Ansia dal non avere relazioni
Salve ho quasi 27 anni e sono 3 anni che non ho una relazione.
Partendo dal presupposto che l'ultima sia stata l'unica mai avuta e sia durata 5 anni e finita in malomodo (sebbene la rottura da parte sua mi abbia salvato da un rapporto tossico), ho difficoltà ad interagire con altri uomini.
La comune caratteristica di chi magari vorrebbe anche conoscermi è il fatto che intimorisca molto.
Sono una persona obiettivamente intelligente, fisicamente attraente e molto decisa.
D'altra parte questi che sembrano pregi, si trasformano in come dei limiti per me.
Parlandone con amiche le impressioni di tutte è che in maniera inconsapevole e non, tendo ad alzare molte barriere, a non godermi anche il semplice flirtare, ad avere instaurato un meccanismo di difesa che ormai è un riflesso incondizionato.
Anche se magari c'è qualcuno che mi piace, la maggior parte delle volte faccio tanti passi indietro e faccio capire il contrario.
Vergognandomi poi della mia situazione, molte volte se qualcuno vuole sapere sul mio stato sentimentale mento dicendo di essermi lasciata da un anno o un altro tempo per non sentirmi giudicata o guardata male.
Come posso iniziare ad uscire un po' alla luce del sole?
È una condizione che mi crea sofferenza e ansia da un po'... Grazie mille
Partendo dal presupposto che l'ultima sia stata l'unica mai avuta e sia durata 5 anni e finita in malomodo (sebbene la rottura da parte sua mi abbia salvato da un rapporto tossico), ho difficoltà ad interagire con altri uomini.
La comune caratteristica di chi magari vorrebbe anche conoscermi è il fatto che intimorisca molto.
Sono una persona obiettivamente intelligente, fisicamente attraente e molto decisa.
D'altra parte questi che sembrano pregi, si trasformano in come dei limiti per me.
Parlandone con amiche le impressioni di tutte è che in maniera inconsapevole e non, tendo ad alzare molte barriere, a non godermi anche il semplice flirtare, ad avere instaurato un meccanismo di difesa che ormai è un riflesso incondizionato.
Anche se magari c'è qualcuno che mi piace, la maggior parte delle volte faccio tanti passi indietro e faccio capire il contrario.
Vergognandomi poi della mia situazione, molte volte se qualcuno vuole sapere sul mio stato sentimentale mento dicendo di essermi lasciata da un anno o un altro tempo per non sentirmi giudicata o guardata male.
Come posso iniziare ad uscire un po' alla luce del sole?
È una condizione che mi crea sofferenza e ansia da un po'... Grazie mille
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Gentile utente,
la sua prima relazione è stata definita "tossica", dunque immagino che non sia stata "una favola" dall'inizio alla fine. Possiamo ipotizzare che tale esperienza, proprio perchè LA PRIMA, le abbia "insegnato" qualcosa... e solitamente il nostro cervello si ricorda meglio delle esperienze negative di quelle positive. Ciò che quindi lei ha imparato, e di cui forse ora è una reazione automatica (non tanto un "meccanismo di difesa") è che le storie d'amore possono essere pericolose. Amare significa assumersi un rischio... non solo col il partner, ma per esempio anche nelle amicizie. Ma lei sarebbe disposta a rinunciare alle sue amiche solo perchè potrebbe esserci la possibilità di soffrire? Sarebbe disposta a perdere a tutto il benessere e le attività che fate insieme solo perchè una parte del suo cervello le dice che "potrebbe essere pericoloso instaurare relazioni"??
Se la risposta è NO, allora cosa aspetta?? Continui ad avere amicizie, tanto quanto inizia a coltivare relazioni amorose... solo così potrà avere una vita ricca di cose che più le piacciono, nonostante in gioco ci sia una percentuale di rischio.
Se la risposta è Si, allora non le rimane che tagliare i ponti con chiunque, perchè il fatto stesso di avere relazioni umane implica assumersi questo rischio.
Mi faccia sapere qual'è la sua decisione!
la sua prima relazione è stata definita "tossica", dunque immagino che non sia stata "una favola" dall'inizio alla fine. Possiamo ipotizzare che tale esperienza, proprio perchè LA PRIMA, le abbia "insegnato" qualcosa... e solitamente il nostro cervello si ricorda meglio delle esperienze negative di quelle positive. Ciò che quindi lei ha imparato, e di cui forse ora è una reazione automatica (non tanto un "meccanismo di difesa") è che le storie d'amore possono essere pericolose. Amare significa assumersi un rischio... non solo col il partner, ma per esempio anche nelle amicizie. Ma lei sarebbe disposta a rinunciare alle sue amiche solo perchè potrebbe esserci la possibilità di soffrire? Sarebbe disposta a perdere a tutto il benessere e le attività che fate insieme solo perchè una parte del suo cervello le dice che "potrebbe essere pericoloso instaurare relazioni"??
Se la risposta è NO, allora cosa aspetta?? Continui ad avere amicizie, tanto quanto inizia a coltivare relazioni amorose... solo così potrà avere una vita ricca di cose che più le piacciono, nonostante in gioco ci sia una percentuale di rischio.
Se la risposta è Si, allora non le rimane che tagliare i ponti con chiunque, perchè il fatto stesso di avere relazioni umane implica assumersi questo rischio.
Mi faccia sapere qual'è la sua decisione!
Cordialmente,
Dr.ssa Paola Dordoni
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Utente
La ringrazio gentile Dottoressa, le sue parole mi fanno molto riflettere. Purtroppo mi sono ritrovata in un'esperienza che ha minato fortemente la mia sicurezza. Se razionalmente so di essere tutto sommato una bella persona, d'altra parte i comportamenti e l'abbandono che ho subito mi fanno scattare quella convinzione che la "vera me" non possa intrigare o piacere. E' come quando,appunto, la paura di perdere, non ti fa neanche partecipare. Ho dovuto indossare una corazza, mi sono forzata di apparire come una ragazza schiva e estremamente sicura, dettagli che molte volte bloccano una persona anche solo nell'approcciarsi a me. Spero di imparare a vivere la mia vita e le cose belle che porta con sè
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 926 visite dal 29/02/2020.
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