Ragazza con problemi

Buonasera vi scrivo per un consulto in merito al comportamento "difficile" di una ragazza...premetto che questa ragazza ha 23 anni, lei è una mia collega di lavoro, e io essendo un ragazzo timido di mio circa 8-9 mesi fa ho provato ad avere un approccio poichè mi piace e provo un sentimento per lei, sin dall'inizio mi ha colpito il fatto che provando semplicemente a sfiorarle la mano lei la ritirava e, nei mesi con lei ho consolidato un buon rapporto al punto che lei mi confidava le sue cose personali, del tipo i genitori in procinto di divorzio e che ha tradito perchè stava con un ragazzo benestante ma che non gli dava attenzioni e altri problemi che si ripercuotono sulla sua salute...col tempo come dicevo lei mi ha dato dei segnali positivi infatti se capita esce insieme a me tipo per fare shopping o semplicemente a cena, insomma io ci sono sempre quando ha bisogno anche economicamente l'ho aiutata e glielo dimostrato e lei sa che mi piace però ha dei comportamenti altalenanti che non mi portano oltre e io non so come comportarmi perchè spesso ha un comportamento freddo quasi distaccato, non mi cerca quasi mai, e io vorrei che lei si affezionasse a me infatti per questo più volte sono stato al limite di lasciarla perdere...come dicevo io sono un ragazzo timido di mio ma purtroppo mi è capitata una ragazza con questo comportamento e non so come fare, come dovrei comportarmi con un soggetto così?
ovviamente se devo essere sincero dall'inizio di questa storia ad oggi lei non è più così chiusa come prima ma non è proprio aperta per come vorrei.
mi potete dare un consulto?
quale potrebbe essere il problema?
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

Leggendo il titolo,
e dopo aver capito che la "ragazza con problemi" è quella che Le interessa,
preciso subito che noi qui ci occupiamo unicamente di chi ci scrive.
Cioè Lei.

Lei si definisce "un ragazzo timido" e forse per questo si sta accontentando di una situazione che
- se fosse stata interessante per la ragazza -
si sarebbe già sviluppata.

In questa situazione Lei sembra rivestire il ruolo dell'amico o della spalla su cui piangere.
Perchè non guardarsi intorno a più ampio raggio,
fuori l'ufficio?

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
buonasera dottoressa,intanto la ringrazio per avermi risposto,ricollegandomi alla sua frase relativa al fatto che vi occupate soltanto di chi scrive preciso che le ho raccontato il modo di questa "ragazza problematica" poichè essendo timido e molto riflessivo mi crea una condizione di disagio interiore perchè non so come comportarmi anche se più volte ho avuto la visione che a lei non gli posso interessare;a dirle come la penso non ho social perchè li ritengo dei mezzi ipocriti della società moderna,non ho molte conoscenze e fermandomi a visionare quella che è la mia vita ad esempio alla mia età non ho mai avuto un esperienza sessuale e/o una relazione come normale che sia secondo me e per questo motivo ci resto male,spesso mi innervosisco con me stesso,e riflettendo posso concludere che in questa società se non sei come la massa resti indietro,purtroppo bisogna essere belli,ricchi,falsi e menefreghisti il "bravo ragazzo" viene accantonato (sarò pessimista ma realista). Tornando alla sua risposta a questo punto illudersi di cambiare una persona anche se lei qualche volta manda dei segnali non serve a nulla..penso che l'allontanerò lentamente,non ho bisogno di "amiche".grazie per un altra eventuale risposta.
[#3]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

Ci dice che
"..essendo timido e molto riflessivo mi crea una condizione di disagio interiore..",
sul "disagio interiore" è possibile lavorare assieme ad uno Psicologo psicoterapeuta,
il "molto riflessivo" occorre far attenzione che non sia sinonimo di "rimuginatore".

Trarre la conclusione che "che in questa società se non sei come la massa resti indietro.." frequentemente è l'alibi per non fare nulla ed assopirsi in una situazione di rassegnazione improduttiva.
Talvolta è proprio chi si distingue "dalla massa" a raggiungere traguardi significativi.

Sarà Lei stesso a decidere su di sè
e per la propria vita.
Le auguro il meglio.

Dott. Brunialti