Imparare ad amarsi
Gentili dottori,
sono una ragazza di 22 anni, per me è un periodo difficile e ho da poco deciso di riprendere un percorso di psicoterapia.
Non sono ancora riuscita ad aprirmi completamente con lo psicologo, per ora quello che sono riuscita a dire è che sto passando un momento di solitudine
Le mie giornate oramai sono tutte uguali, casa o università senza mai avere un momento di svago, le mie relazioni restano sempre su un piano formale (la parte affettiva manca da sempre), non ho mai avuto un fidanzato, non mi vedo abbastanza bella, mi sento sempre inferiore alle altre
Mi ha proposto di prendermi cura di me, che il mio abbigliamento va più sul nascondere piuttosto che sul mostrare e mi ha detto di provare a truccarmi qualche volta
Ci sono rimasta male perché io vorrei imparare ad amarmi e accettarmi per quella che sono.
Io mi sento a mio agio con il mio abbigliamento e poi mi vedo inferiore anche quando le altre mettono il jeans come me quindi non solo quando mostrano.
Mi sento inferiore alle altre anche quando magari per qualche occasione particolare indosso un vestito e sono truccata
Per prendermi cura di me io ho deciso di mettermi a dieta (il terapeuta lo sa, anni fa avevo iniziato con lui la terapia e poi ho interrotto) e ad oggi ho perso 6Kg e mi vedo meglio rispetto al passato ma cmq mi sento sempre inferiore alle altre.
Un'altra cosa che mi ha fatto stare male è questa: ho raccontato di un'uscita con un'amica in cui mi ha raccontato di avere un tumore, io l'unica cosa che sono riuscita a dire è stata " mi dispiace, non so cosa dire"... poi abbiamo cambiato discorso.
Lo psicologo mi ha detto che avrei dovuto abbracciarla perchè il 90% delle relazioni femminili funziona così, perchè se fossi stata al posto suo avrei avuto bisogno di questo, perchè se fosse stata mia figlia avrei fatto così
Questa cosa mi fa stare davvero male, io in quel momento mi sono sentita a disagio perchè avrei voluto dire qualche parola in più, mostrarle il mio dispiacere, la mia vicinanza ma quando qualcuno mi racconta "storie" simili non ho proprio le parole, mi sembra di aggiungere altro dolore e cerco di cambiare discorso ma io in realtà sono dispiaciuta davvero.
Quindi avrei voluto davvero dire qualche cosa in più però devo dire che il pensiero di abbracciarla non mi è proprio passata per la testa
Io sono fatta così: vesto in modo semplice, non amo essere al centro dell'attenzione, non dimostro il mio affetto con un abbraccio, magari quando c'è più confidenza o sintonia metto una mano sulla spalla o una carezza sul braccio ma io non mi sento di abbracciare.
Chi fa e chi farà parte della mia vita dovrà capire che è semplicemente un mio modo di essere e dovrà imparare a conviverci e ad apprezzarlo e anche io devo accettarmi per quella che sono.
Non posso sforzarmi di essere una persona diversa per piacere agli altri, posso e voglio migliorare alcuni aspetti di me ma non posso fare cose che proprio non mi appartengono
Sono così sbagliata?
c'è una via d'uscita?
sono una ragazza di 22 anni, per me è un periodo difficile e ho da poco deciso di riprendere un percorso di psicoterapia.
Non sono ancora riuscita ad aprirmi completamente con lo psicologo, per ora quello che sono riuscita a dire è che sto passando un momento di solitudine
Le mie giornate oramai sono tutte uguali, casa o università senza mai avere un momento di svago, le mie relazioni restano sempre su un piano formale (la parte affettiva manca da sempre), non ho mai avuto un fidanzato, non mi vedo abbastanza bella, mi sento sempre inferiore alle altre
Mi ha proposto di prendermi cura di me, che il mio abbigliamento va più sul nascondere piuttosto che sul mostrare e mi ha detto di provare a truccarmi qualche volta
Ci sono rimasta male perché io vorrei imparare ad amarmi e accettarmi per quella che sono.
