Uomo che vuol essermi amico
Salve, avrei bisogno di un consiglio su una cosa che mi sta succedendo.
Sono sposata, con una figlia.
Da qualche tempo, sono entrata nel gruppo consigliare del mio comune dove ho conosciuto varie persone.
Tra queste un ragazzo che fin da subito ho notato e percepito i suoi sguardi un po' doversi.
Abbiamo modo di vederci ogni tanto per incontri comunali e riunioni, e abbiamo avuto possibilità di scambiarci qualche confidenza.
Gli ho detto che scrivo aforismi, poesie e lui sembra esser rimasto colpito da queste cose.
Da quel momento ha iniziato a scrivermi spesso privatamente, a volte con scuse, altre in riferimento alle cose comunali, in cui degenerano poi in cose persobali...le conversazioni durano anche mezza giornata, con battibecchi o confronti su come si è, a volte anche con discussioni.
Insomma, lui dice esplicitamente che pensa che io sia una persona profonda, con una gran personalità, che sono speciale, che nn gli e mai capitato di confrontarsi con una come me.
Ha 30anni, fidanzato da 14anni ed è anche amico di mio marito, con cui gioca a biliardo e quando è capitato di incontrarci con i nostri partner, lui è molto tranquillo.
Nell ultima conversazione di gg fa, ha proprio detto che vuole la mia amicizia, perché mi ritiene un amica per lui, che nn ha mai incontrato e che nn ci sono fraintendimenti, perché pensa che amicizia fra uomo e donna esista anche se complessa.
Dunque è proprio esplicito nel dirmelo e a me nn è mai successo che un uomo si avvicinasse a me, in questo modo senza secondi fini.
Lui ha una morale molto forte, è credente, molto molto controllato...e questo mi fa dedurre che sia possibile, ma poi le sensazioni sono diverse, spesso percepisco altro.
Ah, un ultima cosa, nn poco importante: quando mi vede, sembra totalmente un altra persona... Freddo, distaccato... Lui dice che avere a che fare con una personalità come la mia a volte lo blocca.
Mah! Nn so cosa pensare, se fidarmi o meno... Oltretutto io emotivamente sono un po' volubile e nn vorrei che poi fossi io a coinvolgermi, per questo sto al mio posto spesso e lui dice che mi sente diffidente.
Mi illumini, grazie.
Sono sposata, con una figlia.
Da qualche tempo, sono entrata nel gruppo consigliare del mio comune dove ho conosciuto varie persone.
Tra queste un ragazzo che fin da subito ho notato e percepito i suoi sguardi un po' doversi.
Abbiamo modo di vederci ogni tanto per incontri comunali e riunioni, e abbiamo avuto possibilità di scambiarci qualche confidenza.
Gli ho detto che scrivo aforismi, poesie e lui sembra esser rimasto colpito da queste cose.
Da quel momento ha iniziato a scrivermi spesso privatamente, a volte con scuse, altre in riferimento alle cose comunali, in cui degenerano poi in cose persobali...le conversazioni durano anche mezza giornata, con battibecchi o confronti su come si è, a volte anche con discussioni.
Insomma, lui dice esplicitamente che pensa che io sia una persona profonda, con una gran personalità, che sono speciale, che nn gli e mai capitato di confrontarsi con una come me.
Ha 30anni, fidanzato da 14anni ed è anche amico di mio marito, con cui gioca a biliardo e quando è capitato di incontrarci con i nostri partner, lui è molto tranquillo.
Nell ultima conversazione di gg fa, ha proprio detto che vuole la mia amicizia, perché mi ritiene un amica per lui, che nn ha mai incontrato e che nn ci sono fraintendimenti, perché pensa che amicizia fra uomo e donna esista anche se complessa.
Dunque è proprio esplicito nel dirmelo e a me nn è mai successo che un uomo si avvicinasse a me, in questo modo senza secondi fini.
Lui ha una morale molto forte, è credente, molto molto controllato...e questo mi fa dedurre che sia possibile, ma poi le sensazioni sono diverse, spesso percepisco altro.
Ah, un ultima cosa, nn poco importante: quando mi vede, sembra totalmente un altra persona... Freddo, distaccato... Lui dice che avere a che fare con una personalità come la mia a volte lo blocca.
Mah! Nn so cosa pensare, se fidarmi o meno... Oltretutto io emotivamente sono un po' volubile e nn vorrei che poi fossi io a coinvolgermi, per questo sto al mio posto spesso e lui dice che mi sente diffidente.
Mi illumini, grazie.
[#1]
Gentile utente,
Le intenzioni di lui non è possibile conoscerle,
ma concordo nel Suo fare attenzione a se stessa,
considerando che Lei si descrive come
"..emotivamente un po' volubile e nn vorrei che poi fossi io a coinvolgermi..",
e dopo aver riletto il Suo precedente consulto di un anno fa
"Sposata ma con infatuazioni insensate".
