Come devo comportarmi di fronte all'atteggiamento disfunzionale dei miei genitori?

Buongiorno,
vorrei chiedere un consiglio su quale comportamento dovrei tenere con i miei genitori.
Ho 26 anni, per anni ho vissuto fuori casa ma adesso, non trovando lavoro, sto vivendo di nuovo con i miei.
Li vedo litigare da quando ho 14 anni, ma ultimamente sono preoccupata a causa del comportamento di mia madre e delle conseguenze su mio padre.
Faccio una premessa per spiegare meglio la situazione: da sempre l’oggetto di discussione sono le loro rispettive famiglie.
Mia madre ha un fratello malato di schizofrenia, gli dedica molto del suo tempo e paga tutte le sue spese (con i soldi che guadagna mio padre).
Mio padre di contro ha quattro sorelle ed è lui che si occupa di gestire le cose di famiglia.
Mia madre da anni odia le mie zie, sostiene di aver subito molti torti e ha costretto mio padre a ridurre le volte in cui le incontra.
Mio padre allo stesso tempo odia il comportamento remissivo che mia madre ha con suo fratello, ma la lascia libera di fare ed è accondiscendente.
La situazione vede mia madre che impone continuamente restrizioni a mio padre, il quale ha cominciato a fare le cose senza dirle.
Lo stesso fa mia madre, che non dice la verità su quanto spende per suo fratello.
Questo ha portato ad una incomunicabilità che si è estesa anche ad altre cose.
La dinamica dei litigi è sempre la stessa: nasce da qualcosa che mio padre fa per i suoi parenti o da un incontro in programma, mia madre comincia ad insultarlo, a dirgli che non vale niente, che non deve andare dai suoi parenti, mio padre prova a ribattere ma finisce in silenzio e fa quello che vuole lei, a volte non si parlano per giorni.
Ultimamente ho osservato che mia madre, quando poi si sfoga con me, riferisce un racconto totalmente falsato, perché accusa mio padre di ciò che è stata lei a fare e mi dice che lui l’ha insultata con certe parole, quando io ho sentito chiaramente che quelle parole le ha pronunciate lei.
Inoltre, quando provo a farglielo notare, ride, fa smorfie strane e imita le voci delle zie o di mio padre, prendendoli in giro.
Non riesco a ragionare con lei, perché è assolutamente convinta che le cose siano come lei le vede, anche quando i fatti sono diversi.
Questo succede anche con persone esterne, a volte l’ho sentita litigare con i vicini ed è palesemente stata lei a cominciare, ma nel suo racconto sono stati gli altri.
Nel frattempo mio padre manda giù, vive con sofferenza e ansia costante, nasconde agli altri la situazione e limita la sua vita secondo i voleri di mia madre.
Allo stesso tempo vedo la sofferenza di mia madre che sembra odiare tutti e si è isolata da tutti, perciò provo pietà per entrambi.
Io da sempre credo che avrebbero dovuto separarsi, ma forse per me o forse per convenienza, non lo hanno fatto.
Cosa posso fare in questa situazione?
Come devo comportarmi con mia madre che distorce i fatti?
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

"..perciò provo pietà per entrambi.,,"
Accade talvolta che nelle relazioni di coppia "lunghe" si instaurino e si consolidino meccanismi che fanno soffrire entrambi,
e di conseguenza anche i figli.

"Cosa posso fare in questa situazione?"
Innanzi tutto dispiace che Lei abbia per necessità ripreso la convivenza con loro,
dispiace perchè ne soffre senza poter fare nulla per loro:
il meccanismo è inceppato.
E al contempo soffre, sia per la Sua impotenza, sia per quanto soffrono loro.

Potrebbe evitare di raccogliere le lamentele di sua madre,
perchè ascoltandola legittima il suo punto di vista che peraltro "distorce i fatti";
a meno che Lei non aggiunga esplicitamente: "Non mi pare che le cose stiano così".

Magari la mamma avrebbe bisogno di aiuto,
ma solo dall'esterno (forse) è possibile;
Lei è "dentro" il meccanismo disfunzionale
e, attraverso l'ascolto, rischia che sembri creare alleanze
o che la Sua "pietà" venga interpretata come "accordo sul proprio punto di vista".

La Sua è una posizione tanto difficile, quanto di scarso aiuto possibile.

Saluti cari.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Attivo dal 2020 al 2020
Ex utente
Gentile dottoressa Brunialti,
la ringrazio per la risposta. La mia situazione è esattamente quella che lei ha descritto e spero presto di poter tornare a vivere fuori casa.
Con mia madre ho già provato ad essere esplicita, ma lei continua a negare e puntualmente le circostanze si ripetono.
Il fatto è che mia madre, alla fine, arrabbiandosi e gridando trova uno sfogo, mentre mio padre tiene tutto dentro e non si confida con nessuno, ed io vedo che questo lo logora. Lei crede che potrei consigliargli un consulto psicologico o dovrei tenermi del tutto fuori dalla situazione?
Avevo pensato di consigliarlo ad entrambi, ma mia madre rifiuterebbe sicuramente.
[#3]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Sì, credo che potrebbe consigliarlo a Suo padre,
l'esperienza clinica ci dice che anche persone di una certa età se ne giovano.
Gli uomini (maschi) possono incontrare però una certa difficoltà
- sia nel chiedere aiuto (può andare contro lo stereotipo dell'"uomo che non deve chiedere mai")
- sia nel raccontarsi, dato che molti non possiedono "le parole per dirlo" (utilizzando il titolo di un romanzo) perlomeno all'inizio del percorso.

Provi ad individuare Lei - per lui - una/o Psicoterapeuta di una certa età ed esperienza.

Ma lei stessa faccia attenzione alla Sua situazione psichica.

Se ritiene ci faccia sapere.

Saluti cari.
Dott. Brunialti
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