Stati d'ansia

Buongiorno dottori,

Mi chiamo Lorenzo e ho 33 anni, da circa sei mesi soffro di stati d'ansia che inizialmente erano leggeri e mattutini mentre nell'ultima settimana sono diventati più forti ed estesi nel corso della giornata.

Premetto che convivo felicemente con la mia compagna con cui ho un figlio di 4 anni e gestisco da solo un negozio che mi impegna molto tempo.

Recentemente ho fatto analisi del sangue ed urine complete che hanno evidenziato uno stato di salute ottimo (non c'erano asterischi per capirci).
I primi di dicembre mi hanno tamponato con conseguente piccolo colpo di frusta e al pronto soccorso mi hanno fatto un elettrocardiogramma da cui è uscita fuori solo una lieve tachicardia sistolica dovuta allo shock.

Generalmete sono una persona apprensiva, soprattutto verso il proprio cuore, anche se non ho motivi per esserlo.
Questo mi porta ad avere un iperattenzione verso i segni che il cuore mi da e spesso mi ritrovo a misurarmi i battiti che però sono sempre tra i 70 e le 80 pulsazioni.

Non soffro di insonnia, mal di testa, cattiva digestione o respirazione.
Quando diciamo ho una "crisi" ho solo un forte senso di angoscia e qualche volta percepisco il battito, paura che si rinforza dal pensiero di avere problematiche cardiache.

Non prendo farmaci ma cerco di limitare i danni con gocce naturali a base di valeriana.

Spesso parlo con i miei cari e i miei amici per cercare di scaricarmi.

Chiedo a voi cosa è giusto fare per affrontare la situazione e se effettivamente possono subbentrare conseguenze cardiache gravi in seguito ad uno stato d'ansia.

Grazie per l'attenzione, attendo risposta.
[#1]
Dr.ssa Michela Arru Psicologo, Psicoterapeuta 29 2
Buon giorno, le consiglierei d'intraprendere un percorso psicologico per approfondire questa situazione ansiogena e, soprattutto, apprendere strategie per riuscire a gestirla. Le palpitazioni che sente sono dovute all'attivazione dell'amigdala (il nostro centro delle emozioni) che mette in moto tutto il sistema simpatico. In genere questa è una condizione passeggera e non duratura e non può determinare conseguenze cardiache gravi in persone non predisposte.
Spero di esserle stata d'aiuto

Dr.ssa Michela Arru

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio dottoressa Arru.
Avevo già deciso di intraprendere un persorso psicologico.
Faccio spesso test online per valutare stato d'ansia e rischio cardiocircolatorio ma tutti mi danno esito negativo, soprattutto quello cardiaco (probabilità dello 0,8).
Aggiungo che non sono fumatore, non ho problemi di peso, non ho diabete o patologie cardiache e nonostante questa situazione ottimale ho paura per il mio cuore.
Lei crede che fare questi test e stare sempre ad auscultarsi aumentino il mio stato d'ansia ?
Grazie
[#3]
Dr.ssa Michela Arru Psicologo, Psicoterapeuta 29 2
Buon giorno,
purtroppo più lei sta in allerta e monitora la situazione,più la sua amigdala si attiva e con essa i sintomi del panico (es. accelerazione del battito cardiaco,difficoltà a respirare, senso di costrizione al petto etc.). L'ideale quindi è fare delle analisi mediche di base per sincerarsi di star bene "a livello fisico" e poi, con il percorso psicologico, lavorare sulla gestione dei pensieri,delle emozioni e delle attivazioni somatiche.
[#4]
Utente
Utente
Grazie ancora dottoressa,

Guardi io ho fatto analisi del sangue complete proprio in questa settimana e tutti i parametri erano rispettati; i primi di dicembre ho fatto un elettrocardiogramma in cui il cardiologo ha riscontrato solo una lieve tachicardia dovuta allo stato d'ansia, anche la pressione sanguigna anche se influenzata dalla tensione era buona.
Di fatto so già per quanto possibile di essere in una buona condizione fisica.
Inoltre le volevo dire che durante gli stati d'ansia non ho manifestazioni fisiche importanti: non vado in tachicardia, non ho difficoltà respiratorie o digestive, dormo relativamente bene; mi sono accorto che le problematiche sono più psicologiche, di pensiero.
Comunque ho deciso di intraprendere un percorso psicologico e già preso un appuntamento.

Grazie
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