Considerato che Lei è una donna impegnata nella famiglia e nel sociale,
perchè non "metterci mano"?
Perchè vivere in questa situazione di "volubilità" affettiva
che La obbliga a tenere alte le antenne?
Dott. Brunialti
Le intenzioni di lui non è possibile conoscerle,
ma concordo nel Suo fare attenzione a se stessa,
considerando che Lei si descrive come
"..emotivamente un po' volubile e nn vorrei che poi fossi io a coinvolgermi..",
e dopo aver riletto il Suo precedente consulto di un anno fa
"Sposata ma con infatuazioni insensate".
Considerato che Lei è una donna impegnata nella famiglia e nel sociale,
perchè non "metterci mano"?
Perchè vivere in questa situazione di "volubilità" affettiva
che La obbliga a tenere alte le antenne?
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Grazie della sua celere risposta. Come potrei metterci mano? Cerco di lavorare su questa cosa, di capire.. Razionalmente mi chiedo anche se sia in grado di amare profondamente, perché sono sposata e nn dovrei pensare a ste cose. Dunque sono io che percepisco cose sbagliate perché volubile...le sensazioni possono esser sbagliate dunque. Lui mi continua a dire che è trasparente,che nn ha mai conosciuto una donna di questa profondità... Che vuole conservare la nostra amicizia. Ma io nn riesco a comprendere questo modo di porsi. Forse esistono uomini che ti possono vedere solo in veste amichevole e non essendomi mai capitato, forse devo solo accettarlo, ma ciò che percepisco nn sempre è chiaro. Cosa dovrei fare?
Grazie
Grazie
[#3]
Noi Psy non diamo consigli;
non ci occupiamo di altri se non di chi ci scrive;
l'orientamento sulla via possibile per Lei
da percorrere per migliorare la trasparenza delle Sue relazioni è stato fornito.
Ora sta a Lei.
E' trascorso un anno e mezzo dal precedente Consulto sulla "volubilità",
sta a Le decidere cosa farne di questa Sua caratteristica.
Ma non attraverso consulti unicamente online,
bensì di persona.
Dott. Brunialti
non ci occupiamo di altri se non di chi ci scrive;
l'orientamento sulla via possibile per Lei
da percorrere per migliorare la trasparenza delle Sue relazioni è stato fornito.
Ora sta a Lei.
E' trascorso un anno e mezzo dal precedente Consulto sulla "volubilità",
sta a Le decidere cosa farne di questa Sua caratteristica.
Ma non attraverso consulti unicamente online,
bensì di persona.
Dott. Brunialti
[#4]
Utente
Ok, capisco perfettamente. Dovrei lavorare su me stessa con l 'aiuto di qualcuno. Ci ho pensato molte volte, ma intraprendere un percorso così nn è facile. Le chiedo solo l ultima cosa, se possibile. Perché ha detto che le intenzioni di lui nn si possono sapere, se mi dice chiaramente quel che vuole?
[#5]
Semplicemente perchè la parole dicono una cosa e le Sue sensazioni Le fanno percepire altro.
Ma in genere i fatti parlano di più delle parole.
Ed inoltre le parole, anche quando sincere, esprimono solo la parte consapevole di sè;
ma "oltre" c'è quel "tanto" di cui non si consapevoli e che agisce molto differentemente da quanto le parole esprimono.
Per quanto riguarda noi qui,
non ci occupiamo mai dei fatti riferentisi ad altri e riportati da chi ci scrive,
non li interpretiamo nè li commentiamo.
Ritengo che abbiamo sviscerato sufficientemente la problematica
e che ora sta a Lei decidere per sè.
Altrimenti le nostre saranno state parole inutili e fra qualche tempo ci scriverà un nuovo consulto sulla medesima tematica.
Dott. Brunialti
Ma in genere i fatti parlano di più delle parole.
Ed inoltre le parole, anche quando sincere, esprimono solo la parte consapevole di sè;
ma "oltre" c'è quel "tanto" di cui non si consapevoli e che agisce molto differentemente da quanto le parole esprimono.
Per quanto riguarda noi qui,
non ci occupiamo mai dei fatti riferentisi ad altri e riportati da chi ci scrive,
non li interpretiamo nè li commentiamo.
Ritengo che abbiamo sviscerato sufficientemente la problematica
e che ora sta a Lei decidere per sè.
Altrimenti le nostre saranno state parole inutili e fra qualche tempo ci scriverà un nuovo consulto sulla medesima tematica.
Dott. Brunialti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 799 visite dal 05/02/2020.
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