Come supero il tradimento di mia madre?
Gentili dottori, sono una ragazza di 27 anni e sento di raccontare la mia storia per avere un parere di un esperto.
Pochi giorni fa ho letto una chat di mia madre e un uomo (rinominato in rubrica con nome femminile) dal contenuto inequivocabile...
premetto che ho da sempre avuto qualche sospetto, rafforzato negli ultimi tempi da alcuni atteggiamenti di mia madre (quali, mettere una password al cell, non cedermi il telefono prima di aver controllato se fosse tutto ok ecc); in particolare, in assenza di mio padre, notandola continuamente intenta a chattare, ho gettato un occhio e scoperto che ha un altra relazione.
Non so chi sia, nè da quanto va avanti, nè di che natura sia tale rapporto.
Nonostante oramai mi ritenga una persona adulta e, per mio carattere, poco incline ad entrare nel rapporto dei miei genitori, non nascondo che la cosa mi ha scosso.
Ammetto che (a parer mio) ci sono lacune nel loro rapporto coniugale, pertanto non riesco ad essere risentita con mia madre.
Tuttavia ho grossi sensi di colpa nei confronti di mio padre, oltre alla delusione e al senso di vuoto che mi ha lasciato questa scoperta (sono figlia unica, per cui non potrei neanche condividere tale peso).
Sono al termine dei miei studi, temo che tale evento possa destabilizzarmi al punto da distrarmi dai miei obbiettivi (oltre che causarmi un grosso dolore)
Non ho un rapporto intimo tale da immaginare di parlarne con mia madre, pertanto mi chiedevo quale sarebbe il modo migliore per affrontare la cosa.
Grazie per l’ascolto
Pochi giorni fa ho letto una chat di mia madre e un uomo (rinominato in rubrica con nome femminile) dal contenuto inequivocabile...
premetto che ho da sempre avuto qualche sospetto, rafforzato negli ultimi tempi da alcuni atteggiamenti di mia madre (quali, mettere una password al cell, non cedermi il telefono prima di aver controllato se fosse tutto ok ecc); in particolare, in assenza di mio padre, notandola continuamente intenta a chattare, ho gettato un occhio e scoperto che ha un altra relazione.
Non so chi sia, nè da quanto va avanti, nè di che natura sia tale rapporto.
Nonostante oramai mi ritenga una persona adulta e, per mio carattere, poco incline ad entrare nel rapporto dei miei genitori, non nascondo che la cosa mi ha scosso.
Ammetto che (a parer mio) ci sono lacune nel loro rapporto coniugale, pertanto non riesco ad essere risentita con mia madre.
Tuttavia ho grossi sensi di colpa nei confronti di mio padre, oltre alla delusione e al senso di vuoto che mi ha lasciato questa scoperta (sono figlia unica, per cui non potrei neanche condividere tale peso).
Sono al termine dei miei studi, temo che tale evento possa destabilizzarmi al punto da distrarmi dai miei obbiettivi (oltre che causarmi un grosso dolore)
Non ho un rapporto intimo tale da immaginare di parlarne con mia madre, pertanto mi chiedevo quale sarebbe il modo migliore per affrontare la cosa.
Grazie per l’ascolto
[#1]
Gentile ragazza,
la prima persona con cui "affrontare la cosa" è se stessa:
una ragazza anagraficamente adulta, acculturata,
ma al tempo stesso fragile tanto da temere che "tale evento possa destabilizzarmi al punto da distrarmi dai miei obbiettivi (oltre che causarmi un grosso dolore)."
Non ci sono altre persone oltre a Lei con cui
"affrontare la cosa",
non è lecito sbirciare sia pure involontariamente nella vita dei genitori, nè ancor più intervenire.
Posso comprendere il dolore:
noi figli vorremmo che i nostri genitori a qualsiasi età fossero all'altezza delle nostre aspettative, cioè ... quasi perfetti.
Quasi mai lo sono.
Hanno le loro crepe.
O forse solo le loro legittime scelte.
Ma al contempo si tratta della *loro* vita; oltre ad essere genitori infatti sono anche semplici persone, con le loro delusioni, infatuazioni, debolezze...
Se veramente Lei teme che "..tale evento possa destabilizzarmi al punto da distrarmi dai miei obiettivi.."
non tergiversi nel chiedere aiuto di persona ad una nostra Collega Psicologa.
Sarà l'occasione per fare un ulteriore passo verso la maturità psicologica,
in quel sano distanziamento affettivo che prima o poi bisogna .. rassegnarsi .. a compiere.
Dott. Brunialti
la prima persona con cui "affrontare la cosa" è se stessa:
una ragazza anagraficamente adulta, acculturata,
ma al tempo stesso fragile tanto da temere che "tale evento possa destabilizzarmi al punto da distrarmi dai miei obbiettivi (oltre che causarmi un grosso dolore)."
Non ci sono altre persone oltre a Lei con cui
"affrontare la cosa",
non è lecito sbirciare sia pure involontariamente nella vita dei genitori, nè ancor più intervenire.
Posso comprendere il dolore:
noi figli vorremmo che i nostri genitori a qualsiasi età fossero all'altezza delle nostre aspettative, cioè ... quasi perfetti.
Quasi mai lo sono.
Hanno le loro crepe.
O forse solo le loro legittime scelte.
Ma al contempo si tratta della *loro* vita; oltre ad essere genitori infatti sono anche semplici persone, con le loro delusioni, infatuazioni, debolezze...
Se veramente Lei teme che "..tale evento possa destabilizzarmi al punto da distrarmi dai miei obiettivi.."
non tergiversi nel chiedere aiuto di persona ad una nostra Collega Psicologa.
Sarà l'occasione per fare un ulteriore passo verso la maturità psicologica,
in quel sano distanziamento affettivo che prima o poi bisogna .. rassegnarsi .. a compiere.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Salve Dottoressa, innanzitutto grazie per la risposta.
Ci tenevo solo a precisare che sono perfettamente consapevole della necessità di tenere separato il rapporto col genitore da quella che è la loro vita privata ..difatti non ho particolare risentimento nei confronti di mia madre. La cosa che mi crea difficoltà é il senso di colpa e il profondo dispiacere per mio padre, in quanto ( seppur involontariamente) sono a conoscenza di quello che avviene alle sue spalle. Nonostante ciò non ho alcuna intenzione di intromettermi nel loro rapporto, ma il sicuramente il fatto che mia madre abbia una storia parallela (e in virtù della quale mente anche a me), sicuramente non mi fa procedere a cuor leggero
Ci tenevo solo a precisare che sono perfettamente consapevole della necessità di tenere separato il rapporto col genitore da quella che è la loro vita privata ..difatti non ho particolare risentimento nei confronti di mia madre. La cosa che mi crea difficoltà é il senso di colpa e il profondo dispiacere per mio padre, in quanto ( seppur involontariamente) sono a conoscenza di quello che avviene alle sue spalle. Nonostante ciò non ho alcuna intenzione di intromettermi nel loro rapporto, ma il sicuramente il fatto che mia madre abbia una storia parallela (e in virtù della quale mente anche a me), sicuramente non mi fa procedere a cuor leggero
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.7k visite dal 11/02/2020.
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