Io mi sento a mio agio con il mio abbigliamento e poi mi vedo inferiore anche quando le altre mettono il jeans come me quindi non solo quando mostrano.
Mi sento inferiore alle altre anche quando magari per qualche occasione particolare indosso un vestito e sono truccata
Per prendermi cura di me io ho deciso di mettermi a dieta (il terapeuta lo sa, anni fa avevo iniziato con lui la terapia e poi ho interrotto) e ad oggi ho perso 6Kg e mi vedo meglio rispetto al passato ma cmq mi sento sempre inferiore alle altre.
Un'altra cosa che mi ha fatto stare male è questa: ho raccontato di un'uscita con un'amica in cui mi ha raccontato di avere un tumore, io l'unica cosa che sono riuscita a dire è stata " mi dispiace, non so cosa dire"... poi abbiamo cambiato discorso.
Lo psicologo mi ha detto che avrei dovuto abbracciarla perchè il 90% delle relazioni femminili funziona così, perchè se fossi stata al posto suo avrei avuto bisogno di questo, perchè se fosse stata mia figlia avrei fatto così
Questa cosa mi fa stare davvero male, io in quel momento mi sono sentita a disagio perchè avrei voluto dire qualche parola in più, mostrarle il mio dispiacere, la mia vicinanza ma quando qualcuno mi racconta "storie" simili non ho proprio le parole, mi sembra di aggiungere altro dolore e cerco di cambiare discorso ma io in realtà sono dispiaciuta davvero.
Quindi avrei voluto davvero dire qualche cosa in più però devo dire che il pensiero di abbracciarla non mi è proprio passata per la testa
Io sono fatta così: vesto in modo semplice, non amo essere al centro dell'attenzione, non dimostro il mio affetto con un abbraccio, magari quando c'è più confidenza o sintonia metto una mano sulla spalla o una carezza sul braccio ma io non mi sento di abbracciare.
Chi fa e chi farà parte della mia vita dovrà capire che è semplicemente un mio modo di essere e dovrà imparare a conviverci e ad apprezzarlo e anche io devo accettarmi per quella che sono.
Non posso sforzarmi di essere una persona diversa per piacere agli altri, posso e voglio migliorare alcuni aspetti di me ma non posso fare cose che proprio non mi appartengono
Sono così sbagliata?
c'è una via d'uscita?
[#1]
Gentile utente,
Lei è *già* in terapia.
Se noi rispondessimo alla Sua domanda
concorreremma a legittimare il fatto che
"Non sono ancora riuscita ad aprirmi completamente con lo psicologo.."
mentre lo fa con noi, qui.
Ci dice che lo Psicologo (anche Psicotrapeuta?) lo conosce da tempo, ma nonostante ciò ha con lui quella ritrosia nell'aprirsi
che fa il paio con la difficoltà nell'abbracciare le amiche.
Dunque occorre lavorare con maggiore determinazione sulla fiducia nei confronti del Terapeuta, magari facendogli leggere la "lettera" che ha scritto a noi.
Saliti cordiali.
Dott. Brunialti.
Lei è *già* in terapia.
Se noi rispondessimo alla Sua domanda
concorreremma a legittimare il fatto che
"Non sono ancora riuscita ad aprirmi completamente con lo psicologo.."
mentre lo fa con noi, qui.
Ci dice che lo Psicologo (anche Psicotrapeuta?) lo conosce da tempo, ma nonostante ciò ha con lui quella ritrosia nell'aprirsi
che fa il paio con la difficoltà nell'abbracciare le amiche.
Dunque occorre lavorare con maggiore determinazione sulla fiducia nei confronti del Terapeuta, magari facendogli leggere la "lettera" che ha scritto a noi.
Saliti cordiali.
Dott. Brunialti.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 742 visite dal 07/02/2020.
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