Biofedback e metodologie di rilassamento
Buonasera, premettendo che ho insonnia con risveglio precoce (dormo dalle 00.
00 alle 5.
00 e durante il giorno sono assonnato) , colon irritabile con la sola accelerazione del transito intestinale, ieri ho fatto il biofeedback e mi è stato detto che ho una gran bella tensione a livello somatico muscolare (massetere, cervicale lombare).
Mi sono state fatte rilevazioni sotto stress, senza stress, poi mi è stato richiesto anche di fare gli esercizi di training autogeno (li avevo imparati da circa 20 anni fa ma non ho mai sentito le varie sensazioni quando lo facevo nel corso degli anni) , dopo aver fatto il training autogeno mi è stato detto che a livello somatico non c'era alcuna variazione nel mentre facevo gli esercizi di t.
a.
, nessun effetto a livello somatico.
Sono riuscito a staccare a livello cognitivo ma non a livello somatico, a livello somatico è come se fossi teso come una corda di violino mentre a livello cognitivo no, eppure a livello cognitivo mi sembra di percepire un gran bel rimurginio che tra l'altro mi impedisce di studiare.
- Mi chiedo come è possibile che dopo tanti anni il t.
a.
non abbia mai fatto effetto.
-Come è possibile essere tesissimi a livello somatico e non a livello cognitivo.
-Per la tensione somatica è meglio il training autogeno, jacobson o la mindfulness.
-Tenedo conto della necessità di dover studiare per un concorso importante, quindi necessito di migliorare la mia concentrazione, mi conviene imparare la mindfulness o riprendere il training autogeno / jacobson
grazie
00 alle 5.
00 e durante il giorno sono assonnato) , colon irritabile con la sola accelerazione del transito intestinale, ieri ho fatto il biofeedback e mi è stato detto che ho una gran bella tensione a livello somatico muscolare (massetere, cervicale lombare).
Mi sono state fatte rilevazioni sotto stress, senza stress, poi mi è stato richiesto anche di fare gli esercizi di training autogeno (li avevo imparati da circa 20 anni fa ma non ho mai sentito le varie sensazioni quando lo facevo nel corso degli anni) , dopo aver fatto il training autogeno mi è stato detto che a livello somatico non c'era alcuna variazione nel mentre facevo gli esercizi di t.
a.
, nessun effetto a livello somatico.
Sono riuscito a staccare a livello cognitivo ma non a livello somatico, a livello somatico è come se fossi teso come una corda di violino mentre a livello cognitivo no, eppure a livello cognitivo mi sembra di percepire un gran bel rimurginio che tra l'altro mi impedisce di studiare.
- Mi chiedo come è possibile che dopo tanti anni il t.
a.
non abbia mai fatto effetto.
-Come è possibile essere tesissimi a livello somatico e non a livello cognitivo.
-Per la tensione somatica è meglio il training autogeno, jacobson o la mindfulness.
-Tenedo conto della necessità di dover studiare per un concorso importante, quindi necessito di migliorare la mia concentrazione, mi conviene imparare la mindfulness o riprendere il training autogeno / jacobson
grazie
[#1]
Gentile utente,
da quel che capisco sono anni che cerca una soluzione a questo problema... senza trovare risposta efficace. La prima domanda è: è mai andato da uno psicoterapeuta? Le tecniche che ha citato non sono pillole che una volta assunte fanno effetto, ma si inseriscono all'interno di un percorso, e l'intero processo è efficace (soprattutto in un caso di "corda di violino").
Se fossi in lei mi affiderei ad un terapeuta che pratica mindfulness e ta e lascerei a lui/lei la valutazione di quale delle due sia meglio per lei! Tenga presente che le due sono molto diverse e hanno obiettivi completamente diversi: in primis la mindfulness NON SERVE PER RILASSARSI!!! Questo può essere un effetto collaterale, ma non l'obiettivo primario. Se ci si rilassa tanto meglio...
Le suggerisco anche di provare, se già non lo fa, a svolgere attività fisica, meglio se yoga o pilates, o comunque attività che la facciano sentire bene e la aiutino a "scaricare" la tensione. Ci sono inoltre molti modi per trarre beneficio indirettamente a livello mentale, quale per esempio il coltivare hobby e interessi.
Non ho ben compreso cosa intende per "staccare a livello cognitivo". Resta il fatto che un collega può certamente condurre un ottimo assessment e valutare quale sia il percorso (e le tecniche) più adatte a lei!
buon lavoro!
da quel che capisco sono anni che cerca una soluzione a questo problema... senza trovare risposta efficace. La prima domanda è: è mai andato da uno psicoterapeuta? Le tecniche che ha citato non sono pillole che una volta assunte fanno effetto, ma si inseriscono all'interno di un percorso, e l'intero processo è efficace (soprattutto in un caso di "corda di violino").
Se fossi in lei mi affiderei ad un terapeuta che pratica mindfulness e ta e lascerei a lui/lei la valutazione di quale delle due sia meglio per lei! Tenga presente che le due sono molto diverse e hanno obiettivi completamente diversi: in primis la mindfulness NON SERVE PER RILASSARSI!!! Questo può essere un effetto collaterale, ma non l'obiettivo primario. Se ci si rilassa tanto meglio...
Le suggerisco anche di provare, se già non lo fa, a svolgere attività fisica, meglio se yoga o pilates, o comunque attività che la facciano sentire bene e la aiutino a "scaricare" la tensione. Ci sono inoltre molti modi per trarre beneficio indirettamente a livello mentale, quale per esempio il coltivare hobby e interessi.
Non ho ben compreso cosa intende per "staccare a livello cognitivo". Resta il fatto che un collega può certamente condurre un ottimo assessment e valutare quale sia il percorso (e le tecniche) più adatte a lei!
buon lavoro!
Cordialmente,
Dr.ssa Paola Dordoni
[#2]
Utente
Per "staccare mentalmente" chi mi ha fatto il biofeedback intendeva dire che non c'era una grande attività dei muscoli pericranici da quanto rilevato dal macchinario.
Mi spiegavano che l'attività dei muscoli pericranici è collegata al rimurginio.
Sono stato sottoposto ad uno stress psichico (dire l'alfabeto al contrario) e il macchinario ha rilevato l'attivazione somatica che è rimasta tale anche dopo che lo stress non c'era più, mentre invece mi è stato detto che l'attivazione psichica quando lo stress non c'era più era ritornata a livelli ottimali.
Mi sembra di capire quindi che l'esercizio fisico possa essere utilizzato/ ha gli stessi fini del training autogeno, se non ho sbagliato a capire ovvero quello del rilassare.
La mindfulness invece non può essere quindi sostituita con l'esercizio fisico.
Mi spiegavano che l'attività dei muscoli pericranici è collegata al rimurginio.
Sono stato sottoposto ad uno stress psichico (dire l'alfabeto al contrario) e il macchinario ha rilevato l'attivazione somatica che è rimasta tale anche dopo che lo stress non c'era più, mentre invece mi è stato detto che l'attivazione psichica quando lo stress non c'era più era ritornata a livelli ottimali.
Mi sembra di capire quindi che l'esercizio fisico possa essere utilizzato/ ha gli stessi fini del training autogeno, se non ho sbagliato a capire ovvero quello del rilassare.
La mindfulness invece non può essere quindi sostituita con l'esercizio fisico.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1k visite dal 05/02/2020.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.