Aborto, dolore e rabbia

Buongiorno. Sono andata a letto dopo qualche uscita con un ragazzo che conoscevo molto poco, da lì è cominciata una frequentazione. Succede però che dopo solo 1 mese io rimango incinta di lui. Ho sempre desiderato un figlio ma non era né il momento né soprattutto la persona adatta.

Questo ragazzo, nonostante si trattasse di una storia di sesso e io stessa gli avessi proposto di chiudere, decide di rimanermi vicino per tutto il periodo dell'IVG, mostrandosi dolce, affettuoso e interessato. L'aborto è stato un trauma, ho pianto tanto i primi giorni, mi sentivo vuota. Eppure razionalmente sapevo che era la cosa più giusta da fare, inoltre il fatto che lui fosse rimasto mi ha fatta sentire meno sporca, meno sola.

Dopo l'IVG cerco di ritornare alla mia normalità, ma questo ragazzo improvvisamente diventa freddo, dal chiamarmi e vederci tutti i giorni comincia a dedicarmi meno attenzioni e a volte non mi risponde, senza alcun motivo. Mi sento destabilizzata e ferita dal suo comportamento, e quando chiedo spiegazioni è ambiguo, non dice mai chiaramente quello che pensa e cosa prova. Ci incontriamo dopo qualche settimana e mi dice che non se la sente di avere una relazione seria, ma non vuole propormi sesso perché sarebbe meschino e che non vuole comunque rinunciare a conoscermi perché ci tiene a me. Io in confusione accetto di continuare a vederlo, come se in cuor mio volessi riparare al danno e al vuoto interiore che avevo.

La storia prosegue per un mese fin quando non comprendo chiaramente che questa persona voleva solo usarmi, facendomi richieste sessuali sempre più squallide e degradanti, negandomi qualsiasi richiesta o attenzione affettiva. Mi dice che lui non può darmi altro e con ambiguità quasi prova a convincermi che sia normalissimo, mostrandosi insensibile al dolore che ho subito. Mi sento umiliata e decido alla fine di allontanarlo con violenza insultando per giorni il suo comportamento che ho percepito come disumano. Non ho mai ricevuto ovviamente né scuse né spiegazioni reali.

Ora questa persona nella mia vita non c'è più, e io sto meglio. Provo repulsione per lui e continuo ad odiarlo. Non faccio altro che sognare di vendicarmi di lui, di eliminarlo dal mondo e l'idea mi fa stare bene. Poi sto male perché mi rendo conto che non posso farlo. Sto male perché a causa della mia superficialità ho permesso ad una persona di danneggiarmi.

Mi sento come vittima di un abuso, non so come reagire e sono consumata dalla rabbia.
Aiutatemi.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

una situazione complessa quale quella che sta vivendo
- IVG, relazione incerta, scarsa condivisione degli obiettivi tra Voi due, fine della relazione -
comporta l'alternarsi di stati d'animo difficili da digerire.

A fronte della Sua rabbia e "odio",
Le suggerirei però di evitare di attribuire a lui tutte le responsabilità:
- Lei ha un'età non più adolescenziale e dunque ne discendono consapevolezze e decisioni,
- in un rapporto di sesso "con un ragazzo che conoscevo molto poco" è opportuno che sia la donna stessa a proteggersi da gravidanze indesiderate (oltre che da malattie, naturalmente).

L'odio, la rabbia e il rancore sono legami profondi
che in realtà Le impediscono di "lasciar andare" questo rapporto
per predisporsi ad una vicenda affettivo-sessuale più sana.

Ritiene di poter lavorare su quest'ultimo nucleo tematico?

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Buongiorno. Grazie per la sua risposta.
Il problema è esattamente questo, come posso lasciarmi alle spalle tutti questi sentimenti negativi?
Razionalmente mi rendo conto che di questa persona non mi importa nulla e anzi sento di essermi liberata di lui perché cominciavo a percepire la sua presenza come negativa e destabilizzante per la mia vita. Mi disturbano 2 cose:
1)ho sempre usato metodi contraccettivi, sono sempre stata scrupolosa. Terminata la mia relazione con il mio precedente compagno ho commesso una superficialità che mi ha portato ad una scelta sofferta, quale l'aborto di un figlio che forse inconsciamente desideravo con il mio precedente compagno, nonostante l'impossibilità
2)l'ambiguità di quest'uomo, la sua falsità nel cercare di conquistarmi nonostante fosse solo sesso, il suo fare finta di tenerci solo per continuare ad usarmi per i suoi scopi sessuali, la sua insensibilità. Questo non lo comprendo, mi fa sentire abusata.

Provo rabbia per questo ragazzo che io reputo squallido, ma forse è rabbia verso me stessa perché non riesco a perdonarmi. Attualmente ho deciso di non frequentare più nessun uomo, almeno per un po'. Voglio recuperare me stessa e riorganizzare la mia vita ed i miei studi. Sento di essermi perduta.
[#3]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

"Attualmente ho deciso di non frequentare più nessun uomo, almeno per un po'.
Voglio recuperare me stessa e riorganizzare la mia vita ed i miei studi.
Sento di essermi perduta."

Questa nuova consapevolezza sicuramente Le sarà di aiuto.

Ci tenga al corrente, se Le va.
Dott. Brunialti
[#4]
Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
La verità è che sono spaventata dall'incontrare nuovamente un uomo che voglia usarmi. 

Solo dopo avergli vomitato il mio malessere e avergli detto che non sopportavo più quella situazione ambigua, ha ammesso definitivamente di non essere mai stato coinvolto e mi ha lasciata in pace. Ma per tutto quel tempo continuava a fingere interesse ed affetto per me, fingeva di essere dispiaciuto per l'aborto solo per avere una relazione sessuale a lungo termine! Ha cercato di usarmi e sfruttarmi dopo un aborto, ma come si fa ad avere così tanta aridità e cattiveria nel cuore? Non riesco ad accettarlo. Provo rabbia e disgusto.

Ma perché gli uomini sono così? Sono tutti così, privi di scrupoli, senza affettività, disposti a tutto pur di ottenere del sesso?