Ansia e stress, segnali 'ipocondria?
Buonasera gentili dottori, sono un ragazzo di 21 anni, ho quasi finito gli studi universitari per la triennale, vorrei esporvi il mio problema, da un po' di tempo (circa un mese e mezzo) soffro di disturbi d'ansia legati all'ipocondria, non perché me l'abbia diagnosticato uno specialista ma perché lo penso io.
Detto ciò, io in generale sono una persona molto ansiosa, ma dal periodo di tempo detto in precedenza, questi disturbi sono diventati più importanti, in quanto interessano gran parte della mia giornata e della mia vita relazionare, molti sintomi somatici che avverto li associo subito ad una malattia importante (forse anche perché studio nell'ambito medico), i sintomi che assumo sono prevalentemente fascicolazione (pulsazioni) nell'area del collo/dorso e a volte anche fastidi allo stomaco, inoltre prima praticavo sport e da quando l'ho lasciato sono un po' demoralizzato, ho effettuato varie analisi di controllo sia di routine, sia specifiche come le proteine del complemento, siero proteico ecc...con tutti i valori nella norma.
Il problema è che quest'ansia data dall'ipocondria sta davvero prendendo il sopravvento, inoltre ho una fobia dei dottori/ospedali, quindi non sono il classico ipocondriaco che fa sempre accertamenti, ma che li evita.
Detto ciò so che dovrei iniziare un trattamento da un vostro collega specialista, ma dato il mio carattere molto orgoglioso e di spessore avrei fatica, anche perché già immagino che dovrò prendere ansiolitici e questo non mi piace molto.
Aspetto vostre risposte per sapere più che altro se i sintomi di fascicolazione ecc possono essere dovuti ad ansia e stress, per una rassicurazione e un vostro parere.
Grazie mille.
Detto ciò, io in generale sono una persona molto ansiosa, ma dal periodo di tempo detto in precedenza, questi disturbi sono diventati più importanti, in quanto interessano gran parte della mia giornata e della mia vita relazionare, molti sintomi somatici che avverto li associo subito ad una malattia importante (forse anche perché studio nell'ambito medico), i sintomi che assumo sono prevalentemente fascicolazione (pulsazioni) nell'area del collo/dorso e a volte anche fastidi allo stomaco, inoltre prima praticavo sport e da quando l'ho lasciato sono un po' demoralizzato, ho effettuato varie analisi di controllo sia di routine, sia specifiche come le proteine del complemento, siero proteico ecc...con tutti i valori nella norma.
Il problema è che quest'ansia data dall'ipocondria sta davvero prendendo il sopravvento, inoltre ho una fobia dei dottori/ospedali, quindi non sono il classico ipocondriaco che fa sempre accertamenti, ma che li evita.
Detto ciò so che dovrei iniziare un trattamento da un vostro collega specialista, ma dato il mio carattere molto orgoglioso e di spessore avrei fatica, anche perché già immagino che dovrò prendere ansiolitici e questo non mi piace molto.
Aspetto vostre risposte per sapere più che altro se i sintomi di fascicolazione ecc possono essere dovuti ad ansia e stress, per una rassicurazione e un vostro parere.
Grazie mille.
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Gentile utente,
il buon senso come in tutte le cose le suggerisce di farsi visitare da un medico per poter escludere cause organiche ai suoi sintomi. Di per sè l'ansia non "causa" i sintomi elencati. Credo piuttosto che, forse per via della sua storia o forse per via degli studi, lei abbia sviluppato una moderata capacità di attenzione al suo corpo e ai segnali che le invia. Da quì a leggere questi come malattie c'è differenza. L'ipocondria, in questo senso può caratterizzare anche soggetti che non si recano da specialisti, ma che sono convinti di essere malati e che lasciano che questo condizioni la loro vita. Le suggerisco, esclude cause organiche, di recarsi da uno psicologo cognitivo-comportamentale. Questo non significa avere un problema NE' TANTO MENO PRENDERE ANSIOLITICI!!! (anche perchè lo psicologo non può prescriverli). Quello che le aspetta è un lavoro fondato sulla defusione cognitiva dai suoi pensieri, ovvero lo sviluppare la capacità di convivere con le storie che la sua mente le suggerisce , senza farsi travolgere da esse e senza lasciare che i pensieri condizionino la sua vita.
buon lavoro!
il buon senso come in tutte le cose le suggerisce di farsi visitare da un medico per poter escludere cause organiche ai suoi sintomi. Di per sè l'ansia non "causa" i sintomi elencati. Credo piuttosto che, forse per via della sua storia o forse per via degli studi, lei abbia sviluppato una moderata capacità di attenzione al suo corpo e ai segnali che le invia. Da quì a leggere questi come malattie c'è differenza. L'ipocondria, in questo senso può caratterizzare anche soggetti che non si recano da specialisti, ma che sono convinti di essere malati e che lasciano che questo condizioni la loro vita. Le suggerisco, esclude cause organiche, di recarsi da uno psicologo cognitivo-comportamentale. Questo non significa avere un problema NE' TANTO MENO PRENDERE ANSIOLITICI!!! (anche perchè lo psicologo non può prescriverli). Quello che le aspetta è un lavoro fondato sulla defusione cognitiva dai suoi pensieri, ovvero lo sviluppare la capacità di convivere con le storie che la sua mente le suggerisce , senza farsi travolgere da esse e senza lasciare che i pensieri condizionino la sua vita.
buon lavoro!
Cordialmente,
Dr.ssa Paola Dordoni
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.2k visite dal 23/02/2020.
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