E' possibile ritrovare la fiducia e la pace interiore?

Sposata da 18 anni a cittadino USA.
Storia online-ci vedevamo solo x le vacanze non cominciata con sincerità.

Ha nascosto di avere un ragazza per oltre 1 anno.
Dopo la scoperta ho provato una cocente delusione.

Lui: MAI avrebbe pensato di arrivare a trasferirsi, cambiare vita, pur amandomi.

L'ha fatto.
Dopo il matrimonio in IT tanti alti e bassi x via della sua incapacità di integrarsi.
L'ho aiutato in tutti i modi ma lui apatia totale.
Amici dicevano: "ha appeso il cappello al chiodo".

Stanca, sono passata dalla comprensione alla rabbia.
Sono diventata sarcastica causa stress e stanchezza.

Lui ha cominciato a odiarmi.
Stop rapporti intimi da anni.

Fingiamo (quando ci riusciamo) che è tutto ok x ns.
figlia 12enne che ci vuole uniti.

Due anni scopro una chat in cui si sfogava con una sorella raccontandole i fatti nostri (ora noti a TUTTA la sua famiglia), lamentandosi di me, dicendo di provar rancore nei miei confronti, accennando all'idea di tornare a vivere là, ecc.
La sorella lo assecondava invitandolo a tornare a casa (sorella con la quale è cresciuto e che credo sia gelosa di me tra le altre cose).

Molte parti della chat sono state rimosse (probabilmente le peggiori esternazioni) quindi io non potrò MAI sapere tutto.

QUESTA E' UNA TARLO INSOPPORTABILE X ME.

Lui minimizza dicendo di non aver scritto niente di tragico (e allora perché cancellarlo?)
Si è scusato.
Ha ammesso che avrebbe dovuto parlarne con me o andare da un terapista.

Abbiamo deciso di riprovare senza più segreti ma io ho questo TARLO e mi basta leggere un commento su FB scrittogli dalla sorella per provare rabbia verso di lui.
Lui dice che, se vogliamo che funzioni, devo per forza "dimenticare" ma continua a fare sbagli (ex: mi aveva promesso che non avrebbe più detto nulla della nostra vita privata alla sua famiglia e invece proprio recentemente ad un suo nipote americano che vive lontano da casa da un paio d'anni e che gli chiedeva se lui non si sente mai alienato/stressato e come fa per reagire a queste situazioni, ha risposto che lui alienato lo è da 20 anni e che, sì, gli capita di avere problemi sia al lavoro che A CASA e che per sopportare... beve.
Senza esagerare.
Ma lo ritiene più economico che prendere delle pillole. (?) )
Purtroppo quando l'ho conosciuto mi faceva sentire come una principessa e, a parte il periodo pre-fidanzamento con la fidanzata nascosta, è stato così fino all'inizio del nostro matrimonio.
Vorrei riprovare ma il TARLO di non sapere tutto il contenuto di quella chat, la orribile sensazione che lui abbia scelto un'altra (è sua sorella ma per me è uguale ad un tradimento con un'altra donna) per sparlare di me con lei che lo esortava a mollarmi senza preoccuparsi nemmeno di sentire l'altra campana e lui che sembrava pronto a partire mi hanno uccisa.

Ho una rabbia dentro che scoppia al minimo ricordo di ciò che è successo.

Vorrei sapere se pensate che ci sia una probabilità di successo e per me di poter superare questa rabbia (come?) o meno.

