Come guarire dai disturbi di ansia e attacchi di panico?
Salve,
Ho 19 anni anni e questa è la prima volta che scrivo su questo sito pertanto cercherò di essere breve e conciso nel mio racconto in modo da poter essere esaustivo ed esprimere ciò che mi attanaglia da diverso tempo.
Premetto che ho avuto un'infanzia difficile poichè diverse volte da bambino ho assistito ad atti di violenza sulla mia famiglia da parte di mio padre (che abita ancora con noi) e di conseguenza mi porto questi disturbi di ansia da anni e anni ma non in modo molto rilevante come da 5 anni a questa parte.
3 volte nella mia vita ho avuto attacchi di panico ed è proprio di questo che vorrei parlare.
5 mesi fa ebbi un'attacco di panico in pizzeria, fin qui tutt'ok in quanto riuscii a superare quel momento essendo in compagnia di amici cari.
il fatto è che dopo qualche giorno ho iniziato ad avere vertigini e nausea.
Passati anche questi sintomi, la notte seguente non riuscii a dormire in quanto avvertivo in me una sensazione di nausea estenuante annessa alla paura perchè, sin da piccolo, ho sempre avuto paura di vomitare.
Il giorno dopo, arrivata l'ora di pranzo, scoppiai in un pianto disperato e non riuscivo a mangiare perchè avevo paura di vomitare.
Tutto questo è durato per circa 2 mesi tra pianti disperati a ora di pranzo e lacrime dal nulla.
Ora superata, in parte, la paura di mangiare è subentrata la paura di uscire la sera e di fare tardi.
Premetto che sono sempre stato un tipo da festa e da ore piccole, ma da quando ho avuto questo brutto episodio, la notte mi sveglio ad orari alterni, nonostante io faccia uso di caramelle rilassanti alle erbe che aiutano a dormire.
Ho la costante paura di addormentarmi tardi e da quando è successo quell'episodio non esco piu la sera.
Sporadicamente sono uscito di pomeriggio ma arrivato ad un certo orario volevo solamente tornare a casa.
Premetto anche che non mi sono tenuto nulla dentro da quando è accaduto ciò e ne ho sempre discusso con la mia famiglia (mia madre e le mie sorelle) in quanto anche essi ne hanno sofferto all'età mia esprimendo il fatto che nonostante il mio carattere molto estroverso io abbia paura dei pregiudizi, delle pressioni che mi vengono fatte, paura di intraprendere qualcosa di nuovo e sopratutto di doverlo fare da solo.
Ho bisogno e voglia di riprendere la mia vita in mano.
Chiedo aiuto per qualche rimedio e considerazione personale e ringrazio in anticipo per eventuali risposte
Ho 19 anni anni e questa è la prima volta che scrivo su questo sito pertanto cercherò di essere breve e conciso nel mio racconto in modo da poter essere esaustivo ed esprimere ciò che mi attanaglia da diverso tempo.
Premetto che ho avuto un'infanzia difficile poichè diverse volte da bambino ho assistito ad atti di violenza sulla mia famiglia da parte di mio padre (che abita ancora con noi) e di conseguenza mi porto questi disturbi di ansia da anni e anni ma non in modo molto rilevante come da 5 anni a questa parte.
3 volte nella mia vita ho avuto attacchi di panico ed è proprio di questo che vorrei parlare.
5 mesi fa ebbi un'attacco di panico in pizzeria, fin qui tutt'ok in quanto riuscii a superare quel momento essendo in compagnia di amici cari.
il fatto è che dopo qualche giorno ho iniziato ad avere vertigini e nausea.
Passati anche questi sintomi, la notte seguente non riuscii a dormire in quanto avvertivo in me una sensazione di nausea estenuante annessa alla paura perchè, sin da piccolo, ho sempre avuto paura di vomitare.
Il giorno dopo, arrivata l'ora di pranzo, scoppiai in un pianto disperato e non riuscivo a mangiare perchè avevo paura di vomitare.
Tutto questo è durato per circa 2 mesi tra pianti disperati a ora di pranzo e lacrime dal nulla.
Ora superata, in parte, la paura di mangiare è subentrata la paura di uscire la sera e di fare tardi.
Premetto che sono sempre stato un tipo da festa e da ore piccole, ma da quando ho avuto questo brutto episodio, la notte mi sveglio ad orari alterni, nonostante io faccia uso di caramelle rilassanti alle erbe che aiutano a dormire.
Ho la costante paura di addormentarmi tardi e da quando è successo quell'episodio non esco piu la sera.
Sporadicamente sono uscito di pomeriggio ma arrivato ad un certo orario volevo solamente tornare a casa.
Premetto anche che non mi sono tenuto nulla dentro da quando è accaduto ciò e ne ho sempre discusso con la mia famiglia (mia madre e le mie sorelle) in quanto anche essi ne hanno sofferto all'età mia esprimendo il fatto che nonostante il mio carattere molto estroverso io abbia paura dei pregiudizi, delle pressioni che mi vengono fatte, paura di intraprendere qualcosa di nuovo e sopratutto di doverlo fare da solo.
Ho bisogno e voglia di riprendere la mia vita in mano.
Chiedo aiuto per qualche rimedio e considerazione personale e ringrazio in anticipo per eventuali risposte
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Psicologo
Gentile utente
Gli attacchi di panico sono solo un sintomo di qualcosa che non và, lo stesso vale ad esempio per il raffreddore che è un sintomo di influenza o di altro.
È fortunato ad avere avuto questi episodi di attacchi di panico perché sono stati proprio questi ad averle dato preoccupazione e ad averle permesso di scriverci oggi.
Rispetto a ciò che scrive mi pare che i suoi episodi hanno tutti in comune uno stato di ansia, che lei cerca di controllare con l'evitamento della situazione che le causa disagio ( in questo caso le uscite serali per paura di rimettere davanti alle altre persone).
Ma poi è mai successo che abbia rimesso o ha solo avuto la sensazione?
E se dovesse rimettere che cosa accadrebbe? Quale sarebbe la cosa più brutta che potrebbe accadere non quel caso?
Dopotutto, quel che le potrebbe essere d'aiuto è un percorso psicologico che possa aiutarla a gestire la sua emotività e ansia al fine di garantire un maggior benessere psicofisico e sociale.
Buona serata
Gli attacchi di panico sono solo un sintomo di qualcosa che non và, lo stesso vale ad esempio per il raffreddore che è un sintomo di influenza o di altro.
È fortunato ad avere avuto questi episodi di attacchi di panico perché sono stati proprio questi ad averle dato preoccupazione e ad averle permesso di scriverci oggi.
Rispetto a ciò che scrive mi pare che i suoi episodi hanno tutti in comune uno stato di ansia, che lei cerca di controllare con l'evitamento della situazione che le causa disagio ( in questo caso le uscite serali per paura di rimettere davanti alle altre persone).
Ma poi è mai successo che abbia rimesso o ha solo avuto la sensazione?
E se dovesse rimettere che cosa accadrebbe? Quale sarebbe la cosa più brutta che potrebbe accadere non quel caso?
Dopotutto, quel che le potrebbe essere d'aiuto è un percorso psicologico che possa aiutarla a gestire la sua emotività e ansia al fine di garantire un maggior benessere psicofisico e sociale.
Buona serata
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 935 visite dal 03/03/2020.
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