Dubbio patologico - bloccare la risposta

Buona sera,

Vorrei chiedere una informazione sul dubbio patologico

A seguito di una fase piuttosto acuta di stress e di ansia che mi aveva letteralmnete rapita dalla realtà, ho deciso di iniziare un percorso di psicoterapia.
Il mio terapeuta mi ha detto che sono affetta da Dubbo Patologico.
Diagnosi in cui mi sono rispecchiata benissimo.
Già dopo 3 sedute grazie alle prescrizioni mi sono sentita meglio e ho ripreso in mano la mia quotidianità.


Ora di comune accordo le sedute cominceranno ad essere diluite nel tempo.
La prescrizione è "bloccare la risposta per inibire la domanda".
Frase ripetuta più o meno in qualunque articolo sul dubbio patologico presente nel web.
Ne capisco appieno il significato.
Le domande che mi pongo non hanno risposta e quindi la ricerca ossessiva di una risposta non può portare che a un'altra domande ecc...

Ma come si fa nella pratica a bloccare la risposta?
Mi ripeto la potenza del 2 finchè non mi stufo?
canto una canzone menatlmente?

Non riesco a capire come fa la mia testa a produrre la domanda e poi lasciarla a penzolare nel vuoto.
Deve fare qualcosa! il meccanismo di difesa di oggi è stato quello di leggere il più possibile su come bloccare il dubbio, ma nella realtà praticamente ho sostituito una domanda con un'altra, senza togliere che dovrei lavorare e non girovagare su internet.


So che l'alternativa sarebbe scrivere a mano su un foglio fino a esaurimento e poi assolutamente non rileggere.
Ma non ho la possibilità di farlo in ufficio.


Insomma io ci vorrei riuscire, anche per potermi godere quelli che sono i frutti delle scelte che sono riuscita a fare nelle settimane precedenti.
Ho paura che il dubbio stia per avvelenare anche questi risultati.
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Dr.ssa Federica Meriggioli Psicologo, Psicoterapeuta 354 3
Gentile utente,
mi pare interessante farle notare come quasi tutto il suo post sia una continua ripetizione di domande che hanno un profondo richiamo ossessivo.
Le suggerisco di porle al suo terapeuta in modo da inserirle nel percorso di cura che avete fatto fin'ora.

Cordiali saluti
Dott.ssa Federica Meriggioli

Dr.ssa Federica Meriggioli - Psicologa Psicoterapeuta
Via Roma 131, Spinea Ve
Tel. 3498534295 www.federicameriggioli.com

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Utente
Utente
Purtroppo è una cosa di cui mi rendo assolutamente conto, ed è assai frustrante. Ne parlerò con il mio terapista, purtroppo l appuntamento è tra 10 giorni e come dicevo ho il timore che i dubbi rovinino quelli che fino a ieri consideravo progressi, ma sui quali sto per tornare a rimuginare. 10 giorni da 24 ore sono tantissimo tempo se le passo con un pensiero fisso e ossessivo

Facendo mente locale credo di avere trovato il mio metodo per bloccare il ciclo di domande prima ancora che mi venisse diagnosticato il problema. Da tempo tengo di sottofondo netflix con qualche serie che magari ho visto mille volte, così nei momenti vuoti non sono in balia dei miei pensieri ma mi distraggo dai dialoghi. Però ora che so, mi sembra di autoprendermi in giro. E che questo cerotto non mi aiuti a guarire ma solo a non stare apparentemente male.

Adesso ho paura a chiederle consiglio sulla validità o meno di netflix per questi giorni, perché non capisco se sono sincera o è la patologia che parla!