Non faccio altro che ossessionarmi sulle persone per distrarmi
Non so nemmeno da dove iniziare, ora ho 20 anni e mi sono resa conto che non faccio altro che ossessionarmi sulle persone in un modo o nell'altro.
Ho sempre avuto tendenze ossessive che mi causavano moltissima ansia ma dopo un po' svanivano.
o cambiavano natura.
Quando avevo 18 anni ho conosciuto un ragazzo online ed da lì é partita una vera e propria ossessione sentimentale.
Era la prima volta che provavo sentimenti per qualcuno ed ne ero contenta inizialmente ma poi era diventato un chiodo fisso e lui non era interessato a me in quel senso anche gli piaceva parlarmi e le mie attenzioni.
Ho fatto delle ricerche e mi sono resa conto che era una sorta di "limerenza" (limerence in inglese).
Ci sono stata molto male e la cosa é andata avanti per 6 mesi finché lui non ha chiuso e io pensavo di aver superato la cosa.
Ha iniziato a piacermi un ragazzo in classe ma lui flirtava per gioco e nemmeno lui era interessato a me.
Dopo un rifiuto ci sono stata ancora male e di nuovo ho conosciuto un ragazzo con parlo da anno che mi piaceva e dice di ricambiare ma non vuole relazioni perché c'é una distanza enorme e in generale non funzionerebbe.
Da agosto fino a dicembre dell'anno scorso ho frequentato un ragazzo ma nessuno dei due era convinto che avrebbe portato ad una relazione.
Abbiamo comunque provato e c'era molta attrazione fisica ma non é scattato l'innamoramento ed non avevamo futuro.
Lui diceva di tenerci a me comunque ma dopo una litigata non ha più voluto comunicare in alcun modo e all'inizio ci sono rimasta male, mi sono domandata mille volte se avessi sbagliato io e se avessi qualcosa che non andava perché mi mettevo sempre in situazioni scomode.
Ora pur non essendo innamorata e non volendo una relazione mi mancano le sue attenzioni e penso a lui continuamente (soprattutto sessualmente), lo faccio perché mi porta a distarmi e soffro di un vero e proprio fantasticare compulsivo che mi logora.
Faccio fatica a studiare o concentrarmi perché il fantasticare é continuo anche se non romantico (si chiama Maladaptive Daydreaming), mi lascia poco produttiva e insoddisfatta.
É da anni che va avanti e prima fantasticavo su altre cose...tutto ciò mi porta ansia e sto sempre ad analizzare ogni cosa, mi dicono che sono troppo celebrale e penso troppo in generale.
É più un bisogno di validazione che altro o di affetto ma tendo molto a rimuginare...non so nemmeno come dire queste cose alla psicologa visto che sono tantissime.
Ci vado da un anno perché soffro di ansia e depressione e ho avuto vari problemi a scuola e anche con i miei genitori.
Faccio molta fatica a uscirne, a volte sento che sto per impazzire perché mi sento solo una povera incapace ed inetta a gestire la propria esistenza.
I miei non capiscono molto e sono critici, sanno poco di quello che mi gira per la testa.
Ho sempre avuto tendenze ossessive che mi causavano moltissima ansia ma dopo un po' svanivano.
o cambiavano natura.
Quando avevo 18 anni ho conosciuto un ragazzo online ed da lì é partita una vera e propria ossessione sentimentale.
Era la prima volta che provavo sentimenti per qualcuno ed ne ero contenta inizialmente ma poi era diventato un chiodo fisso e lui non era interessato a me in quel senso anche gli piaceva parlarmi e le mie attenzioni.
Ho fatto delle ricerche e mi sono resa conto che era una sorta di "limerenza" (limerence in inglese).
Ci sono stata molto male e la cosa é andata avanti per 6 mesi finché lui non ha chiuso e io pensavo di aver superato la cosa.
Ha iniziato a piacermi un ragazzo in classe ma lui flirtava per gioco e nemmeno lui era interessato a me.
Dopo un rifiuto ci sono stata ancora male e di nuovo ho conosciuto un ragazzo con parlo da anno che mi piaceva e dice di ricambiare ma non vuole relazioni perché c'é una distanza enorme e in generale non funzionerebbe.
Da agosto fino a dicembre dell'anno scorso ho frequentato un ragazzo ma nessuno dei due era convinto che avrebbe portato ad una relazione.
Abbiamo comunque provato e c'era molta attrazione fisica ma non é scattato l'innamoramento ed non avevamo futuro.
Lui diceva di tenerci a me comunque ma dopo una litigata non ha più voluto comunicare in alcun modo e all'inizio ci sono rimasta male, mi sono domandata mille volte se avessi sbagliato io e se avessi qualcosa che non andava perché mi mettevo sempre in situazioni scomode.
Ora pur non essendo innamorata e non volendo una relazione mi mancano le sue attenzioni e penso a lui continuamente (soprattutto sessualmente), lo faccio perché mi porta a distarmi e soffro di un vero e proprio fantasticare compulsivo che mi logora.
Faccio fatica a studiare o concentrarmi perché il fantasticare é continuo anche se non romantico (si chiama Maladaptive Daydreaming), mi lascia poco produttiva e insoddisfatta.
É da anni che va avanti e prima fantasticavo su altre cose...tutto ciò mi porta ansia e sto sempre ad analizzare ogni cosa, mi dicono che sono troppo celebrale e penso troppo in generale.
É più un bisogno di validazione che altro o di affetto ma tendo molto a rimuginare...non so nemmeno come dire queste cose alla psicologa visto che sono tantissime.
Ci vado da un anno perché soffro di ansia e depressione e ho avuto vari problemi a scuola e anche con i miei genitori.
Faccio molta fatica a uscirne, a volte sento che sto per impazzire perché mi sento solo una povera incapace ed inetta a gestire la propria esistenza.
I miei non capiscono molto e sono critici, sanno poco di quello che mi gira per la testa.
[#1]
Gentile utente,
Lei ha già una Psicologa di persona,
e dunque
come mai scrive anche a noi?
C'è un problema di fiducia tra Voi?
Oppure Lei non sa come "..dire queste cose alla psicologa visto che sono tantissime"?
In entrambi i casi La consigliamo viovamente di parlarne direttamente con la Psicologa
(che deve essere anche Psicoterapeuta per poter *curare*).
L'utilizzo del "doppio canale"
- online e presenziale -
non La aiuta,
al contrario Le crea solo confusione.
Dott. Brunialti
Lei ha già una Psicologa di persona,
e dunque
come mai scrive anche a noi?
C'è un problema di fiducia tra Voi?
Oppure Lei non sa come "..dire queste cose alla psicologa visto che sono tantissime"?
In entrambi i casi La consigliamo viovamente di parlarne direttamente con la Psicologa
(che deve essere anche Psicoterapeuta per poter *curare*).
L'utilizzo del "doppio canale"
- online e presenziale -
non La aiuta,
al contrario Le crea solo confusione.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 05/02/2020.
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