
E dunque Sua suocera approfitta del Vostro "obbligo".
- E questo ragionamento vale nei confronti di Sua suocera.
-Per quanto riguarda Suo marito,
se egli è così legato alla madre come Lei ci dice,
è difficile che condivida il Suo fastidio.
Per sbrogliare questi intricatissimi nodi non rimane che la terapia di coppia,
ma chi più ne ha bisogno meno è d'accordo nell'intraprenderla, purtroppo.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Mi chiedevo come mai accettate l'aiuto economico visto lavorate entrambi.
Accettare l'aiuto economico crea obblighi di riconoscenza tanto più quando non basato sulla necessità;
e, per chi dà l'aiuto, nasce l'aspettativa di obblighi di reciprocità.
E dunque Sua suocera approfitta del Vostro "obbligo".
- E questo ragionamento vale nei confronti di Sua suocera.
-Per quanto riguarda Suo marito,
se egli è così legato alla madre come Lei ci dice,
è difficile che condivida il Suo fastidio.
Per sbrogliare questi intricatissimi nodi non rimane che la terapia di coppia,
ma chi più ne ha bisogno meno è d'accordo nell'intraprenderla, purtroppo.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#3]
Intanto potrebbe proporglielo, no?
Lei da sola non può risolvere un problema di coppia..
Se la risposta è proprio assolutamente negativa, due le alternative.
O dallo Psicologo ci va Lei per "aprire la strada" eventualmente alla coppia,
oppure accetta una parte della situazione cercando di modificare le Sue percezioni e stati d'animo
pur di trovare una piccola area di alleanza con Suo marito.
Il resto va approfondito di persona con lo/a Specialista.
Questo è l'orientamento che Le forniamo.
Dott. Brunialti
Lei da sola non può risolvere un problema di coppia..
Se la risposta è proprio assolutamente negativa, due le alternative.
O dallo Psicologo ci va Lei per "aprire la strada" eventualmente alla coppia,
oppure accetta una parte della situazione cercando di modificare le Sue percezioni e stati d'animo
pur di trovare una piccola area di alleanza con Suo marito.
Il resto va approfondito di persona con lo/a Specialista.
Questo è l'orientamento che Le forniamo.
Dott. Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.5k visite dal 05/03/2020.
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