Atteggiamento bambino 4 anni
Salve a tutti.
Avrei bisogno di un consiglio su come comportarmi con mio figlio di 4 anni e tre mesi.
È un bambino solare e simpatico anche se a volte introverso e spaventato dalle situazioni nuove.
Premetto che frequenta il secondo anno di asilo e che le maestre non si lamentano mai di lui anzi dicono che è un bambino bravo, ascolta le maestre e gioca con i compagni.
Il problema nasce quando andiamo alle feste di classe con tutti gli altri compagni.
Lui va sempre felicissimo ma puntualmente si ritrova ad un certo punto ad arrabbiarsi con qualcuno e a giocare da solo.
Ho fatto caso che se gli altri bambini non lo assecondano nel gioco che lui dice, lui si arrabbia tantissimo e smette di giocare dicendo che sono cattivi.
Io vado in uno sconforto totale perché lo vedo triste e non riesco a fargli capire che non deve arrabbiarsi così ma deve cercare di adeguarsi anche ai desideri degli altri.
Ho notato che se io non ci sono e lo lascio a queste feste con il padre questo non succede... se anche si arrabbia si calma subito e continua a giocare.
A questo punto ho capito che sicuramente sono io che sbagli ma non capisco in cosa...sicuramente intervengo troppo nelle dispute ma lo faccio perché ho paura che possono alzarsi le mani e mi vergognerei come madre se lo facesse così sono sempre lì a cercare di sedare gli animi... sono abbastanza angosciata da questa cosa che non ho più voglia di andare a queste feste... ma capisco che è sbagliato.
Avrei bisogno di un consiglio su come comportarmi con mio figlio di 4 anni e tre mesi.
È un bambino solare e simpatico anche se a volte introverso e spaventato dalle situazioni nuove.
Premetto che frequenta il secondo anno di asilo e che le maestre non si lamentano mai di lui anzi dicono che è un bambino bravo, ascolta le maestre e gioca con i compagni.
Il problema nasce quando andiamo alle feste di classe con tutti gli altri compagni.
Lui va sempre felicissimo ma puntualmente si ritrova ad un certo punto ad arrabbiarsi con qualcuno e a giocare da solo.
Ho fatto caso che se gli altri bambini non lo assecondano nel gioco che lui dice, lui si arrabbia tantissimo e smette di giocare dicendo che sono cattivi.
Io vado in uno sconforto totale perché lo vedo triste e non riesco a fargli capire che non deve arrabbiarsi così ma deve cercare di adeguarsi anche ai desideri degli altri.
Ho notato che se io non ci sono e lo lascio a queste feste con il padre questo non succede... se anche si arrabbia si calma subito e continua a giocare.
A questo punto ho capito che sicuramente sono io che sbagli ma non capisco in cosa...sicuramente intervengo troppo nelle dispute ma lo faccio perché ho paura che possono alzarsi le mani e mi vergognerei come madre se lo facesse così sono sempre lì a cercare di sedare gli animi... sono abbastanza angosciata da questa cosa che non ho più voglia di andare a queste feste... ma capisco che è sbagliato.
[#1]
Gentile utente,
Lei scrive per una risposta,
ma la risposta
con grande intuizione
l'ha trovata Lei stessa:
"... ho capito che sicuramente sono io che sbagli ma non capisco in cosa...
sicuramente intervengo troppo nelle dispute
ma lo faccio perché ho paura che possono alzarsi le mani e mi vergognerei...".
Il suo bambino sembra avere un problema con la gestione della rabbia quando c'è Lei,
e può essere una "normale" conseguenza del Suo intervenire per bloccare la rabbia stessa. Senza pensare che anche se si picchiano, i bambini tra loro non si fanno generalmente male.
Lo mandi alle feste accompagnato dal papà:
lui gli farà una scuola guida "tra uomini".
E non lo dico ironicamente:
*l'identificazione* con il genitore dello stesso genere rappresenta un pilastro della crescita.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Lei scrive per una risposta,
ma la risposta
con grande intuizione
l'ha trovata Lei stessa:
"... ho capito che sicuramente sono io che sbagli ma non capisco in cosa...
sicuramente intervengo troppo nelle dispute
ma lo faccio perché ho paura che possono alzarsi le mani e mi vergognerei...".
Il suo bambino sembra avere un problema con la gestione della rabbia quando c'è Lei,
e può essere una "normale" conseguenza del Suo intervenire per bloccare la rabbia stessa. Senza pensare che anche se si picchiano, i bambini tra loro non si fanno generalmente male.
Lo mandi alle feste accompagnato dal papà:
lui gli farà una scuola guida "tra uomini".
E non lo dico ironicamente:
*l'identificazione* con il genitore dello stesso genere rappresenta un pilastro della crescita.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Grazie mille per avermi risposto. Io mi rendo conto di avere il terrore che gli altri genitori giudichino il mio bambino come violento e per questo gli sto sempre sopra forse innervosendolo ancora di più. Vedo gli altri genitori non intervenire mai con i propri figli io invece sono sempre lì pronta a fermarlo se si arrabbia ...
[#3]
Gentile mamma,
Tra il non intervenire mai e per converso pressare il bambino con continui interventi
c'è una sana via dell'equilibio,
che però affonda le proprie radici nel superamento della paura del giudizio.
Che è, sì, la paura del giudizio sul bambino,
ma principalmente su se stessa in quanto educatrice.
I papà, in quanto meno coinvolti emozionalmente, hanno il compito di fare da "equilibratori" nel rapporto madre-bambino,
come spesso noi Psy diciamo
( https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3225-padri-la-legge-c-e-ma-non-basta.html );
ma frequentemente la loro importamnza nella crescita maturativa del bambino viene purtroppo sottovalutata
fin al punto in cui loro stessi non se ne rendono più conto e fanno i "mammi"
copiando i comportamenti materni.
Ma fortunatamente non è il caso Vostro, a quanto ci dice.
Saluti cari.
Dott. Brunialti
Tra il non intervenire mai e per converso pressare il bambino con continui interventi
c'è una sana via dell'equilibio,
che però affonda le proprie radici nel superamento della paura del giudizio.
Che è, sì, la paura del giudizio sul bambino,
ma principalmente su se stessa in quanto educatrice.
I papà, in quanto meno coinvolti emozionalmente, hanno il compito di fare da "equilibratori" nel rapporto madre-bambino,
come spesso noi Psy diciamo
( https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3225-padri-la-legge-c-e-ma-non-basta.html );
ma frequentemente la loro importamnza nella crescita maturativa del bambino viene purtroppo sottovalutata
fin al punto in cui loro stessi non se ne rendono più conto e fanno i "mammi"
copiando i comportamenti materni.
Ma fortunatamente non è il caso Vostro, a quanto ci dice.
Saluti cari.
Dott. Brunialti
[#4]
Utente
Grazie mille dottoressa dei suo consigli. Alla prossima situazione li metterò senza altro in pratica cercando di non pensare sempre a come gli altri possono giudicare il mio bambino e soprattutto come possono giudicare me come madre..le farò sapere come va... buona giornata e grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1k visite dal 26/02/2020.
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