I genitori gli hanno consigliato
ho diciotto anni.sono molto preoccupata per un mio caro amico che da (almeno per quanto ne so)sette mesi fa uso di eroina fumandola.
non so per certo quanto, ma molto.
Ho cercato di stargli vicino nei vari tentativi che ha fatto di smettere di assumere la sostanza, senza risultati soddisfacenti.
Circa un mese fa ha iniziato a fare uso di subutex, procurandoselo in maniera illegale. Finalmente due settimane fa si era deciso a rivolgersi al S.E.R.T. per cercare di risolvere.Li, osservando le analisi, e vedenso, evidentemente, la gravità della situazione, mista alla sua voglia e ferma intenzione di smettere, hanno deciso di fidarsi a dargli il subutex. Qualche giorno dopo, il mio amico ha confessato la sua brutta dipendenza ai genitori, che entrambi lavorano al serT. Lui, gia prima, mi aveva accennato che le dosi du subutex datogli al serT erano forse troppo elevate. Poi i genitori gli hanno consigliato di smettere di assumere il subutex e gestirsi da solo, per paura che finita la dipendenza da eroina iniziatte quella per l'altra sostanza.
Il mio amico sta male, a volte mi impressiono nel vederlo tanto cambiato da sei mesi a questa parte. Non so cosa potrei consigliarli, se continuare la terapia, parlando meglio con la psicologa sulle dosi, oppure fidarmi dei genitori esperti.Lui ha affermato che la sua,ora è una dipendenza strettamente psicologica, non piu fisica, e quindi il subutex in questo caso è inutile? Sarebbe meglio continuare una terapia perlomeno da una psicologa?
Io, come amica, cosa posso dirgli?
Non mi piaceva ne sotto l'effetto dell'eroina, sempre stanco e distratto, ne sotto gli effetti del subutex, sempre arrabbiato e irascibile, e spesso con il subutex mi ha risposto male e in modo violento. Devo farglielo notare??
Non so davvero che fare, ho bisogno di qualche consiglio.
Grazie.
non so per certo quanto, ma molto.
Ho cercato di stargli vicino nei vari tentativi che ha fatto di smettere di assumere la sostanza, senza risultati soddisfacenti.
Circa un mese fa ha iniziato a fare uso di subutex, procurandoselo in maniera illegale. Finalmente due settimane fa si era deciso a rivolgersi al S.E.R.T. per cercare di risolvere.Li, osservando le analisi, e vedenso, evidentemente, la gravità della situazione, mista alla sua voglia e ferma intenzione di smettere, hanno deciso di fidarsi a dargli il subutex. Qualche giorno dopo, il mio amico ha confessato la sua brutta dipendenza ai genitori, che entrambi lavorano al serT. Lui, gia prima, mi aveva accennato che le dosi du subutex datogli al serT erano forse troppo elevate. Poi i genitori gli hanno consigliato di smettere di assumere il subutex e gestirsi da solo, per paura che finita la dipendenza da eroina iniziatte quella per l'altra sostanza.
Il mio amico sta male, a volte mi impressiono nel vederlo tanto cambiato da sei mesi a questa parte. Non so cosa potrei consigliarli, se continuare la terapia, parlando meglio con la psicologa sulle dosi, oppure fidarmi dei genitori esperti.Lui ha affermato che la sua,ora è una dipendenza strettamente psicologica, non piu fisica, e quindi il subutex in questo caso è inutile? Sarebbe meglio continuare una terapia perlomeno da una psicologa?
Io, come amica, cosa posso dirgli?
Non mi piaceva ne sotto l'effetto dell'eroina, sempre stanco e distratto, ne sotto gli effetti del subutex, sempre arrabbiato e irascibile, e spesso con il subutex mi ha risposto male e in modo violento. Devo farglielo notare??
Non so davvero che fare, ho bisogno di qualche consiglio.
Grazie.
[#1]
Gentile ragazza,
non credo che tu ora possa fare molto, se non stare vicino a questo tuo amico ed appoggiare la sua motivazione al trattamento. Io penso che il supporto psicologico, in questi casi sia fondamentale, per cui potresti ribadire a lui che sarebbe necessario mantenersi in contatto con la psicologa.
Restare inoltre "agganciato" al Sert mi sembra un'altrq cosa giusta da fare. A questo punto dipende tutto da quanto sei "amica" di questo ragazzo: se sei in confidenza con i suoi genitori prova a parlare direttamente con loro relativamente ai tuoi dubbi. Probabilmente, essendo del mestiere, hanno la situazione sotto controllo, almeno più di quanto magari sembra a te.
In linea di massima, comunque, credo che il tuo amico sia fortunato ad avere vicino una persona come te
non credo che tu ora possa fare molto, se non stare vicino a questo tuo amico ed appoggiare la sua motivazione al trattamento. Io penso che il supporto psicologico, in questi casi sia fondamentale, per cui potresti ribadire a lui che sarebbe necessario mantenersi in contatto con la psicologa.
Restare inoltre "agganciato" al Sert mi sembra un'altrq cosa giusta da fare. A questo punto dipende tutto da quanto sei "amica" di questo ragazzo: se sei in confidenza con i suoi genitori prova a parlare direttamente con loro relativamente ai tuoi dubbi. Probabilmente, essendo del mestiere, hanno la situazione sotto controllo, almeno più di quanto magari sembra a te.
In linea di massima, comunque, credo che il tuo amico sia fortunato ad avere vicino una persona come te
[#2]
Cara ragazza, nonostante l'amicizia devi entrare nell'ottica di idee che, se ci tieni davvero, dovrai affrontare sentimenti di frustrazione ripetuti. Purtroppo l'esperienza con persone affette da forme di dipendenza grave porta a fere questo tipo di previsioni che si realizzano inesorabilmente. A momenti di euforica remissione dei sintomi vi sono ricadute fortemente demoralizzanti. La cosa non è irrisolvibile ma estremamente tortuosa.
cordialmente
cordialmente
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
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