Efficacia psicoterapia

Gentili Dottori,
Sto attraversando ormai da diverso tempo un periodo di difficoltà che sta incidendo pesantemente sulla mia quotidianità e sui miei affetti. L’evento scatenante e stato uno spostamento di sede lavorativa (anche se sempre nella stessa città) e ad una mancata crescita professionale. Cerco di essere breve: dal 2014 ho investito tutto il mio tempo il mio impegno (anche economico) le mie energie per raggiungere nella mia azienda la posizione che mi ero posta come obbiettivo. E ad oggi sono ancora nella stessa posizione con stesso identico contratto part time e stessa retribuzione.
I motivi di questa mancata crescita purtroppo sono molti, e non c’entrano niente con la meritocrazia.
Il punto è che tutto questo mi ha scatenato una profonda crisi.
Non so più quale sia il mio obbiettivo nella vita, mi sono chiusa e non ho più vita sociale o quasi.
Non ho interessi e passo la maggior parte del mio tempo libero (che vivo come una condanna) senza fare niente, a letto o in casa.
Non ho la concentrazione per leggere o l’interesse di guardare un film.
Ho forti e continui sbalzi d’umore che di recente si sono tramutati in uno stato di tristezza profondissima costante con pianti e nodi in gola e chiusura nei confronti delle persone.
Ho paura del confronto con gli altri che mi mette a disagio, mi sento insicura di me vorrei essere una persona diversa.
Mi sono ritrovata a dubitare fortemente delle mie capacità è di me stessa svaluntandomi costantemente al punto di odiarmi per come sono fatta e incolpandomi per non essere arrivata dove volevo.
Anche a lavoro non dimostro più interesse da tanto tempo e nonostante stia cercando lavoro da molto non riesco ad andarmene dall’azienda.
Da ottobre 2019 sto andando in terapia, perché dopo l’estate la situazione è peggiorata molto.
Ora a distanza di mesi non vedo miglioramenti di nessun genere, anzi la mia relazione sta avendo delle ripercussioni molto pesanti.
Non mi sento lucida.
In terapia parliamo attraverso un diario terapeutico che non mi da molta motivazione anche se ho chiara quale sia la sua utilità.
Quello che mi fa rimanere perplessa è il non aver ancora ricevuto una vera diagnosi, e qui chiedo a voi se è giusto così. E sopratutto prima di andare ad agire sugli schemi della mia mente sento un bisogno fortissimo di capire il perché di questi comportamenti.
È come se mi mancasse un pezzo non saperlo non mi do pace riesco solo ad incolparmi per come sono fatta ma io lo voglio capire ed affrontare prima di arrivare al cambiamento.
Sento come se ci fosse un salto troppo lungo tra come sono oggi e il cambiamento che è dovrò fare.
Come posso fare? È utile ai fini della terapia andare a rivivere traumi del passato per capire se mi hanno lasciata in qualche modo segnata?
Ed è una cosa che si può affrontare in terapia?
la mia terapista dice che non devo cercare colpe nel mio passato, o nelle persone o nei genitori ecc Ma io davvero voglio trovare una spiegazione e selle risposte a tutto questo.
Grazie
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

cercare e cause attraverso la psicoterapia... è possibile?

Dipende dall'orientamento.
Alcuni orientamento ritengono che capire non sia necessario al cambiare, talvolta nemmeno utile.
Io aderisco a questi secondi, dopo aver applicato per anni la prima modalità, quella del capire per cambiare.

Attualmente in certi tipi di terapia prima si lavora al cambiamento e poi (talvolta) si capisce;
oppure via via si capisce.
Nel frattempo però la qualità di vita è migliorata radicalmente fin da subito.

La Sua esigenze di capire "prima" di cambiare sembra difensiva. In altre parole, siccome non si capirà mai a fondo "il perché di questi comportamenti",
tale schema mentale può servire in realtà per NON cambiare.

Dott. Brunialti

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la risposta,
Si tratta di psicoterapia cognitiva neuropsicologica (cambia da quella cognitivo comportamentale?)
Il fatto di non aver ancora avuto un miglioramento cosa significa ?
E sopratutto se sento questo malessere verso me stessa perché auto sabotarmi con schemi che mi impediscono di cambiare ?

Grazie per avermi dato il suo punto di vista.
[#3]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
"..perché auto sabotarmi con schemi che mi impediscono di cambiare?"

A questa domanda sicuramente la Sua Psicoterapeuta saprà rispondere meglio di noi,
considerato che La conosce di persona
mentre noi potremmo fare solo ipotesi improduttive.
Se invece NON Le risponderà,
vorrà dire che evita di incentivare i Suoi continui "perchè".

Se Lei inizierà ad impegnarsi al massimo nella terapia,
allora sì potrà interrogarsi se non vedesse miglioramenti.

Dott. Brunialti
[#4]
Utente
Utente
I miei continui perché non sono continui .
Anzi non pongo mai questa domanda in terapia, ma vorrei farlo dalla prossima seduta visto che oggi mi sto ponendo queste domande.
Il mio impegno c’è, come può quantificare che non sia abbastanza?
sicuramente non è facile in questo momento, sto male per il 99%del tempo che vivo e in questo stato non è affatto automatico riuscire ad essere lucida e analitica ne riesco sempre a cogliere le mie emozioni che a volte sono molto confuse e che faccio fatica a distinguere.
Seguirò comunque il Suo consiglio, certamente si può fare sempre di più.

Grazie di nuovo .
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Prego.
Un vivo augurio.

Dott. Brunialti