Come affrontare il nuovo lavoro anche se questo ha deluso le mie aspettative
Buonasera, ho 31 anni e sono una persona che nella vita x errori vari e le situazioni che capitavano ha cambiato parecchi lavori, finalemente avevo trovato un buon lavoro ma mentre ero lì l'azienda ha iniziato ad avere problemi e dopo 2 anni di lavoro ho deciso di cambiare perché non avrei mai avuto possibilità di crescita.
Ho mollato un tempo indeterminato per entrare in un azienda molto grande che a colloquio mi avevano dipinto con grandi margini di crescita.
Ho accettato il compromesso di ripartire da un ruolo più basso e con un contratto di un anno per avere finalmente la possibiltà di crescere professionalmente, ma dopo poco mi sono accorto che in realtà l'azienda è gestita molto male nel mio reparto e paradossalmente per essere più grande della mia esperienza precendente la situazione lavorativa è molto peggio.
Io ho sempre sofferto di attacchi di panico e di ansia in generale, ed ero riuscito a ridurli e non farmi influenzare la vita.
Da quando ho iniziato questa nuova avventura sono tornati e mi capita spesso di avere crisi di pianto e anche la notte non riesco a dormire bene continuando a sognare il lavoro.
Cerco di ripetermi che sono lì da 2 mesi e devo stare tranquillo e non farmi sopraffare dalle emozioni, ma dall' altra parte continuo a sentirmi uno stupido x essermi fatto abbindolare a colloquio.
Tutta questa situazione mi fa sentire come in prigione, arrivo alla sera stanco mentalmente e non riesco più a fare sport e rilassarmi quando stacco.
Mi sto accorgendo che sto deteriorando anche i rapporti con i miei cari x colpa di questa situazione.
Vorrei solo viverla più leggera e distaccata perché sono 2 mesi ormai che tra alti e bassi non sto bene
Ho mollato un tempo indeterminato per entrare in un azienda molto grande che a colloquio mi avevano dipinto con grandi margini di crescita.
Ho accettato il compromesso di ripartire da un ruolo più basso e con un contratto di un anno per avere finalmente la possibiltà di crescere professionalmente, ma dopo poco mi sono accorto che in realtà l'azienda è gestita molto male nel mio reparto e paradossalmente per essere più grande della mia esperienza precendente la situazione lavorativa è molto peggio.
Io ho sempre sofferto di attacchi di panico e di ansia in generale, ed ero riuscito a ridurli e non farmi influenzare la vita.
Da quando ho iniziato questa nuova avventura sono tornati e mi capita spesso di avere crisi di pianto e anche la notte non riesco a dormire bene continuando a sognare il lavoro.
Cerco di ripetermi che sono lì da 2 mesi e devo stare tranquillo e non farmi sopraffare dalle emozioni, ma dall' altra parte continuo a sentirmi uno stupido x essermi fatto abbindolare a colloquio.
Tutta questa situazione mi fa sentire come in prigione, arrivo alla sera stanco mentalmente e non riesco più a fare sport e rilassarmi quando stacco.
Mi sto accorgendo che sto deteriorando anche i rapporti con i miei cari x colpa di questa situazione.
Vorrei solo viverla più leggera e distaccata perché sono 2 mesi ormai che tra alti e bassi non sto bene
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Gentile giovane utente,
dal malessere che descrive direi che aveva puntato proprio tanto su questo nuovo lavoro. E apprezzabile da parte sua sia la voglia di crescere professionalmente in una nuova azienda , quindi di rimettersi in gioco sia la sua capacità di valutazione di aspetti diversi che fanno un lavoro.
Ma non possiamo controllate tutti i fattori in gioco ogni volta che facciamo una scelta!! Non poteva sapere da un solo colloquio come sarebbero andati i 2 mesi a venire e che tipologia di obiettivi si ponesse la nuova azienda.