Grazie.
[#1]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 194
Gentile signora,
avrà senza dubbio sentito parlare di legami tossici.
Non si tratta solo della relazione tra malati, ma di tutte quelle relazioni in cui si sta insieme con l'unico collante del rancore che toglie l'entusiasmo, la speranza, in poche parole quella voglia di vivere che permette di costruire in due, o di cambiare la propria vita e sottrarsi con la fuga all'infelicità.
Questo talvolta avviene nei matrimoni. Ci si tortura a vicenda per far scontare all'altro la propria infelicità, che lui o lei ne sia o meno il responsabile. Gli si rimprovera qualunque torto, anche remoto; lo si accusa di tradimenti inesistenti (nel suo caso, lei considera perfino la sorella di suo marito una rivale) e ci si arrovella per scoprire, come nel suo caso, in che modo lui ha tradito per lettera... cosa? Una complicità, un legame matrimoniale non più esistente da anni? Ma davvero pensa di avere il diritto di imporre ad un altro cosa può dire all'unica confidente che gli è rimasta?
Lei lo ha conosciuto poco, ha scoperto che le aveva mentito su una faccenda grave, gli ha sentito dichiarare che non voleva lasciare il suo paese e tuttava lo ha sposato e lo ha convinto a trasferirsi. Dopodiché si è meravigliata scoprendolo depresso, amorfo e incapace di integrarsi?
"Stanca, sono passata dalla comprensione alla rabbia. Sono diventata sarcastica causa stress e stanchezza. Lui ha cominciato a odiarmi. Stop rapporti intimi da anni".
Insomma, un bel quadretto di come ognuno di noi si può ritagliare la propria porzione di inferno sulla terra.
Sarebbe stato facile divorziare, ma c'è la bambina.
Ora suo marito le offre di ricominciare, e sembra avere le migliori intenzioni: è disposto perfino, cosa rara per un uomo, ad andare in terapia. Ma lei ha una gran rabbia dentro.
"Vorrei sapere se pensate che ci sia una probabilità di successo e per me di poter superare questa rabbia (come?) o meno."
Certo che può. Uno psicologo la può aiutare, un rinnovamento spirituale di natura religiosa o filosofica la può aiutare...
Ma quello che deve valutare è se lei è davvero disponibile al cambiamento, o se preferisce continuare a devastare ogni cosa con la sua rabbia.
Ci tenga al corrente. Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#2]
Utente
Utente
Volevo chiarire alcune cose:Mio marito ha 4 sorelle e una famiglia dove ogni elemento ne ha combinate di ogni (fuitine, mariti carcerati, gente succube della loro religione per cui volevano anche convertirmi e mi fermo qui). Inizialmente abbiamo convissuto un anno in California. Quando l'ho sposato e siamo tornati in IT avevamo le migliori speranze come tutte le coppie e gli avevo perdonato le bugie del passato giustificandole con la lontananza. Ha deciso di venire in IT essendo io figlia unica e avendo mio padre un'azienda di famiglia.
Dopo 4 anni di matrimonio, senza dirmi nulla, ha cominciato a dire alla sua famiglia che le cose fra noi non andavano bene. Loro gongolavano essendo sempre stati contrari per motivi religiosi principalmente uscendosene con frasi del tipo "lo sapevamo che non avrebbe funzionato!". E' stato DOPO il matrimonio che è diventato apatico e non ha fatto nulla per integrarsi nonostante i miei MILLE aiuti. Traducevo x lui, gli prenotavo le visite mediche, cercavo di interessarlo anche solo a capire come funzionavano i pagamenti delle bollette. Niente.
Tutti qui lo descrivono come uno che, avendo trovato casa, moglie, lavoro e pure auto aziendale (della mia famiglia), ha appeso il cappello al chiodo.
Io ho sperato fino all'ultimo che fosse solo questione di tempo. Alla fine mi sono stancata di non notare in lui nessuna voglia di fare ed integrarsi: di imparare la lingua in primis. Quando ho perso la pazienza, dopo ANNI, è corso a piagnucolare dalla sorella dicendo che la moglie era diventata cattiva. Scusi ma le pare normale?
Si è confidato con la sorella più falsa e pettegola. Una persona che predica bene e razzola male (leggi: corna al marito) e soprattutto che in passato si è permessa di giudicare e di intromettersi in cose che non la riguardavano. Questa cara sorella (che dagli USA è stata in tutta Europa a trovare gli amici ma mai a trovare il suo caro fratello) ha spifferato tutti i nostri problemi in famiglia. Ovviamente solo la campana di mio marito mettendomi tutti contro. Mio marito si è premurato di cancellare pezzi di CHAT in cui evidentemente diceva cose spiacevoli sul mio conto, ancora più spiacevoli di quelle che sono riuscita a leggere (altrimenti perché cancellarle?)
E questo lei non lo chiama tradire la fiducia di una moglie?
Poteva parlare con me, con una terapista. Di sicuro parlare con la sorella non é stato di aiuto. Il risultato è stato solo quello di mettermi in cattiva luce ed imbarazzo con tutta la sua famiglia, di mentirmi, di nascondermi cosa pensava. Ha compromesso tutto.
Ha riconosciuto lui stesso di aver sbagliato ma, non avendo (come x tutto il resto) la forza/voglia di darsi da fare dubito riuscirà a far rinascere qualcosa fra noi anche se ancora, forse stupidamente, lo spero.