Adesso sta male al punto di non riuscire più neanche a rilassarsi, con questo intendo immagini dire fare delle cose piacevoli, che la fanno star bene anche solo per poco tempo.
Forse questo nuovo lavoro potrebbe essere un’occasione di crescita anche se al momento non prevede nessuno scatto di carriera (ma lei non lo sa ancora) ma crescita perché potrebbe essere lei stesso a contribuire al venir fuori e forse alla risoluzione della situazione negativa che vive il suo reparto. Si chieda come va con i suoi nuovi colleghi? Chi potrebbe sostenerla li dentro? Insomma, cerchi altre soluzioni invece di passare il tempo a pensare che una crescita professionale per le non ci sarà perché è stato uno stupido durante il colloquio e perché il suo passato (tanti errori, tanti lavori) le ritorna in mente.
Potrebbe esserle utile uno psicologo/psicoterapeuta con cui imparare a gestire questo nuovo periodo di stress.
Un caloroso saluto.
Dott ssa Caterina Guzzo
dal malessere che descrive direi che aveva puntato proprio tanto su questo nuovo lavoro. E apprezzabile da parte sua sia la voglia di crescere professionalmente in una nuova azienda , quindi di rimettersi in gioco sia la sua capacità di valutazione di aspetti diversi che fanno un lavoro.
Ma non possiamo controllate tutti i fattori in gioco ogni volta che facciamo una scelta!! Non poteva sapere da un solo colloquio come sarebbero andati i 2 mesi a venire e che tipologia di obiettivi si ponesse la nuova azienda.
Adesso sta male al punto di non riuscire più neanche a rilassarsi, con questo intendo immagini dire fare delle cose piacevoli, che la fanno star bene anche solo per poco tempo.
Forse questo nuovo lavoro potrebbe essere un’occasione di crescita anche se al momento non prevede nessuno scatto di carriera (ma lei non lo sa ancora) ma crescita perché potrebbe essere lei stesso a contribuire al venir fuori e forse alla risoluzione della situazione negativa che vive il suo reparto. Si chieda come va con i suoi nuovi colleghi? Chi potrebbe sostenerla li dentro? Insomma, cerchi altre soluzioni invece di passare il tempo a pensare che una crescita professionale per le non ci sarà perché è stato uno stupido durante il colloquio e perché il suo passato (tanti errori, tanti lavori) le ritorna in mente.
Potrebbe esserle utile uno psicologo/psicoterapeuta con cui imparare a gestire questo nuovo periodo di stress.
Un caloroso saluto.
Dott ssa Caterina Guzzo
Dr.ssa caterina guzzo
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Utente
La ringrazio dottoressa,da lunedì prossimo inizierò un percorso di terapia con una dottoressa qua della mia zona e spero di venirne fuori.
Il rapporto con i colleghi è molto buono e loro fondamentale la vivono molto leggermente senza stare lì a preoccuparsi troppo.
Purtroppo la confusione e il modo di lavorare crea spesso tensione quindi l'aria che si respira è spesso pesante.
Visto che quando sono stato assunto l'azienda mi ha esplicitamente detto che punta tanto su di me,vorrei parlare con il capo sulla situazione che sto vivendo e della situazione nel mio reparto.Ma ho paura di passare per presuntuoso.
Detto questo la ringrazio ancora per la risposta
Il rapporto con i colleghi è molto buono e loro fondamentale la vivono molto leggermente senza stare lì a preoccuparsi troppo.
Purtroppo la confusione e il modo di lavorare crea spesso tensione quindi l'aria che si respira è spesso pesante.
Visto che quando sono stato assunto l'azienda mi ha esplicitamente detto che punta tanto su di me,vorrei parlare con il capo sulla situazione che sto vivendo e della situazione nel mio reparto.Ma ho paura di passare per presuntuoso.
Detto questo la ringrazio ancora per la risposta
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.9k visite dal 26/02/2020.
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